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Consulenza notarile successoria


La consulenza notarile successoria

Il ruolo del Notaio in tema di successione ereditaria è molto importante

La materia successoria è molto complicata e spesso non si riduce alla redazione di una scheda testamentaria, bensì può riguardare molteplici aspetti della intera vicenda successoria che vanno chiariti

La parte può quindi rivolgersi al Notaio in varie fasi: la prima fase è quella precedente all’apertura della successione per chiedere una consulenza sul testamento da scrivere e alle sue varie ipotesi; la seconda fase può riguardare il momento immediatamente successivo all’apertura della successione, in cui vi sono i vari adempimenti da compiere e gli eredi entrano nel possesso dei beni ereditari; proseguendo, vi è l’adempimento fiscale della dichiarazione di successione; infine, vi è la divisione ereditaria che coinvolge il Notaio e gli eredi in comunione tra loro

In tutte queste fasi, riveste un ruolo importante il Notaio e la sua consulenza, per potere comprendere i vari aspetti del complesso fenomeno successorio

Ma andiamo con ordine

La fase precedente l’apertura della successione

Prima dell’apertura della successione, ci si può recare dal Notaio principalmente per il proprio testamento

L’intervento del Notaio non è solo quello di un mero ricevente della volontà della parte che intende disporre dei propri beni per il tempo in cui avrà cessato di vivere, bensì è proprio quello di consulente legale

Questo in quanto la materia successoria è complicata e solitamente il testatore o potenziale tale non è al corrente di tutte le possibilità che vi sono

Ad esempio, non sempre si conosce la differenza tra testamento olografo e pubblico; magari la parte si reca dal Notaio convinta di dover fare necessariamente un testamento pubblico, ma confrontandosi con lui può scoprire di essere più interessata a redigere un olografo, quindi un testamento di proprio pugno

Ancora, la consulenza di fronte ad esigenze particolari può necessitare un testamento segreto, che deve essere spiegato dal professionista trattandosi di una scheda testamentaria molto particolare e formale

La consulenza sul testamento: come può intervenire il Notaio?

Quando parliamo di consulenza sul testamento, ci riferiamo alla possibilità del Notaio di indirizzare la volontà testamentaria adeguandola alle norme di legge

Quando ci si reca dal Notaio per un testamento pubblico è una situazione differente all’ipotesi in cui ci si rechi dallo stesso per depositare un testamento olografo scritto di proprio pugno

Quando un soggetto vuole fare testamento, deve comunque rispettare le norme poste a tutela dei legittimari, ad esempio coniuge e figli

Per questo motivo, se ad esempio il testatore intende istituire erede solo un terzo, il Notaio dovrà comunicargli le conseguenze di questa scelta, pur dovendo comunque rispettare la sua volontà

Ciò vuol dire che la consulenza notarile non possa spingersi fino a influenzare la volontà del testatore, che deve essere libera, ma deve il Notaio mettere al corrente la parte delle norme che non vanno violate

Come può essere adeguata la volontà testamentaria?

Mettiamo il caso che il testatore voglia escludere il coniuge dalla propria successione

Il Notaio mediante la sua consulenza glielo sconsiglia in quanto in questo modo andrebbe a redigere un testamento impugnabile, le sue disposizioni sarebbero poi all’apertura della successione potenzialmente oggetto di un’azione di riduzione

Per questo motivo il Notaio può consigliare il legato in sostituzione di legittima, ovvero di lasciare al coniuge un bene, come una casa, per escludere nel resto dell’eredità

In questo modo si può istituire anche un altro soggetto rispettando la legittima

Per fare questo serve appunto la consulenza notarile

La fase successiva all’apertura della successione

Anche nella fase successiva all’apertura della successione, è opportuna una consulenza notarile

In primo luogo, se il testamento è pubblico oppure olografo ma depositato presso il Notaio, è opportuno che gli eredi provvedano dopo esserne venuti a conoscenza all’apertura dello stesso

Dopo l’apertura, sarà il Notaio a spiegare alle parti chiamate all’eredità come gestire la successione, sia dal punto di vista fiscale che giuridico

In primo luogo, occorre stabilire chi abbia il possesso dei beni ereditari, ad esempio un figlio può già trovarsi in possesso della casa genitoriale

In questo caso, questi eredi hanno poteri particolari relativi alla fase di gestione della successione

La prima cosa da fare è provvedere agli adempimenti fiscali

La dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione oggi si presenta online, quindi questo adempimento può essere effettuato anche presso lo studio notarile, quindi se ne può occupare lo stesso professionista o i suoi collaboratori, magari dove il testamento è stato pubblicato

Con questa dichiarazione occorre comunicare tutti i beni residui dal defunto, nonché tutti gli eredi che risultano tali in base al testamento o in base alla legge se non ce n’è uno

Dopo aver pagato l’imposta, lo studio provvede alla dichiarazione e successivamente si può procedere con gli adempimenti giuridici

La comunione ereditaria e la consulenza del Notaio

Quando vi sono più eredi che succedono a un defunto, tra di loro si crea una comunione ereditaria

Non immediatamente, ma successivamente anche dopo vari anni, se questi eredi intendono diventare proprietari esclusivi devono chiedere una consulenza notarile

La consulenza in questa fase è molto importante perché, a seconda dei beni residui, si può procedere alla divisione in un modo piuttosto che un altro

Il Notaio è fondamentale in questa fase in quanto a volta la situazione risulta più complicata e ad esempio insieme alla divisione può sorgere la necessità di stipulare altri atti contemporaneamente, per gestire la massa ereditaria

La divisione non si riduce allo scioglimento della comunione, ma ad esempio è necessario l’intervento del Notaio per spiegare bene alle parti passaggi quali la collazione e l’imputazione dei beni

Cos’è la collazione?

La collazione è il trasferimento a favore degli eredi dei beni ricevuto in donazione in vita del defunto, successivamente da inserire nella massa ereditaria prima della divisione


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