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Se non amate il turismo di massa e preferite la quiete delle valli alpine e le lunghe passeggiate rilassanti, se il caldo è il vostro peggior nemico e nelle roventi notti delle estati cittadine sognate la frescura della montagna, ma anche se siete appassionati di sport invernali e appena potete infilate gli sci o lo snowboard o ancora le ciaspole, l’acquisto della seconda casa in montagna può essere la soluzione giusta per le vostre vacanze
Non solo! La casa in montagna potrebbe rivelarsi un investimento redditizio: cresce infatti la domanda di affitti sia invernali sia estivi, anche a grazie al diffondersi di nuove formule e soluzioni di locazione per periodi lunghi, brevi o anche brevissimi
Prima però di prendere una decisione che impegnerà parte delle nostre risorse economiche, sarebbe opportuno valutare con un professionista esperto quali siano le spese accessorie legate all’acquisto della seconda casa in montagna e al mantenimento del bene nel nostro patrimonio immobiliare
Sarà sicuramente utile la consulenza di un Notaio di fiducia
Anche se abbiamo già comprato la nostra prima casa e ci è chiaro l’iter previsto (scelta dell’immobile, contratto preliminare, eventuale accensione del mutuo, compravendita o rogito) l’acquisto di una seconda casa in montagna presenta alcune differenze che sarebbe opportuno tenere in considerazione per valutare oculatamente l’investimento previsto
La differenza più significativa si deve al fatto che nelle fasi di acquisto non potranno essere applicati i benefici relativi alla prima casa
Come sappiamo in caso di acquisto della prima casa da un privato le imposte previste sono imposta di registro al 2%, imposta ipotecaria fissa 50 euro, imposta castale e fissa 50 euro
Se invece la prima casa è acquistata presso un costruttore entro i primi cinque anni dalla data di posa della prima pietra o dall’eventuale ristrutturazione le imposte previste sono Iva al 4%, Imposta di registro fissa 200 euro, Imposta ipotecaria fissa 200 euro, imposta catastale fissa 200 euro
Diversa la situazione in caso di acquisto della seconda casa in montagna, che naturalmente non può usufruire delle agevolazioni altrimenti previste
Se l’acquisto è fatto da un privato le aliquote sono 9% di imposta di registro; 50 euro imposta ipotecaria; 50 euro imposta catastale
Se invece decidiamo di acquistare la seconda casa da un costruttore dobbiamo prevedere: 10% di iva (il 22% in caso di immobile di lusso); 200 di imposta di registro; 200 di imposta ipotecaria; 200 di imposta catastale
Sempre nel capitolo “spese da prevedere” è opportuno inserire le utenze, che possono prevedere costi più alti per i non residenti e valutare l’impatto di Imu e Tasi
Prima di procedere alla stesura del contratto preliminare sarebbe opportuno effettuare alcuni controlli sulla proprietà per verificare la reale titolare del bene, l’assenza di ipoteche o altre pendenze
Per questa ragione è opportuno rivolgersi sin dai primi contatti ad un Notaio di fiducia che potrà essere al nostro fianco sin dai primi accordi, garantendo la correttezza ed imparzialità di ogni passaggio
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