Trova il Notaio Online e Ottieni Preventivi Notarili Senza Impegno
Molto spesso si sente parlare del termine “voltura”, con riferimento agli atti notarili, o ad altri documenti importanti in materia
Vediamo meglio di cosa si tratta e a cosa serve la voltura dal notaio
La voltura è il cambio di intestazione della persona titolare di un determinato bene o diritto, cioè la modifica dei dati anagrafici sullo stesso
C’è da precisare che è un concetto generale, non limitato all’ambito notarile
La voltura dal notaio, invece, è la modifica del nominativo che viene eseguita a seguito della stipula di un determinato atto notarile
Per esempio, nel caso in cui una persona proceda all’acquisto di una casa, questa passerà dall’essere intestata al soggetto venditore, al soggetto che la sta comprando, e nei confronti del quale avviene il definitivo passaggio di proprietà
Si tratta quindi di un documento, con cui viene modificato formalmente il nominativo dell’intestatario del bene: è un adempimento che non deve essere curato dalle parti, ma che viene eseguito direttamente dal notaio scelto per il rogito, nel loro interesse
La voltura dal notaio serve ogni volta che, in virtù di un atto notarile o di una scrittura privata autenticata, avviene un trasferimento del diritto di proprietà, oppure il trasferimento di diritti reali di godimento
Essa deve essere eseguita anche qualora ci sia non un trasferimento, ma la costituzione da zero di un diritto reale, come può essere per esempio il diritto di usufrutto su una casa, oppure il diritto di abitazione
Questa regola vale in generale, anche qualora la costituzione o trasferimento, avvenga in assenza di corrispettivo, come nel caso delle donazioni
Nell’ambito delle società, poi, è necessaria la voltura, in tutti i casi in cui vengano poste in essere operazioni straordinarie, come la trasformazione o la fusione, trattandosi di una prescrizione di legge
Volendo ragionare al contrario, quindi, non sarà richiesta la voltura qualora, in seguito ad un atto, non avvenga alcun cambio di nominativo o dati anagrafici, e quindi nessun cambio di intestazione
La voltura non serve solo per individuare i vari passaggi di proprietà, ma rileva anche nell’ambito delle successioni, in particolare con riferimento all’accettazione tacita di eredità
L’accettazione tacita è una modalità di accettazione implicita dell’eredità, quindi compiuta senza un’espressa e formale dichiarazione
Essa avviene, infatti, a seguito di determinati atti o comportamenti, tenuti dai potenziali eredi
Ecco che, qualora un soggetto, che non ha ancora accettato in modo espresso l’eredità, provveda ad eseguire a suo nome, la voltura di beni che compongono l’asse ereditario, quindi nel caso in cui proceda con il cambio di intestazione, dal nominativo del defunto, al proprio, avrà compiuto proprio una delle ipotesi di accettazione tacita dell’eredità
L’intestazione di un bene viene fuori nel momento in cui vengono effettuate, dal notaio, le cosiddette visure ipocatastali
Si comprende, quindi, come la voltura rappresenti un aspetto importante, poiché consente di far luce su tutti i passaggi di proprietà che hanno interessato un determinato bene, nel tempo
Inoltre, essa è rilevante per la cosiddetta conformità soggettiva, ovvero l’esatta corrispondenza, che deve sussistere, fra i nominativi che risultano in catasto, e quelli che risultano dai registri immobiliari
Questo consente di capire se la persona che sta cedendo un immobile, è la concreta e attuale titolare
Per le cose dette, emerge come la voltura sia solo una delle componenti, che vanno a costituire la spesa globale di un atto notarile
Qualora, per chiarezza, la si voglia considerare in modo assestante, c’è da precisare che esiste un’apposita imposta di riferimento, chiamata imposta catastale
Essa viene corrisposta ogni qual volta che debba essere eseguita la modifica dell’intestazione catastale di un determinato bene; proprio perché il presupposto per il pagamento dell’imposta catastale è l’esecuzione della voltura, non si sarà tenuti al pagamento di questa tassa, qualora l’atto non preveda alcun cambio di intestazione
Con riferimento all’aliquota dell’imposta, cioè la percentuale, si tratta dell’1%, che deve essere calcolato prendendo come base il valore dei beni o dei diritti trasferiti o costituiti
Anche in questo caso, la tassa può essere corrisposta direttamente in mano al notaio, al pari di tutte le altre imposte dell’atto di riferimento, proprio perché il notaio funge da sostituto d’imposta per l’Agenzia delle Entrate
Con riferimento alla persona tenuta a pagare per la voltura, prendendo come esempio un atto di compravendita immobiliare, si tratta del soggetto acquirente
Egli, infatti è colui che, normalmente, si occupa di scegliere il notaio, corrisponde le varie imposte connesse all’atto, nonché l’onorario del notaio designato
Qualora però ci siano degli errori o mancanze, relativi all’intestazione, che devono essere corretti in un momento precedente rispetto alla stipula, sarebbero a carico del titolare del bene prima dell’atto, e dunque dovrebbe farsene carico il soggetto venditore
Esistono delle eccezioni con riferimento all’ammontare dell’imposta catastale
La prima è data dalla permuta, cioè il contratto di scambio per eccellenza
In detta ipotesi le volture da eseguire saranno due, nel caso in cui vengano scambiati, per esempio, due immobili
Il valore da considerare come base, in questo caso, sarà quello del bene che dà luogo all'applicazione della maggiore imposta
La seconda eccezione è data dal contratto di divisione: l’imposta catastale sarà fissa, e potrebbe essere corrisposta o da ogni singolo condividente (cioè partecipante all’atto divisorio) in base a ciò che gli viene assegnato, oppure potrebbe essere pagata una sola volta, per una somma che comprenda il totale
Nell’ultima ipotesi più particolare, sono ricompresi tutti gli atti che non comportano nessun trasferimento o costituzione di diritti immobiliari, ed in questo caso il costo della voltura è fisso, pari ad euro 200
NotaioFacile®
Web Service S.R.L.
V. Vincenzo Foppa N.41
20144 Milano (MI)
P.I.07881240969