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Il trasferimento di azienda a titolo gratuito comporta delle problematiche in relazione all’applicazione delle norme fiscali, in particolare della norma dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’applicazione della disciplina dell’imposta di registro e dell’eventuale rilevanza dei debiti aziendali ai fini del calcolo, nonché delle eventuali agevolazioni ove ricorrano i presupposti di legge
Tale problematica si presenza perché l’azienda è un complesso di beni e servizi disomogenei
Infatti, ciascun elemento ha delle caratteristiche differenti che ai fini dell’individuazione della legge applicabile in tema di imposte da pagare al rogito notarile, non è di facile individuazione
Il trasferimento di azienda è uno strumento utilizzato per determinare il passaggio generazionale dell’impresa
Solitamente avviene mediante un atto di donazione dal notaio o prevedendo un testamento
In entrambi i casi si ricorre all’imposta sulle successioni e donazioni salvo che non ricorrano i presupposti per l’applicazione del regime agevolativo di cui si parlerà in seguito
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Per comprendere se l’imposta delle successioni va pagata e in che misura, è necessario affrontare un’analisi sulla composizione dell’azienda
La prima tematica da affrontare attiene all’individuazione dei beni, dei contratti, dei debiti, dei crediti che compongono l’azienda
Infatti, solo il titolare dell’azienda dà un’unità al complesso disomogeneo di rapporti e beni che ne derivano
Il problema è proprio la determinazione del valore dell’azienda ai fini del calcolo della base imponibile dell’imposta in oggetto
Sia nel caso in cui si apra la successione, sia nel caso in cui l’azienda sia donata per atto pubblico dal notaio, il valore del complesso aziendale è dato dalla somma dei valori dei singoli elementi che la compongono, ad eccezione naturalmente quelli per i quali non viene previsto l’assoggettamento di imposta
Le norme che disciplinano tale fattispecie fanno un generico riferimento all’inventario
Ai fini delle spese anche richieste in sede di rogito notarile, non è chiaro se l’inventario debba essere preso in considerazione solo per l’individuazione dei beni che compongono l’azienda o anche per il valore, al netto dei debiti aziendali
I giudici di Cassazione hanno affermato che ciò che bisogna prendere in considerazione è il valore risultante dall’inventario
L’inventario pertanto in tal caso acquisisce una notevole rilevanza
È importante ricordare che, nel sistema dell’imposta sulle successioni e donazioni, la valutazione dell’azienda deve essere effettuata senza tenere conto del valore di avviamento
Nel caso in cui si rilevi che il valore dei debiti aziendali sia superiore al valore attivo del patrimonio ci si chiede se le passività debbano ritenersi irrilevanti o se il valore negativo dell’azienda debba essere dedotto dalla massa ereditaria complessiva
Nel nostro ordinamento non sussiste una norma che disciplini tale caso ed è proprio per questo che tale argomento è stato oggetto di numerosi dibattiti
Rivolgersi a un notaio per ottenere una consulenza e un preventivo adeguato alle proprie esigenze è la soluzione migliore
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Per far sì che il passaggio generazionale di impresa sia agevolato, il legislatore ha previsto un particolare regime impositivo applicabile solo ed esclusivamente ai trasferimenti aventi ad oggetto le aziende e le azioni o quote sociali
L’esenzione concessa però prevede delle condizioni: è necessario, infatti, che coloro che acquistano per successione l’azienda o per donazione continuino l’attività di impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data di trasferimento dall’azienda precisando tale circostanza nel rogito notarile, in caso di donazione
In caso di mancato rispetto dei requisiti previsti dalla legge, vi sarà la decadenza dal beneficio con il pagamento di un’imposta in misura ordinaria, nonché anche della sanzione amministrativa e degli interessi di mora decorrenti dalla data in cui l’imposta medesima avrebbe dovuto essere pagata
Ciò comporterebbe delle spese più elevate da affrontarsi in un momento successivo
Dopo aver illustrato la disciplina fiscale applicabile ai trasferimenti d’azienda a causa di morte ed a titolo gratuito ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni, è opportuno analizzare e comprendere cosa accade in ordine al trattamento riservato alle medesime vicende nell’ambito dell’imposta di registro
Nel caso in esame deve differenziarsi il trasferimento per successione rispetto a quello effettuato per donazione
I testamenti non sono soggetti all’obbligo di registrazione, il problema potrebbe più subentrare in caso di successione regolata da testamento e non dalla legge
Nell’ipotesi in cui siano presentati per la registrazione (si pensi al caso di un eventuale interesse all’attribuzione di una data certa in relazione al testamento olografo) si applica l’imposta fissa, che ammonta a euro 200
Per quanto riguarda il trasferimento dell’azienda per donazione non di così facile individuazione la disciplina applicabile relativa all’imposta di registro, come avviene invece per le successioni
Nell’ ambito dell’imposta di registro non esiste una norma che escluda radicalmente l’obbligo di registrazione
Occorre, quindi, verificare se invece vada corrisposta l’imposta di registro aumentando, quindi, le spese al momento del rogito notarile
Tale questione è stata oggetto di numerosi dibattiti in cui sia l’Agenzia delle Entrate, che la Cassazione, si sono esposte in maniera, talvolta, diametralmente opposta
Affidarsi alla consulenza di un notaio è la soluzione più saggia per evitare di imbattersi in spere notarili non dovute
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