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Alla morte di un proprio caro prima di procedere alla divisione dei beni del defunto dinanzi al notaio per atto pubblico, è necessario rispettare un procedimento che richiede diverse fasi
Vediamo come funziona
La prima fase è caratterizzata dalla presentazione della dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate, fornendo tutte le informazioni necessarie relative alla composizione del patrimonio ereditario del defunto
Successivamente l’Agenzia delle Entrate a seguito di un’attenta valutazione, comunicherà l’importo da pagare come imposta sulla successione
Dopo tali adempimenti i chiamati all’eredità potranno procedere all’accettazione dell’eredità
A seguito dell’accettazione, potrà procedersi alla divisione ereditaria dei beni del defunto con atto pubblico notarile, in base alle quote di diritto previste dalla legge
Nessuna norma del codice civile offre la definizione specifica di divisione ereditaria
La divisione ereditaria è un insieme di operazioni giuridiche, che ha lo scopo di sciogliere la comunione ereditaria, con l’assegnazione di porzioni (formate da beni immobili, mobili) a ciascuno dei condividenti di valori che corrispondano alle quote loro spettanti sui beni comuni
Gli elementi caratteristici sono due:
I chiamati all’eredità che abbiano accettato quest’ultima, potranno procedere alla divisione sia dell’intero asse ereditario, sia solo di parte di esso, attraverso il cosiddetto stralcio divisionale
Infatti, è possibile che solo uno dei condividenti voglia porre fine allo stato di comunione e chiedere l’assegnazione di beni in proporzione alla sua quota
Questa operazione è ammissibile nel nostro ordinamento
A causa dello stralcio divisionale, quindi, per l’assegnazione di alcuni beni a un determinato soggetto condividente/erede si producono diversi effetti
In primo luogo, il soggetto che riceve dei beni viene tacitato nei suoi diritti e gli vengono assegnati dei beni che siano pari alla quota di dritto a lui spettanti
Ad esempio si pensi al caso in cui un soggetto condividente sia titolare della quota di 1/3 sul patrimonio ereditario
Il patrimonio ereditario ha un valore complessivo di euro novecentomila euro
In questo caso gli saranno assegnati dei beni ereditari pari a 300 mila euro (ossia pari a 1/3 su novecento mila)
Il soggetto assegnatario fuoriesce, quindi, dalla comunione ereditaria e dovrà rilasciare quietanza e ritenersi tacitato nei suoi diritti spettanti sulla comunione
Ulteriore effetto dello stralcio divisionale è la permanenza della comunione tra gli altri condividenti
Ciò che viene modificata è la quota di ciascun condividente che rimane in comunione
In virtù dell’esempio sopra esposto gli altri due condividenti dopo lo stralcio divisionale saranno titolari in comunione ciascuno per la quota di ½ sul patrimonio ereditario
Ciò vuol dire che per effetto dello stralcio si determina un accrescimento delle quote degli altri condividenti che sono in comunione
Lo stralcio divisionale non è sempre possibile
Se i condividenti sono due, non sarà ammissibile procedere come sopra
In quel caso sarà necessario procedere proprio con una divisione totale di tutti i beni facenti parte del patrimonio del defunto tra i due condividenti
Dinanzi al notaio per poter stipulare lo stralcio divisionale per atto pubblico dovranno comparire tutti i condividenti
È necessario che tutti prestino il consenso all’assegnazione di determinati beni a determinati soggetti
È proprio per questo che lo stralcio divisionale viene anche definito divisione soggettivamente e oggettivamente parziale
Prima di stipulare qualsiasi atto, il notaio è tenuto a dei controlli aventi ad oggetto gli immobili e, in generale, tutti i beni facenti parte del patrimonio ereditario
Sebbene nello stralcio divisionale vengano assegnati solo alcuni beni, il controllo preventivo del notaio su tutti i beni dell’asse ereditario è fondamentale
Tale verifica consente di esporre il meno possibile i condividenti a rischi che non sarebbero graditi al momento della divisione degli altri beni
Si pensi al caso in cui uno dei fabbricati, che fa parte del patrimonio ereditario del defunto, abbia degli abusi edilizi che non sono stati accertati al momento dello stralcio divisionale
Ciò potrebbe comportare delle problematiche relative all’assegnazione veritiera del valore del bene oggetto di divisione
Un bene con un abuso edilizio ha un valore del tutto inferiore rispetto ad un bene realizzato con regolare titolo abilitativo di costruzione
Stesso discorso può valere per un terreno
Un terreno edificabile ha un valore superiore rispetto ad un terreno agricolo
La sua specifica destinazione si evince dal certificato di destinazione urbanistica
Nel caso in cui uno dei coeredi sia un soggetto totalmente incapace (minore o interdetto) o parzialmente incapace (minore emancipato o inabilitato), per il compimento dell’atto di divisione troverà applicazione la disciplina in materia di rappresentanza o assistenza di tali soggetti e sarà necessaria la preventiva autorizzazione giudiziale
L’autorizzazione alla divisione deve essere richiesta al Tribunale del luogo di apertura della successione, ossia del luogo dove è deceduto il defunto
I costi di uno stralcio divisionale dipendono dai valori dei beni
In assenza di conguagli il costo sarà inferiore
Solitamente si ricorre al conguaglio quando vi è una differenza di valori tra i beni assegnati e per determinare un’uguaglianza tra le assegnazioni, viene corrisposta una somma di denaro dagli altri condividenti in favore di chi ha ricevuto di meno
Rivolgersi ad un notaio per richiedere un preventivo è la soluzione migliore per potere avere una visione di insieme completa sulla strada che si intende percorrere, ossia se procedere ad una divisione totale o procedere con una divisione parziale ereditaria
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