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Quando una persona cara viene a mancare, per poter subentrare nel suo patrimonio, è necessario rispettare un iter ben preciso, che prevede una serie di passaggi obbligati, di cui la presentazione della dichiarazione di successione, è uno di questi
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla morte della persona e rappresenta un adempimento che ha natura prettamente fiscale, in quanto la sola presentazione, non implica accettazione dell’eredità
Dal 2024 sono previste delle modifiche, che hanno introdotto degli importanti cambiamenti: in particolare è stata abrogata la figura del coacervo successorio, una riunione fittizia del valore delle donazioni effettuate in vita dal defunto a favore di coloro che addivengono alla successione in qualità di eredi
Vediamo nel dettaglio cosa c’è da sapere e cosa è cambiato
Prima di comprendere la modifica apportata alla normativa, bisogna capire cosa si intende per coacervo successorio
Tale figura giuridica consiste nella riunione fittizia del valore delle donazioni effettuate in vita dal defunto agli eredi e legatari (ossia beneficiari di un solo bene per testamento)
Il valore da prendere in considerazione non era quello previsto al momento della donazione effettuato per atto pubblico dal notaio, ma quello dell’apertura della successione, che coincide con la morte della persona
Sul valore determinato da tale riunione fittizia, si deve quindi applicare l’aliquota dell’imposta di successione tenendo conto delle franchigie previste dalla legge
La modifica apportata dal legislatore consiste proprio nell’abrogazione di tale figura: il nuovo modello della Dichiarazione di successione, adeguandosi a diversi orientamenti, anche della Cassazione, comporta l’eliminazione del “Quadro Es” relativo alle "Donazioni e atti a titolo gratuito
"
Mentre per il coacervo successorio esistono delle differenze rispetto alla previgente disciplina, non esistono per il coacervo donativo, che resta in vigore
In questo caso si tratta di una riunione fittizia del valore attualizzato della donazione in favore di un unico soggetto per il calcolo dell’imposta della donazione
Sono escluse dalla disciplina del coacervo gli atti a titolo gratuito liberali che sono stati effettuati tra il 25 ottobre 2001 e il 28 novembre 2006 e ciò è dovuto al fatto che la disciplina relativa all’imposta sulle successioni e donazioni risultava abrogata
Resta in vigore invece il coacervo donativo e nessuna modifica è stata apportata nemmeno alla tassa di successione che scaturisce una volta inoltrato il modello di dichiarazione di successione
Sebbene vi siano delle modifiche in termini di imposta di donazione e successione, esistono degli aspetti che non mutano nel 2024, legati alle aliquote e alle franchigie previste già in precedenza
Come sappiamo, il legislatore pone una differenza in ordine alle aliquote in base al grado di parentela
Che cosa vuol dire questo? Significa che maggiore è il legame di parentela, minore è l’importo da pagare, in virtù di un’aliquota più bassa
Pertanto si applicherà un’aliquota al 4% per il valore che eccede 1 milione di euro: si applica ai parenti in linea retta o i coniugi; un’aliquota al 6% per il valore netto che eccede i 100
000 euro: si applica a fratelli e sorelle; un’aliquota al 6% senza franchigia per gli altri parenti; un’aliquota all’8% senza franchigia, sul valore complessivo, per tutti gli altri soggetti
Oltre all’aliquota e la franchigia previste per la donazione e per la successione, anche per gli importi di altre imposte non vi sono cambiamenti
Ad esempio, nel caso in cui il trasferimento venga effettuato in favore di portatori di handicap grave, come previsto dalla legge 104, si applica ancora la franchigia di 1,5 milioni di euro; inoltre, l’imposta ipotecaria e catastale non subiscono variazioni e neanche le agevolazioni previste in caso di prima casa
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Ciò che va precisato è che dal punto di vista giuridico non si assiste a una modifica del cosiddetto coacervo successorio, ma ciò attiene al modello telematico previsto per la dichiarazione di successione
Il nuovo modello è disponibile, ma i contribuenti fino al 9 gennaio 2024 potranno utilizzare la versione precedente, senza compilare quello specifico campo abrogato, mentre saranno obbligati a usufruire del nuovo modello a partire da tale data
Come già analizzato, infatti, non esistono delle modifiche alle imposte, ossia a quelle catastali, ipotecarie, di bollo e ai tributi speciali
I contribuenti che hanno già predisposto le dichiarazioni di successione e devono solo inviarle, potranno utilizzare la precedente versione dei software fino al 9 gennaio 2024
Dopo questa data, l’uso della nuova versione del modello e dei relativi software, diventerà obbligatorio
Nel caso in cui la donazione sia già stata effettuata, quindi in data anteriore al 9 gennaio 2024, non sorgono problematiche particolari
Infatti, come abbiamo visto, la modifica riguarda soltanto il modulo previsto per la dichiarazione di successione, da presentarsi entro 12 mesi dalla morte del defunto e quindi i valori, così come le aliquote e le altre imposte non sono oggetto di alcuna variazione
Qualora si necessiti di un preventivo notarile per la dichiarazione di successione o per un atto di donazione, è possibile averlo gratuitamente mediante la piattaforma di NotaioFacile, compilando il form offerto dal sito
Il notaio infatti, soprattutto nelle dichiarazioni di successioni più complesse, può essere d’aiuto nella compilazione telematica in modo tale da effettuare tale adempimento in totale sicurezza
La consulenza notarile, in questo caso, è fondamentale in quanto un’errata presentazione della dichiarazione di successione potrebbe comportare delle problematiche e un esborso di denaro ulteriore per correggere gli errori commessi
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