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Uno dei desideri principali quando si decide di voler comprare casa dal notaio, è quello di risparmiare, in quanto si tratta di un investimento che può richiedere numerose spese da sostenere
Oltre al prezzo da pagare al venditore, proprietario della casa, bisognerà tener presente tutte le spese relative all’atto notarile, come le tasse e le imposte del rogito immobiliare, l’onorario del notaio e ogni altro costo connesso all’acquisto
Può accadere che questo investimento lo si voglia condividere con il proprio coniuge e ciò determina delle importanti conseguenze, anche dal punto di vista fiscale, qualora si sia coniugati in comunione legale dei beni
Ecco cosa c’è da sapere se si è coniugati in comunione legale dei beni e si voglia beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto prima casa
Prima di affrontare l’analisi dei costi e degli eventuali risparmi in termini di agevolazioni fiscali, è necessario sapere quale sia la differenza tra l’acquisto di una casa in comunione legale piuttosto che in separazione dei beni
Quando si compra una casa dal notaio e si è coniugati in comunione legale dei beni, anche se dinanzi al notaio si presenterà uno solo dei coniugi, l’acquisto cadrà automaticamente in comunione legale ed anche l’altro coniuge ne diverrà proprietario
Caso opposto si verifica nel caso in cui si sia sposati in regime di separazione dei beni: tutti gli acquisti effettuati dai singoli coniugi saranno esclusivi e pertanto l’altro coniuge non diverrà proprietario, se non viene espresso il consenso in atto davanti al notaio, con la firma del rogito
Quando si compra una prima casa è possibile usufruire di particolari agevolazioni fiscali, chiamate anche nel gergo “bonus prima casa” al ricorrere di determinati presupposti previsti espressamente dalla legge che, il notaio, in qualità di pubblico ufficiale, addetto alla riscossione delle imposte per il trasferimento, dovrà verificare
Per poter usufruire delle agevolazioni prima casa è necessario che ricorrano determinati presupposti e requisiti stabiliti dal legislatore
È innanzitutto necessario che chi acquista casa non sia proprietario di altro immobile situato nello stesso Comune dell’immobile che si vuole acquistare, idoneo ad essere adibito ad abitazione e che non sia titolare di altro immobile neanche in comunione legale dei beni con l’altro coniuge, qualora sia sposato
È, inoltre, indispensabile che colui che intende acquistare non sia titolare di altri diritti reali definiti minore, ossia non sia titolare del diritto di uso, di abitazione, di usufrutto su un altro fabbricato sito nel medesimo Comune
Per poter usufruire delle agevolazioni colui che compra non deve avere sul territorio nazionale altri immobili per i quali abbia usufruito delle agevolazioni prima casa
Si tratterebbe di duplicare un beneficio di cui si è già usufruito, pertanto, inammissibile
Analizzando gli ulteriori requisiti richiesti dalla legge, è necessario che colui che acquisti la casa abbia la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile o si impegni a trasferirla entro 18 mesi dall’acquisto o nel quale svolge la propria attività lavorativa
L’Agenzia delle Entrate si è dovuta esprimere in relazione al caso in cui i coniugi siano in comunione legale, in virtù di numerosi contrasti di vedute
Secondo il suo orientamento se uno dei coniugi ha già beneficiato delle agevolazioni fiscali prima casa, entrambi i coniugi sono esclusi dai benefici per gli acquisti successivi
Per comprendere al meglio il caso, è necessario porre un esempio: si immaginino due coniugi sposati in regime di comunione legale, se uno dei due abbia già usufruito del bonus fiscale per l’acquisto prima casa, l’altro coniuge non potrà usufruire nuovamente di questa agevolazione
L’acquisto di una casa in comunione legale comporterà l’esclusione dalla possibilità di usufruire degli sconti previsti in tema fiscale per gli acquisti avvenuti successivamente
Il problema che emerge è che se uno dei coniugi ha usufruito delle agevolazioni fiscali ed è coniugato in comunione legale, si preclude la possibilità di avere altre agevolazioni fiscale e quindi altre chance di risparmio, nel caso in cui decida di effettuare un ulteriore investimento immobiliare
È proprio per questo che molti scelgono, sin dall’inizio, la separazione dei beni in modo da poter, ad esempio, intestare una casa a un coniuge, usufruendo delle agevolazioni fiscali ed altresì decidere ci comprare un’altra casa dal notaio, potendo beneficiare degli sgravi fiscali
Il problema che si pone è che se uno dei coniugi abbia usufruito delle agevolazioni fiscali si realizza un’estensione dell’agevolazione anche in capo all’altro coniuge, seppur non abbia fruito del regime di favore sulla propria quota
Di conseguenza, entrambi i coniugi non potranno avvalersi nuovamente dei benefici “prima casa”; ciò potrebbe rappresentare un problema ma che tuttavia può essere risolto prima dell’acquisto prima casa, come vedremo adesso
Per usufruire delle agevolazioni fiscali, nel caso in cui si è coniugati in comunione legale dei beni, è possibile passare al regime patrimoniale di separazione dei beni mediante un atto pubblico dal notaio alla presenza di due testimoni, aventi i requisiti di legge previsti appunto dalla legge notarile
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