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Impresa familiare e ruolo del Notaio

Impresa familiare e ruolo del Notaio

Ricorrere al Notaio per la costituzione di un’Impresa Familiare è condizione necessaria perché siano tutelati i familiari che vi lavorano e perché siano riconosciute le agevolazioni fiscali.

Perché aprire un’impresa familiare? Perché tutela appunto i familiari che collaborano all’interno della stessa e perché è anche conveniente per diversi aspetti sul piano fiscale rispetto ad altre forme societarie. Come di consueto, perché tutto sia in ordine è necessario rivolgersi a un Notaio per uno specifico atto che la costituisca e la regoli. Si tratta di un’impresa individuale, quindi la responsabilità delle obbligazioni societarie e degli impegni assunti dalla società ricadrà sull’imprenditore, così come sarà lui ad assumere le decisioni sull’amministrazione dell’impresa, almeno per quanta riguarda la gestione ordinaria. Le decisioni riguardanti l’amministrazione straordinaria saranno invece prese a maggioranza dai familiari che fanno parte dell’impresa stessa: sono ad esempio atti di amministrazione straordinaria l’investimento degli utili dell’impresa, ma anche la direzione o addirittura la cessazione dell’impresa stessa. In questi casi non è richiesta l’unanimità, ma la semplice maggioranza. Possono far parte di un’impresa familiare, come dice il nome stesso, i familiari dell’imprenditore: avremo dunque il coniuge per matrimonio o unione civile, figli, nonni, zii, nipoti, fratelli, suoceri, nuore e cognati… insomma, tutti coloro che fanno parte del nucleo familiare dell’imprenditore fino al terzo grado. Rientrano dunque parenti (coloro che hanno legami di sangue con l’imprenditore) e affini (coloro che, pur non avendo legami di sangue diretti con l’imprenditore, sono all’interno del nucleo familiare in virtù di matrimonio: abbiamo a titolo esemplificativo nominato poco sopra suoceri, nuore e cognati). Unica differenza da segnalare tra parenti e affini (che per tutti gli altri casi hanno uguali diritti di far parte dell’impresa familiare) sono i legami assunti con unione civile: i parenti del congiunto civilmente non rientrano infatti attualmente tra gli affini aventi diritto a essere parte dell’impresa familiare. Eventuali correttivi potrebbero naturalmente essere apportati alla legge in vigore per eliminare questa differenza: è sempre meglio dunque, prima di prendere qualsiasi decisione in merito, avvalersi di una consulenza notarile che tenga conto di tutti gli elementi e anche di eventuali cambiamenti della normativa per avere un quadro aggiornato della situazione. Recente anche l’inserimento nella gestione di un’impresa familiare del convivente di fatto, che può farne parte, ma non partecipare alle decisioni né di ordinaria né di straordinaria amministrazione.

Ruolo del Notaio nella costituzione di un’Impresa Familiare

Per quanto riguarda la costituzione di un’Impresa Familiare, è dunque necessario che vi sia sempre l’intervento di un Notaio? In teoria no, in quanto i diritti dei familiari discendono direttamente dal fatto che prestano il proprio lavoro all’interno dell’azienda stessa, anche in mancanza di accordi specifici sanciti da un atto notarile. Senza questo passaggio però verrebbero a decadere i vantaggi fiscali che la legge prevede per questo tipo di imprese e che rendono questa forma societaria particolarmente conveniente. Inoltre, dato quanto indicato sopra seppur in breve, è facile intuire come in realtà la costituzione dell’impresa stessa, il suo funzionamento e i ruoli dei familiari non siano in realtà di facile definizione: anche in questo caso una specifica consulenza notarile può essere molto utile per chiarire le idee, dissipare dubbi e anche evitare contenziosi particolarmente spiacevoli in quanto questo tipo di imprese si rivolgono appunto agli appartenenti a una stessa famiglia, quindi con rapporti personali molto stretti.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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