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Da poco più di un anno – la sua entrata in vigore risale al giugno 2016 – la legge sul “Dopo di noi” (legge 112/2016) cerca di dare risposte concrete alle necessità delle persone con disabilità gravi in particolare dopo la scomparsa dei genitori o comunque dei familiari
In alcuni casi è necessario rivolgersi al notaio per gli atti e le agevolazioni per disabili così che questi abbiano effettivo valore, ma andiamo con ordine
Uno degli strumenti previsti dalla legge è quello del trust, attraverso il quale una persona può decidere di far sì che beni facenti parte del proprio patrimonio vengano messi sotto il controllo di una persona fisica o giuridica perché li amministri facendo l’interesse di un beneficiario specifico o per un determinato fine
La legge prevede dunque che sia possibile costituire con atto notarile un trust a favore dell’assistenza di una persona con disabilità grave, così che questa veda tutelati i propri interessi in termini appunto di assistenza, di cura e di protezione
Possono essere oggetto del trust beni di qualsiasi tipo (immobili o mobili iscritti in pubblici registri, denaro, investimenti finanziari di qualsiasi tipo, partecipazioni societarie, opere d’arte ecc
) e il trust ha durata pari alla vita della persona con disabilità grave e può essere istituito tramite testamento o con atto pubblico
Per poter istituire un trust per persone con disabilità grave è necessario un atto notarile apposito
Altro strumento di agevolazione per disabili gravi che richiede l’intervento del notaio è la costituzione di un vincolo di destinazione (art
2645-ter del Codice Civile)
Vi è infatti la possibilità di apporre con atto pubblico un vincolo di destinazione su beni immobili e beni mobili iscritti in pubblici registri per realizzare gli interessi di una persona con disabilità grave sino alla morte della stessa
È dunque necessario procedere con un atto notarile che deve essere trascritto nei pubblici registri: con questo atto i beni in oggetto vengono destinati al perseguimento degli interessi del solo disabile
Analizziamo attentamente i singoli istituti a tutela dei disabili
Il trust è una figura giuridica tipica dei paesi anglosassoni
Con tale atto stipulato per atto pubblico dal notaio, un soggetto trasferisce in favore di un altro, chiamato trustee, dei beni affinché li amministri in favore di una o più persone che sono i reali beneficiari del vincolo
Il trust rientra in quelli che vengono definiti vincoli di destinazione
Questo tipo di atto consente di utilizzare dei beni solo per il perseguimento di determinati scopi
In questo caso lo scopo consisterebbe proprio nella tutela dei disabili
Non molto diffuso in Italia, ma grazie alla legge del Dopo di noi” acquisisce importanza nel nostro ordinamento rispetto al passato
Per realizzare al meglio lo scopo del trust è opportuno che si conoscano anche i dettagli della vita quotidiana del disabile, che saranno fondamentali alla morte del genitore o del familiare che si è preso cura del disabile
Il disponente, ossia colui che istituisce il trust dal notaio, attribuisce tutti i poteri al trustee, per far sì che sia attuato lo scopo del trust
Anche il genitore stesso può assumere le funzioni del trustee
Tuttavia, è necessario stabilire cosa accade nel caso in cui muoia il trustee, prevedendo la nomina di un nuovo trustee
Il vincolo di destinazione, a differenza del trust, è espressamente disciplinato dal legislatore
È necessario che la sua costituzione abbia un interesse meritevole di tutela per l’ordinamento giuridico
Nel caso della tutela dei disabili si tratta di un interesse importante che, pertanto, non pone alcun tipo di problematica in relazione alla sua ammissibilità per poter ottenere dei benefici fiscali
La legge prevede anche un’ulteriore tutela del vincolo che consiste nella pubblicità di quest’ultimo
Infatti una volta costituito per atto pubblico dal notaio, viene trascritto nei Registri Immobiliari proprio come prescritto dalla legge
Nel “Dopo di noi” sono dunque previste una serie di esenzioni e agevolazioni fiscali quali esenzioni su imposte su successioni e donazioni, agevolazioni su imposte di registro, ipotecaria e catastale, esenzione su imposta di bollo per diversi atti e documenti, deducibilità parziale di erogazioni liberali, donazioni e altri atti a titolo gratuito, detraibilità parziale di determinate polizze assicurative
I Comuni possono decidere anche agevolazioni IMU sui beni oggetto di trust o fondi speciali
U
