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Quando muore un proprio parente o un caro, gli eredi subentrano in tutti i rapporti e nel patrimonio di titolarità della persona che è venuta a mancare
Quando si parla di tutti i rapporti, non si intendono solo quelli che possono determinare un arricchimento per gli eredi, come beni, denaro, gioielli, ma anche i rapporti cosiddetti passivi, i debiti ereditari
Per diventare eredi e pieni proprietari a tutti gli effetti dei beni bisogna seguire un procedimento che non può essere evitato in quanto la legge è molto puntuale e precisa
Uno dei primi adempimenti da compiere è la presentazione della dichiarazione di successione in quanto svolge una funzione prettamente fiscale: in base alla dichiarazione di successione bisognerà poi pagare le imposte in base al valore del patrimonio
Quest’ultimo può essere formato da beni immobili, come case, terreni, box auto o locali commerciali, così come solo da somme di denaro
Il patrimonio del defunto e, in particolare, la sua entità determinano l’importo da dover corrispondere in favore dello Stato
Di particolare importanza è la previsione delle quote ereditarie, sia che la successione sia regolata da testamento, sia che la stessa sia regolata dalla legge
La dichiarazione di successione deve essere presentata da un erede anche soltanto, nel caso in cui vi sia una persona che sia intenzionata a rinunciare all’eredità non è tenuta a presentare la dichiarazione di successione
Nel caso in cui la persona defunta abbia deciso di fare un testamento, come testamento olografo, ossia redatto in maniera del tutto privata oppure abbia deciso fare testamento pubblico o segreto dal notaio, uno dei passaggi da rispettare è proprio la pubblicazione dell’atto di ultima volontà
Il testamento rappresenterà il punto di riferimento della successione in quanto il patrimonio sarà suddiviso secondo le volontà del testatore
Per la pubblicazione del testamento dal notaio occorre il certificato di morte della persona defunta che può essere richiesto al Comune dell’ultimo domicilio
È una documentazione che il notaio richiede alle parti in quanto viene allegato all’atto pubblico in cui viene pubblicato il testamento alla presenza di due testimoni aventi i requisiti di legge
Naturalmente nel caso in cui vi sia un testamento olografo scritto di pugno dal testatore che non sia stato preventivamente depositato dal notaio, occorrerà presentarlo ed allegarlo in originale all’ atto di pubblicazione
È una precisazione importante e non scontata, in quanto spesso viene richiesto al notaio la pubblicazione di una fotocopia del testamento che l’ordinamento italiano non ammette
Le persone non sono obbligate a fare testamento, non si tratta di un documento obbligatorio, ma solo di una possibilità che la legge fornisce per poter disporre del proprio patrimonio come si crede più opportuno, in favore delle persone care e più vicine
Esistono, infatti, delle persone che non fanno testamento, non sentendo l’esigenza o la necessità: si pensi al caso in cui vi sia un padre che abbia un solo figlio
In assenza di testamento, la successione sarà regolata dalla legge: si parla, nel gergo tecnico, di successione legittima e sarà proprio la legge a definire le persone chiamate all’eredità e le loro quote
Ciò che mancherà, nell’iter sopra descritto, è solo l’atto di pubblicazione del testamento, ma la dichiarazione di successione dovrà essere ugualmente presentata, così come l’accettazione dell’eredità dovrà essere effettuata; stesso discorso vale per la divisione ereditaria da stipularsi per atto pubblico dal notaio
Per diventare eredi bisogna accettare l’eredità: è un atto che può essere ricevuto dal notaio o dal Cancelliere del Tribunale
Nella maggior parte dei casi quando si vuole dividere il patrimonio con un atto di divisione dal notaio tutti gli atti preventivi vengono compiuti dal notaio: spesso l’accettazione dell’eredità è tacita e ciò significa che la volontà di dividere il patrimonio implica la volontà di disporre del patrimonio e quindi la volontà intrinseca di divenire erede
La divisione ereditaria è l’atto classico che segue tutti gli adempimenti sopra esposti
Con questo tipo di atto i condividenti decidono di dividere i beni ereditari e di assegnarli proporzionalmente alla quota a cui hanno diritto
Non sempre però la divisione è un atto necessario: può accadere che il testatore divida il patrimonio in modo specifico, determinando non solo le quote dei singoli eredi, ma attribuendo e assegnando in maniera definitiva i beni a composizione delle quote
Poniamo un esempio: il testatore lascia tre figli, che vengono istituti eredi 1/3 ciascuno, assegnando loro rispettivamente le uniche tre case di cui è titolare
In questo caso non sarà necessaria la divisione ereditaria in quanto è stata effettuata a monte dal testatore, esaurendo tutto il patrimonio
Nel caso in cui fossero stati presenti altri beni ereditari e il testatore non avesse disposto degli stessi, questi sarebbero caduti in comunione ereditaria
In questo ultimo la casa la divisione ereditaria dal notaio per diventare ciascuno di loro pieno ed esclusivo proprietario dei beni, sarebbe stata necessaria
La dichiarazione di successione, l’accettazione dell’eredità, l’eventuale rinuncia, così come la pubblicazione del testamento e la divisione ereditaria sono adempimenti che può curare il notaio
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