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Quando si fa un testamento spesso non si ha la piena conoscenza su cosa possa essere scritto e quali volontà possono essere inserite all’interno del documento di ultima volontà
In questi casi è di fondamentale importanza la consulenza notarile in quanto il notaio, esperto nel settore specializzato in materia testamentaria, può essere di grande aiuto a trovare la soluzione più adatta alle singole esigenze
Il testamento, infatti non è solo l’atto di ultima volontà con cui viene diviso il proprio patrimonio, mediante l’assegnazione di beni di cui si dispone, ma è anche un atto che può contenere degli obblighi da imporre, delle raccomandazioni, così come ogni altra volontà del testatore che non violi le norme di legge, il buon costume e l’ordine pubblico
Vediamo in che modo il testatore può anche imporre e obblighi e quali sono i limiti imposti dalla legge
Quando si chiede al notaio se è possibile prevedere degli obblighi nel testamento o meglio obbligare delle persone a compiere determinati atti o fare quanto prescritto dal testatore, bisogna innanzitutto sapere che la risposta non può essere univoca
Innanzitutto bisogna comprendere che il testatore ad esempio non può obbligare una persona a compiere un atto illecito: si pensi al caso in cui venga obbligato un soggetto a fare un furto per averne un vantaggio economico
In questo esempio naturalmente grazie alla consulenza notarile sarà possibile comprendere che una volontà del genere non può essere esaudita
Nell’ordinamento è possibile imporre degli obblighi tutte le volte in cui si stia beneficiando una persona fisica o giuridica di un diritto o di un bene
L’obbligo, anche chiamato onere, può essere apposto in tutti gli atti gratuiti, ossia alla donazione e alle disposizioni testamentarie
Quindi quando il testatore beneficia una persona con il testamento, attribuendole ad esempio una casa, può eventualmente gravarla di compiere un determinato atto
Non tutte le azioni che il testatore impone di compiere alle persone citate nel testamento, hanno lo stesso valore
Infatti può accadere che in alcuni casi siano delle semplici raccomandazioni che non acquisiscono quindi un valore cogente, ossia un valore vincolante come affermato nel gergo giuridico, ma può anche verificarsi che la volontà del testatore sia ferma e non flessibile
Che cosa significa questo? Significa che il testatore può anche stabilire che l’onere sia determinante, ossia che ad esempio l’attribuzione di una casa possa venire meno se non venga compiuta una determinata azione in un preciso lasso di tempo
In questo caso la volontà del testatore ha un valore maggiore rispetto ad una semplice raccomandazione che può avere un valore più morale
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È necessario che l’onere sia suscettibile di una valutazione economica, ossia sia possibile attribuire un valore dal punto di vista economico
Nell’ambito testamentario è importante soprattutto per comprendere se si stia eventualmente gravando una persona a compiere un determinato atto oltre le sue possibilità
Ad esempio se nel testamento venga attribuito un libro ad una persona con l’onere di costruire una casa in cui andranno a vivere i figli, vi è una sproporzione tra quanto attribuito e quanto invece ci si propone di obbligare a compiere
Questo limite è infatti anche stabilito dal legislatore che a seconda del tipo di disposizione che viene inserita nel testamento pone dei limiti
Se quindi un bene viene assegnato senza un’istituzione ereditaria il valore dell’onere non può superare il valore di quanto attribuito
Il valore tuttavia non si può calcolare al momento della redazione del testamento, ma sarà verificato al momento dell’apertura della successione, ossia della morte del testatore
Si pensi al caso esposto in precedenza in cui il libro al momento della redazione del testamento ha un valore irrisorio che, invece, diventi di gran lunga superiore al momento della morte del testatore in quanto considerato particolarmente prezioso
Una delle domande più frequenti che viene rivolta al notaio è cosa succede se una volta inserito l’onere nel testamento, al momento della apertura della successione, colui che è obbligato a un determinato fare, decida di non compiere quella determinata azione o di non fare quanto imposto dal testatore
Qualora il soggetto onerato non adempia a quanto prescritto nel testamento, qualsiasi interessato può decidere di agire in due modi:
Chiedere giudizialmente l’adempimento dell’onere Chiedere giudizialmente la risoluzione dell’onere nel caso in cui, come abbiamo analizzato sopra, sia determinanteSERVE LA CONSULENZA DEL NOTAIO ?
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Come abbiamo sopra esposto è possibile quindi che il testatore esponga al notaio delle particolari esigenze che esulino dalla semplice divisione del patrimonio
Spesso, ad esempio, quando si hanno dei parenti stretti in difficoltà si obbligano alcune persone a prestare loro assistenza
A seconda della volontà del testatore sarà possibile comprendere la reale intenzione dell’obbligo che si vuole imporre
Il notaio in questa fase è di peculiare importanza, proprio perché grazie alla sua preventiva consulenza prima di fare un testamento pubblico o decidere di scriverlo in autonomia come testamento olografo, saprà fornire ogni indicazione per realizzare l’effetto desiderato
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