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Donazione con riserva: ossia come donare la propria abitazione per esempio ai figli, ma continuare a viverci
È possibile? Si, la donazione con riserva è un istituto previsto dal nostro ordinamento: vediamo insieme come si fa e quali vantaggi riserva
In primo luogo occorre ripassare il concetto di donazione: la donazione è un contratto in base al quale per puro spirito di liberalità, cioè senza ricevere in cambio alcun compenso, il donante cede un bene o un diritto al donatario, impoverisce quindi sé stesso arricchendo un'altra persona
È un contratto che deve essere redatto per atto pubblico, cioè attraverso un Notaio, e alla presenza di due testimoni
Solitamente avviene in famiglia: genitori, nonni, zii e parenti donano la casa a figli e nipoti
In questo caso può essere considerata un anticipo dell’eredità, dovrà infatti essere imputata alla quota legittima, cioè in caso di morte del donante dovrà essere considerata parte della legittima già ricevuta, ed è un atto potenzialmente “a rischio”, nel senso che se alla morte del donante si dovesse verificare che la donazione lede diritti degli eredi legittimari può essere impugnata
Un’altra cosa da sapere sulla donazione è che può esser soggetta a revoca, per esempio in caso di conclamato atteggiamento di ingratitudine nei confronti dei donatori, cioè se il donatario commette atti gravi rivolti al donante o al suo patrimonio; oppure per sopravvenienza dei figli, nel caso cioè in cui il donante venisse a sapere dopo la donazione di avere altri figli
Abbiamo visto che cos’è una donazione, ora vediamo che cos’è una donazione con riserva: è un atto pubblico, rogato dal Notaio con due testimoni in cui il donante aliena la proprietà del bene o del diritto, di solito i genitori alienano la casa e la destinano ai figli, ma mantengono una riserva, nel caso dell’abitazione di solito la riserva è l’usufrutto
Facciamo un esempio: i coniugi Rossi donano con riserva la propria casa alla figlia, si recano dal Notaio e perfezionano l’atto specificando che la proprietà passa alla figlia, ma i coniugi mantengono l’usufrutto della casa
Significa che i coniugi Rossi possono continuare a vivere lì, ma anche affittare la casa e riscuotere l’affitto
Significa anche che sosterranno le spese di manutenzione della casa medesima
Di solito viene effettuata per gestire in anticipo le questioni ereditarie, destinando così parte del patrimonio
Come abbiamo visto la donazione viene imputata alla quota della legittima, a meno che il donante in sede di stipula della donazione non chieda la dispensa da imputazione con la quale si dichiara che quella donazione rappresenta un “surplus” rispetto alla quota legittima spettante in caso di morte dei genitori
Un'altra ragione per cui la donazione con riserva è frequente sono i vantaggi fiscali
Di fatto il figlio riceve in donazione la nuda proprietà e su quella paga le imposte
Nella donazione le imposte sono a carico del soggetto beneficiario e sono applicate solo se il valore catastale dell’immobile supera il milione di euro
Il figlio trasforma la nuda proprietà in piena proprietà di solito alla scomparsa del donante e, se il donante è coniugato e opta per l’opzione donazione con riserva di usufrutto per sé e dopo di sé ed indica il coniuge superstite quale destinatario dell’usufrutto, alla scomparsa del coniuge sopravvissuto
Le donazioni sono materia complessa, intrecciano i loro effetti con i diritti di successione, sembra lungimirante per individuare la soluzione migliore per i propri bisogni ricorrere alla consulenza esperta di un Notaio
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