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Non solo il prezzo dell’acquisto
Quando si decide di comprare casa occorre fare un’attenta valutazione anche delle imposte relative: IVA, se dovuta, imposta di registro, catastale, ipotecaria
Tasse ed imposte variano a seconda della classe dell’abitazione scelta, della provenienza del bene (privato o costruttore) e della possibilità oppure no di acquistare l’abitazione con le agevolazioni prima casa
Affrontiamo il calcolo delle imposte in caso di acquisto di prima casa da un privato
Le imposte da versare sono: imposta di registro, pari al 2% del valore catastale, imposta ipotecaria nella misura fissa di 50 euro, imposta catastale anch’essa nella misura fissa di 50 euro
La sola imposta variabile è la prima: vediamo quindi un esempio di calcolo dell’imposta di registro per la prima casa
Abbiamo detto che corrisponde al 2% del valore catastale
Il valore catastale si calcola rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per un coefficiente stabilito di 110
Il 2% di questo importo sarà la nostra imposta di registro
Facciamo un esempio per comprendere bene: immaginiamo di avere una casa con rendita catastale di 800 euro
Calcoliamo il valore catastale: 800X1,05 (il 5% di rivalutazione) x 110 (il coefficiente) totale 92
400 euro
Il 2% di questo importo, e cioè 1
848, sarà la nostra imposta di registro
È bene specificare che questi calcoli sono validi esclusivamente in caso di acquisto di prima casa e se l’acquirente è una persona fisica (o un’impresa dopo i cinque anni dai lavori di costruzione o ristrutturazione)
Inoltre segnaliamo che per le abitazioni appartenenti alle classi A1 (abitazioni signori), A8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artisti e storici), non è possibile accedere alle agevolazioni per la prima casa
Se acquistiamo un’abitazione non come prima casa, il calcolo dell’imposta di registro cambia
Si calcola con il medesimo sistema (detto sistema del prezzo-valore), ma cambiano percentuali e coefficienti
Facciamo un esempio
Se acquisto la medesima casa con rendita catastale di 800 euro senza le agevolazioni previste il suo valore catastale sarà: 800 x1,05 (rivalutazione del 5%) x 120 (il coefficiente che come si può vedere è più alto di quello indicato per la prima casa) totale 100
800
Su questo valore catastale calcoliamo l’imposta di registro la cui aliquota senza agevolazioni prima casa sale al 9% e cioè 9
072 euro
Rimangono invece inalterate le imposte ipotecaria e catastale che devono essere versate nella misura di 50 euro ciascuna
Naturalmente sì e non solo
Rivolgersi al Notaio sin dai primi passi della compravendita di un immobile può rivelarsi una scelta lungimirante
Il suo ruolo super partes tutela, infatti, sia l’acquirente che il venditore
Non solo può occuparsi del calcolo dell’imposta di registro per la prima casa, ma anche di tutte le altre imposte
Potrà verificare la correttezza dei requisiti per ricorrere alle agevolazioni relative alla prima casa e seguire la stesura di ogni atto relativo al passaggio di proprietà del bene, dal compromesso sino al rogito e alla sua registrazione
Si incaricherà anche delle necessarie verifiche sull’immobile, dalla sua regolarità castale all’assenza di vincoli ipotecari
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