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Espropriazione di pubblica utilità


Il ruolo del Notaio nella espropriazione di pubblica utilità

L’espropriazione per pubblica utilità è una procedura pubblica la quale consente ad un ente pubblico, ad esempio un Comune, di espropriare un bene immobile di un privato per realizzare un’opera di interesse della collettività

Si pensi, ad esempio, all’ipotesi in cui un Comune ha necessità di realizzare una pista ciclabile e per farlo deve ottenere una parte di un terreno di un privato

per farlo, si deve realizzare il trasferimento della proprietà dal privato al pubblico e come ogni trasferimento immobiliare il Notaio ha un ruolo ben preciso

Questo deve, infatti, risultare nei Registri immobiliari, per la trascrizione, e quindi risultare l’attribuzione all’ente pubblico

Si tratta di una operazione che coinvolge pubblico e privato e nella quale il Notaio ha un ruolo ben preciso, che si inserisce in una determinata fase

Vediamo, quindi, qual è la spesa per il privato eventualmente da affrontare, il guadagno che ne ricava e gli aspetti di rilevanza notarile

L’iter espropriativo

L’iter espropriativo è il percorso da seguire per ogni pratica di esproprio che si rispetti

Si sostanzia in una serie di atti amministrativi collegati tra loro

In primo luogo, l’ente pubblico dispone un vincolo di esproprio sul bene immobile del privato (ad esempio un terreno o un fabbricato – solitamente è un terreno sul quale l’ente deve edificare in qualche modo)

Ciò deve avvenire nel rispetto del Piano Regolatore generale previsto da quel determinato Comune

Ci deve essere alla base il progetto con la espressa dichiarazione di pubblica utilità

Il Comune non può espropriare un bene immobile di un privato se ciò non è necessario per assicurare la realizzazione di una opera di pubblica utilità

Alla fine di questo, deve essere emanato il decreto di esproprio

Il privato ha il diritto di intervenire in questo procedimento per assicurarsi che tutto proceda per il meglio

L’indennità per il privato

Il privato al quale viene espropriato il bene riceve una indennità

In sostanza, l’indennità è il corrispondente del pagamento del prezzo in una compravendita

Certo non si tratta di una compravendita, ma a maggior ragione il privato non può cedere gratuitamente un bene di cui è proprietario per cui sussiste questo istituto della indennità

L’indennità varia a seconda che la cessione sia volontaria o non volontaria da parte del privato

Se il privato si rifiuta, viene obbligato dal decreto di esproprio, ma se è volontaria ciò va a suo favore in ordine alla definizione della indennità

Ma come viene determinata tale indennità?  Vi è un criterio di calcolo basato sulla media tra il valore del bene e il reddito dominicale, spesso diverso a seconda del tipo di bene

Deve esservi sempre l’intervento di un tecnico, generalmente scelto e pagato dalla pubblica amministrazione, il quale dovrà gestire tutta la procedura

La cessione volontaria

L’espropriazione per pubblica utilità può concludersi con un decreto di esproprio, che è un provvedimento di tipo amministrativo

In alternativa, può concludersi con un atto notarile di trasferimento immobiliare, nel momento in cui la cessione è volontaria

La cessione volontaria in sostanza è l’atto conclusivo del procedimento di pubblica utilità, che si realizza con un rogito pubblico dal Notaio e che è alternativa al decreto di esproprio

Quindi se c’è stato già un provvedimento amministrativo, non occorre questo atto in quanto il titolo è già il decreto e può essere trascritto nei registri immobiliari

Se il privato è d’accordo con l’indennità proposta dal Comune si può procedere più velocemente in questo modo

Accordo preventivo tra Comune e privato

Quando il proprietario del terreno, facendo il caso sia questo il bene da espropriare, abbia accettato l’indennità provvisoria e ha trovato un accorso con l’ente in ordine alla indennità, si procede ad una redazione di questo accordo bonario e poi ci si reca dal Notaio

Qui si stipula l’atto di trasferimento dal privato all’ente, tale da costituire il titolo per il trasferimento e la trascrizione

La cessione volontaria è una compravendita?

Anche se è stipulata con atto pubblico notarile, non si tratta di una compravendita

La causa è ben diversa e corrisponde proprio al decreto di esproprio

Lo scopo è quello di trasferire un bene immobile per realizzare un fine che viene specificato all’interno del rogito notarile, quindi la realizzazione di un’opera di pubblica utilità

Atto di cessione volontaria e accordo amichevole

La cessione volontaria differisce da quello che generalmente viene definito verbale di amichevole accordo

La cessione è un vero e proprio rogito con il quale si trasferisce un bene immobile

Il verbale possiamo considerarlo come una sorta di contratto preliminare con il quale il proprietario e il Comune si mettono d’accorso sull’importo dell’indennità di espropriazione

Con questo verbale, ovviamente, non si realizza alcun effetto di trasferimento ma ha effetti obbligatori per le parti; esso, poi, deve essere formalizzato o con un decreto di esproprio oppure con il rogito di trasferimento

Esso è utile anche per il Notaio per giustificare l’importo del valore monetario che poi viene inserito nel rogito di compravendita

La cessione è revocabile, quindi il privato può cambiare idea?

No, in quanto la cessione volontaria, così come il verbale di accordo di cui sopra, sono atti irrevocabili e quindi il proprietario del terreno che decide di cederlo volontariamente al Comune, affinché realizzi l’opera di pubblica utilità non può più cambiare idea

Anche il fattore economico deve essere inteso in senso ampi e comprendente tutte le eventuali pretese su quel terreno che viene ceduto

  Il Notaio, infatti, nell’atto specificherà che poi il proprietario non avrà null’altro a pretendere, oltre l’indennità, circa il proprio terreno

A carico di chi è l’onorario del Notaio?

Così come in ogni atto di trasferimento immobiliare, il pagamento delle spese è a carico dell’acquirente e la regola vale anche in questo caso

Per questo motivo, spetta all’ente pubblico che espropria il bene


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