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È possibile dare l’usufrutto a più persone?


Cedere usufrutto dal notaio

Quando si è proprietari di una casa può accadere di voler donare la propria casa a un figlio, così come di venderla a terzi estranei dal notaio, riservandosi però l’usufrutto fino alla propria morte, in modo tale da avere un’abitazione in cui restare fino alla propria morte

Al tempo stesso può decidersi di cedere l’usufrutto in favore di una persona, in quanto si ha la necessità di avere liquidità, ma di rimanere nudo proprietario

Una domanda molto frequente è se si possa prevedere il diritto di usufrutto in favore di più persone: in particolare, come può essere ceduto l’usufrutto? È possibile cederlo a più persone? Quali sono i limiti previsti dalla legge? Ecco cosa è necessario sapere

Come cedere l' usufrutto

Il diritto di usufrutto è un diritto che può essere ceduto sia mediante una vendita che una donazione dal notaio, ma è altresì possibile cederlo anche mediante testamento in favore dei propri eredi o di altre specifiche persone

Nel caso in cui si è titolari del diritto di usufrutto, questo si estingue con la morte del titolare, in quanto, come vedremo, la durata non può eccedere la vita dell’usufruttuario se si tratta di una persona fisica e nel caso di una persona giuridica come la fondazione, ad esempio, non può durare più di trent’anni

Usufrutto a favore di più persone

Può accadere che si voglia cedere l’usufrutto in favore di più persone: si pensi al caso in cui una persona voglia cederlo in favore di due coniugi che abitano nella stessa casa

In tal caso gli esperti del diritto parlano di usufrutto congiuntivo e nell’ultimo esempio sopra citato, l’usufrutto spetterà in quote uguali ai coniugi, ossia ciascuno sarà titolare del 50% del diritto di usufrutto sulla casa

Chi partecipa al rogito notarile di usufrutto

A differenza del caso in cui l’usufrutto sia previsto in favore di una sola persona, nell’usufrutto congiuntivo questo viene costituito, come abbiamo visto, in favore di più persone e pertanto per potere diventare titolari di tale diritto, dovranno presentarsi dinanzi al notaio tutti i beneficiari dell’usufrutto; questi infatti, dovranno esprimere la propria volontà di accettare il trasferimento al fine di concludere il contratto in modo valido ed efficace

Usufrutto con accrescimento

Potrebbe anche succedere che il diritto di usufrutto sia riservato in favore di più persone ma con un diritto di reciproco accrescimento

Che cosa significa ciò? Vuol dire che in caso di morte di uno degli usufruttuari, questo si accresce in favore dell’altro usufruttuario e non si consolida con il 50% della nuda proprietà

La conseguenza, dal punto di vista pratico, è che il diritto di usufrutto nel momento in cui viene previsto l’accrescimento, si estingue alla morte del più longevo, ossia di colui che decede per ultimo

Nel caso in cui nulla sia specificato nel rogito notarile, ma l’usufrutto sia costituito in favore di più persone, non si potrà considerarlo come usufrutto con accrescimento, in quanto deve risultare in modo espresso dall’atto pubblico notarile

Usufrutto a favore di più persone successivamente

Un problema affrontato sia dagli studiosi del diritto che dalla giurisprudenza è se possa essere previsto che il diritto di usufrutto venga trasferito in favore di più persone successivamente

Che cosa vuole dire in via successiva? Significa che dal notaio il pieno proprietario esprime la volontà di cedere l’usufrutto in favore di una persona, alla sua morte in favore di un’altra persona e così via

Questa fattispecie, tuttavia, non è sempre considerata ammissibile, ma soprattutto è importante conoscere la differenza nel caso in cui si abbia a che fare con una donazione, con una vendita o un testamento

Usufrutto successivo: quando è possibile?

La legge si esprime in tema di donazione affermando che l’usufrutto può essere riservato per sé e dopo di sé, in favore di una o più persone, ma non successivamente

Il motivo di questa scelta del legislatore risiede nel tutelare la libera circolazione dei beni, evitando che una persona possa decidere e vincolare un bene per troppo tempo anche dopo la propria morte

L’usufrutto infatti è un diritto, per sua natura, temporaneo, la cui durata non può eccedere la vita dell’usufruttuario, come già anticipato

Nel caso in cui l’usufrutto venga ceduto a titolo oneroso, ossia con la previsione di un corrispettivo, quale il pagamento del prezzo, il legislatore non si esprime in merito e secondo alcuni studiosi, sarebbe quindi possibile prevederlo in via successiva

Riserva di usufrutto dal notaio

Non è escluso che una persona che intende cedere la nuda proprietà di una casa, possa riservarsi il diritto di usufrutto per sé e anche per altre persone

Nel caso di riserva in favore di altre persone, non si realizza che una vera e propria donazione, nel caso in cui ovviamente non sia previsto un corrispettivo

Ciò determina che bisognerà rispettare i requisiti di forma della donazione, ossia l’atto pubblico e la presenza di due testimoni

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