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La divisione ereditaria è un insieme di operazioni giuridiche, finalizzate allo scioglimento della comunione ereditaria, mediante l’assegnazione di porzioni a ciascuno dei condividenti di valori che corrispondano alle quote loro spettanti sui beni comuni. Gli elementi caratteristici sono due:
Non sempre è necessario andare dal notaio per effettuare una divisione ereditaria. Infatti, può accadere che il defunto abbia lasciato un testamento pubblico, olografo, segreto, speciale o internazionale, con cui abbia disposto del proprio patrimonio per il tempo in cui avrà cessato di vivere assegnando tutti i suoi beni immobili, mobili, crediti.
In questo caso non sorge al momento della sua morte la comunione ereditaria, ma i beni vengono divisi secondo la volontà del testatore, bastando un atto di accettazione dell’eredità.
Sarà necessario andare dal notaio quando il patrimonio lasciato dal defunto non sia stato interamente disciplinato e assegnato, per poter procedere a una divisione consensuale ereditaria.
Nel caso in cui, invece, i coeredi, siano in contrasto tra di loro e non riescano a raggiungere un accordo, è necessario rivolgersi a un’autorità giudiziaria ossia al giudice del tribunale del luogo ove si è aperta la successione. Con sentenza il giudice stabilirà come sarà ripartito il patrimonio ereditario.
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La divisione può essere con conguaglio o senza conguaglio. Il conguaglio ricorre nel momento in cui emerga una differenza tra il valore della porzione spettante a un coerede rispetto a quello a cui ha diritto.
Si pensi al caso in cui a uno dei tre condividenti sia assegnato un bene immobile non divisibile il cui valore è superiore alla quota di diritto a lui spettante. Quest’ultimo sarà tenuto a dover corrispondere una somma di denaro agli altri condividenti per pareggiare i conti e ristabilire le proporzioni.
Il conguaglio viene definito come lo strumento perequativo per eccellenza. Cosa vuol dire ciò? Vuol dire che in caso di sproporzioni nelle assegnazioni ereditarie, coloro che hanno ricevuto di più dovranno corrispondere una somma di denaro in favore di chi ha ricevuto di meno. Il conguaglio ha lo scopo di compensare le differenze sorte per l’assegnazione in natura di determinati beni con un equivalente in denaro.
Prima di comprendere quali siano i costi da affrontare in relazione alle imposte e alle atre spese notarili, è necessario precisare che il costo varia se la divisione preveda o meno un conguaglio. Esistono delle differenze in quanto se il conguaglio è estremamente elevato sarà scontato come una vendita. Vediamo quali sono le differenze.
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La divisione senza previsione di conguaglio, con assegnazione dei beni ereditari proporzionali al valore della quota di diritto, prevede il pagamento di un’imposta ipotecaria pari a euro 200, un’imposta catastale di euro 200, tasse ipotecarie e bollo. L’imposta di registro sarà pari all’1%.
L’aliquota pari all’1% deve considerarsi sul valore dell’intera massa ereditaria oggetto di divisione.
I passaggi da considerarsi sono i seguenti:
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