no dei requisiti per accedere ad agevolazioni ed esenzioni è l’atto pubblico notarile, oltre naturalmente alle condizioni sostanziali, la prima delle quali sono la finalità esclusiva di inclusione sociale, cura e assistenza delle persone con disabilità grave, cui seguono altre condizioni quali l’identificazione dei soggetti coinvolti e dei rispettivi ruoli, l’individuazione dei bisogni specifici della disabile grave beneficiario, delle attività assistenziali che gli sono necessarie, degli obblighi dei soggetti coinvolti, delle modalità di rendicontazione e del soggetto preposto al controllo e ancora l’individuazione della destinazione dell’eventuale patrimonio residuo alla morte del beneficiario
Quando si parla di disabilità grave non si intendono le conseguenze derivanti dal normale processo di invecchiamento o da patologie legate alla senilità, in cui manca il sostegno familiare, ma si tratta di patologie di tale gravità da non consentire la completa autosufficienza, una condizione che necessita di costante assistenza sotto molteplici punti di vista
Sono quindi delle menomazioni, fisiche e sensoriali che ne hanno ridotto l’autonomia personale, “in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella relazione”, quindi quando “la situazione assume connotazione di gravità”
Per poter ottenere delle agevolazioni fiscali non basta semplicemente andare dal notaio e far comprendere lo stato di disabilità
Quest’ultima deve essere accertata per poter essere considerata tale
È necessario che vi sia una valutazione della persona affetta da disabilità sotto molteplici punti di vista
È proprio un’equipe di persone esperte nel settore che potrà analizzare e verificare lo stato della persona
In virtù di un esame attento e approfondito si potranno comprendere le necessità del soggetto
La legge n
112 introdotta nel 2016 si riferisce al periodo di vita delle persone che hanno una grave disabilità successivo alla scomparsa dei genitori e dei parenti più vicini
Anche l’ONU ha riconosciuto alle persone aventi delle disabilità il diritto a vivere nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone, invitando gli Stati membri a prendere in considerazione l’adozione di misure che portino all’integrazione e partecipazione nel tessuto sociale
Tale legge nasce dalla necessità di tutelare i disabili in assenza di un sostegno
I familiari di un disabile possono chiedersi cosa accadrà nel caso in cui non ci saranno più
È proprio per questo che il legislatore vuole offrire un’opportunità concreta a coloro che si trovino in questa situazione, rilanciando anche le politiche sociali a favore dei disabili, offrendo delle soluzioni in molti ambiti che possono coinvolgere i soggetti disabili
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Per favorire il benessere, la piena inclusione sociale, in favore delle persone che hanno delle severe e gravi disabilità, il legislatore ha previsto degli sgravi fiscali in relazione a determinati atti compiuti dal notaio per atto pubblico
Tra questi rientrano le donazioni (sia di denaro che di beni), la stipula di polizze assicurative, la costituzione di un trust, la costituzione di vincoli di destinazione, la previsione di fondi speciali anche a favore di enti che operano nell’ambito della beneficenza
È prevista l’esenzione dall’imposta di bollo per tutti gli atti, i documenti, le istanze, i contratti e le copie dichiarate conformi, gli estratti, le certificazioni, le dichiarazioni e le attestazioni posti in essere o richiesti dal trust o anche dal fiduciario del fondo speciale o dal gestore del vincolo di destinazione
L’Agenzia delle Entrate ha risposto di recente a un quesito in materia di agevolazioni fiscali
In particolare si chiedeva se si potesse beneficiare delle agevolazioni fiscali anche per gli atti mortis causa, come il testamento
L’ Agenzia delle Entrate chiarisce in maniera espressa “Conseguentemente, in assenza di una esplicita esclusione per gli atti mortis causa, si ritiene possibile applicare tale esenzione, indipendentemente dal fatto che si tratti di atti tra vivi o a causa di morte, e pertanto anche ai conferimenti e destinazioni attuate mediante atti mortis causa, ferme restando tutte le altre prescrizioni indicate dalla norma in esame
” Questo tipo di interpretazione è in linea con lo scopo della normativa che è finalizzata all’autonomia delle persone con disabilità, favorendone il loro benessere mirando alla piena inclusione sociale
Per comprendere quali sono gli atti in cui è riconosciuta un’agevolazione fiscale per i soggetti che abbiano severe e gravi disabilità, è opportuno rivolgersi a un notaio per comprendere come procedere
Inoltre il notaio può offrire un ventaglio di opzioni relativamente alla pianificazione patrimoniale e allo strumento più idoneo per tutelare i soggetti più deboli
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