Riabilitazione del debitore protestato dal notaio

Competenze del notaio: Riforma Cartabia

Riabilitazione del debitore protestato dal notaioLa Riforma Cartabia, con il D.lgs. n. 149 del 2022, ha attribuito nuove competenze al notaio in tema di volontaria giurisdizione, rappresentando un importante innovazione: in particolare l’intervento del legislatore, è finalizzato a semplificare e velocizzare alcune procedure in precedenza di competenza dei soli magistrati.

Oltre alla possibilità di autorizzare alcuni atti in presenza di un minore, evitando di attendere i tempi di rilascio di autorizzazione da parte del giudice competente, per la stipula degli atti notarili,

la riforma in esame, infatti, si inserisce nell’ambito anche dal pregresso intervento riformatore della specifica disciplina in tema di riabilitazione del debitore protestato adempiente. 

Al notaio, infatti, è stata attribuita anche la competenza in una disciplina specifica: la riabilitazione del debitore protestato adempiente. Ma chi è il debitore protestato? In cosa consiste l’atto di riabilitazione? Vediamo cosa c’è da sapere e perché può essere utile a semplificare la procedura di riabilitazione.

Che cos’è il debitore protestato

Prima di comprendere qual è il ruolo del notaio, in virtù della riforma Cartabia, è necessario capire cosa si intende per debitore protestato.

Si parla di debitore protestato nel momento in cui non si è in grado di pagare un debito, sottoforma di titolo di credito, ricevendo il cosiddetto protesto; per titoli di credito si intendono assegni bancari, postali, circolari o cambiali.

Nel momento in cui il debitore non adempie e non paga quanto previsto, il creditore può presentare il titolo per incassarlo ed è autorizzato a procedere nei confronti del debitore ed agire mediante il cosiddetto atto di protesto.

Nel momento in cui il creditore decida di agire il debitore diviene protestato e l’atto di protesto assume il medesimo valore di un decreto ingiuntivo, la cosiddetta “levata di protesto”.

Cosa comporta essere un debitore protestato

Il legislatore ha voluto offrire una possibilità al debitore protestato, in virtù delle conseguenze che comporta essere dichiarato tale. Infatti essere un debitore protestato vuol dire avere delle problematiche per la vita commerciale e sociale, così come essere impossibilitati nell’ottenere un credito, come ad esempio la richiesta di un mutuo, secondo le vie legali.

Per evitare di essere limitati in molteplici attività, anche lavorative, che possano ripercuotersi nella vita quotidiana, la legge offre la possibilità di liberarsi da tale problematica, prevedendo una “chance di redenzione”, mediante l’atto di riabilitazione del debitore protestato.

Che vuole dire riabilitare il debitore protestato

La riabilitazione sia che venga effettuata in via giudiziale, sia che avvenga con atto del notaio, produce i medesimi effetti, non emergendo alcuna differenza. Per effetto della riabilitazione, il protesto si considera, a tutti gli effetti, come mai avvenuto. Il debitore protestato e riabilitato ha diritto di ottenere la cancellazione definitiva dei dati relativi al protesto anche dal registro informatico.

Pertanto nel caso in cui si voglia richiedere un prestito di denaro, inteso come mutuo a una Banca o a un istituto di credito, non vi saranno più problemi legati a situazioni debitorie legate al passato.

Lo scopo è quello di fornire uno strumento per i terzi, utile per la correttezza dei traffici commerciali e al tempo stesso per consentire al privato di riabilitarsi, nel caso in cui sia disponibile ad adempiere.

Tuttavia è possibile che all’istanza dell’interessato segua un diniego di riabilitazione. Avverso tale diniego il debitore può proporre opposizione la quale è disciplinata, come detto, dall’art. 13 d.lgs. 150/2011. 

Requisiti per riabilitazione del debitore protestato

Sia che venga concessa dal Tribunale, che dal notaio, la riabilitazione del debitore protestato è consentita solo al ricorrere di determinati presupposti e requisiti che adesso analizzeremo.

In primo luogo era necessario aver adempiuto l’obbligazione per la quale il protesto è stato levato; in secondo luogo il debitore non doveva aver subito un ulteriore protesto e in terzo luogo, doveva essere trascorso un anno da levato protesto o nel caso siano più di uno, dall’ultimo protesto.

Prima della Riforma Cartabia del 2022 l’organo competente ad accordare la riabilitazione era il Presidente del Tribunale mediante decreto su istanza dell’interessato, corredata dai necessari documenti. Tanto il decreto, quanto l’atto di riabilitazione, sono pubblicati nel bollettino dei protesti cambiari e sono opponibili da chiunque abbia interesse. 

Chi può fare la riabilitazione del debitore protestato

In conclusione dopo la Riforma Cartabia, la riabilitazione del debitore protestato non spetta solo al Presidente del Tribunale, ma anche al notaio. Attualmente quindi esiste un doppio binario: la possibilità di avere la riabilitazione con decreto del Presidente del Tribunale o con un atto pubblico del notaio.

Pertanto si parla di competenza concorrente, proprio perché l’una non esclude l’altra e gli effetti prodotti dalla riabilitazione sono gli stessi, indipendentemente dal soggetto che pone in essere l’atto.

Preventivo notarile per riabilitazione del debitore protestato

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Inoltre il vantaggio ulteriore consiste nel poter scegliere la città del notaio più vicino, in modo tale da risparmiare tempo e denaro nella ricerca del notaio che possa risolvere la propria problematica e ricevere l’atto pubblico di cui si ha bisogno.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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