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Come uscire dalla comunione ereditaria


Comunione ereditaria: come uscirne dal notaio

Al momento della morte di un proprio caro uno dei problemi principali è come dividere il patrimonio e come poter raggiungere il risultato desiderato senza incorrere in una controversia dinanzi al giudice

Le strade percorribili per sciogliere la comunione sono tante ed è importante sapere che ognuna di esse può essere adottata in base alla volontà dei condividenti dal notaio

Può accadere infatti che alcuni sia o intenzionati a dividere immediatamente l’eredità ed altri invece intendano aspettare, così come può verificarsi che vi sia un disinteresse da parte di una persona a partecipare alla comunione ereditaria e intenda cedere la propria quota

Vediamo cosa è possibile fare dal notaio

Divisione ereditaria dal notaio

Uno dei metodi più utilizzati per uscire dalla quota ereditaria è quello stipulare un atto di divisione ereditaria dal notaio

A questo atto dovranno necessariamente partecipare tutti i condividenti, ossia tutti coloro che abbiano accettato l’eredità in quanto tutti sono titolari di una quota su una massa comune

Lo scopo della divisione per atto pubblico notarile è proprio quello di sciogliere la comunione mediante assegnazione di beni facenti parte dell’asse ereditario del defunto il cui valore sia proporzionale alla quota di diritto

Le quote possono essere stabilite come abbiamo visto dal testatore, così come dalla legge, nel caso in cui non vi sia un testamento

Una volta effettuata la divisione ciascuna persona che abbia partecipato dal notaio sarà piena ed esclusiva proprietaria dei beni assegnati

Stralcio divisionale

Può accadere che non tutti siano d’accordo a sciogliere la comunione ereditaria, ma che solo un condividente avverta l’esigenza di fuoriuscire dalla comunione: si pensi al caso di un figlio che intende andare a vivere in una casa appartenente a un genitore defunto e abbia fretta quindi di dividere il patrimonio, per evitare di incorrere in spese di affitto

In questo caso con il consenso di tutti coloro che sono titolari di una quota sul patrimonio, sarà possibile anche solo assegnare un bene della comunione ad una persona

Per effetto di questo tipo di atto stipulato dal notaio, la comunione permane sugli altri beni tra gli altri condividenti, ma colui che ad esempio ha ricevuto la casa pari al valore della quota di diritto a lui spettante sarà definitivamente fuori dalla comunione

Acconto sulla futura divisione

Altro caso che può verificarsi è una persona che faccia parte della comunione ereditaria intenda avere un acconto sulla divisione entrando in possesso di un bene

Anche in questo caso dal notaio dovranno recarsi tutti i condividenti dal notaio per prestare il consenso

Sembrerebbe questo caso molto simile a quello affrontato in precedenza (stralcio divisionale) ma in realtà in questo caso al momento della divisione colui che ha ricevuto la casa dovrà ugualmente parteciparvi e imputare ossia dare atto che ha già ricevuto un bene

Quindi ciò vuol dire che la persona non può essere considerata in maniera definitiva fuori dalla comunione, in quanto le quote non cambieranno e dovrà ugualmente sedersi al tavolo della divisione con gli altri condividenti

Donazione quota ereditaria

Nel caso invece in cui non si abbia interesse all’assegnazione di beni ereditari relativi a una successione di un proprio caro, ad esempio, può scegliersi anche di donare la quota ereditaria

Si pensi al caso in cui un padre decida di non partecipare alla divisione e alla conseguente assegnazione di beni su una successione e decida di donare la propria quota ereditaria, quindi una quota su tutti i beni della massa appartenente al defunto, a uno dei figli

Per la donazione della quota ereditaria dovranno recarsi dal notaio il titolare della quota e il donatario e sarà obbligatorio l’atto pubblico e la presenza di due testimoni aventi i requisiti di legge previsti dalla legge notarile

Vendita quota ereditaria

Può accadere invece, che non si voglia beneficiare gratuitamente un proprio caro della quota ereditaria di cui si è titolari, ma si voglia trarne un guadagno: in questo caso è ammessa dalla legge la cosiddetta vendita della quota di eredità che prevede al pari della vendita classica il pagamento di un prezzo

Mancato accordo per la divisione

Uno dei problemi che potrebbe sorgere è che non si riesca trovare un accordo tra i condividenti per lo scioglimento della comunione ereditaria

Si pensi al caso in cui tutti coloro che partecipano a una comunione siano interessati ad un bene in particolare e tutti vogliano riceverlo in assegnazione

Ciò potrebbe senza dubbio allungare le “trattative” in quanto non tutti sarebbero disposti a rinunciare alla possibilità di vedersi assegnato il bene che desiderano

In questo caso sarebbe possibile ricorrere alla divisione con sorteggio che darebbe la possibilità di affidarsi al caso in relazione all’assegnazione di un bene

Il Notaio al quale sono deferite le operazioni, individuerebbe una persona di sua fiducia, che potrebbe essere anche uno stesso collaboratore, che provvederà alla predisposizione dei bussolotti o dei foglietti, sui quali scriverà da una parte i beni da assegnare e dall’altra il nome degli eredi

Successivamente si provvederà alle estrazioni e alle relative assegnazioni

Gli eredi assisteranno all’operazione, rimettendosi completamente nelle mani del Notaio e accettando il risultato dell’operazione

Quanto costa dividere i beni

Come abbiamo sopra analizzato esistono diverse modalità per dividere i beni ereditari e pertanto essendo atti differenti, le spese variano a seconda del tipo di atto che si è scelto

Si consiglia sempre la preventiva consulenza notarile in quanto il notaio in base alla consistenza del patrimonio, alle volontà delle parti espresse saprà trovare la soluzione più adatta alle singole esigenze

Tramite questa piattaforma è possibile richiedere un preventivo gratuito e una consulenza notarile per avere le idee chiare sull’atto dal notaio che si intende stipulare


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