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È possibile usufruire di detrazioni delle spese notarili per l’acquisto della prima casa

È possibile usufruire di detrazioni delle spese notarili per l’acquisto della prima casa

Vediamo insieme quali sono le possibili detrazioni delle spese notarili in caso di acquisto della prima casa, cosa può essere detratto e cosa invece rappresenta un costo che non può beneficiare delle detrazioni.

Le detrazioni delle spese notarili per l’acquisto della prima casa possono rappresentare un interessante beneficio fiscale. 

Vediamo prima quali sono tali spese e cosa è possibile detrarre.

Le spese notarili per l’acquisto della prima casa comprendono l’onorario del Notaio, ma anche le imposte che il professionista deve versare per conto del cliente all’Erario.

Per prima cosa chiariamo il concetto di “prima casa”, si definisce così un’abitazione acquistata con un regime fiscale particolare, il bonus prima casa, che prevede una riduzione delle imposte da versare purché si rispettino alcuni requisiti.

Vediamo, sia pur per sommi capi, quali sono: l’acquirente deve essere una persona fisica, deve risiedere o impegnarsi a portare la residenza nel luogo dove intende acquistare l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto, non deve possedere altri immobili acquistati con il bonus prima casa nel comune di residenza, o deve impegnarsi a venderli entro un anno dall’acquisto della nuova abitazione.

Va inoltre specificato che non possono usufruire del bonus prima casa le abitazioni cosiddette di lusso che sono contraddistinte dalle classi catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio storico e artistico).

Sarà il Notaio ad individuare il corretto regime fiscale in cui rientra il nostro acquisto e la sussistenza dei requisiti necessari. Se sarà possibile accedere  al bonus prima casa le imposte in caso di acquisto da privato saranno: imposta di registro al 2% del valore catastale dell’immobile, imposta catastale ed ipotecaria  pari a 50 euro ciascuna; in caso di acquisto da un costruttore entro  5 anni dalla costruzione dell’immobile o dalla sua ristrutturazione occorre aggiungere l’Iva al 4% e rimodulare le imposte di registro, ipotecaria e catastale portandole a 200 euro l’una. 

Le spese notarili sostenute per la stipula del rogito d’acquisto non sono detraibili, al contrario dell’onorario relativo all’atto di mutuo prima casa. 

Tale atto deve obbligatoriamente essere redatto da un Notaio e normalmente segue l’atto di Rogito. Se il mutuo è stipulato per l’acquisto di una prima casa, secondo i criteri che abbiamo illustrato per sommi capi nei paragrafi precedenti, una percentuale delle spese sostenute può essere detratta.

Quali sono le possibili detrazioni delle spese notarili per l’acquisto della prima casa?

Come abbiamo visto non è possibile detrarre l’onorario del Notaio per l’atto di compravendita, è invece possibile portare in detrazione il 19% dei costi notarili per la sottoscrizione dell’atto di mutuo prima casa e delle spese relative all’atto sostenute dal professionista per conto del mutuatario, oltre che degli interessi passivi del mutuo.

 Al riguardo è utile segnalare che tali spese possono essere detratte fino ad un massimo di 4.000 euro e nel caso dei costi accessori all’accensione del mutuo, tra cui la parcella notarile, la detrazione può essere effettuata solo nel primo anno.  In sintesi: immaginando di acquistare una casa con mutuo prima casa nel 2020, le detrazioni del 19% dell’onorario del Notaio e delle relative spese saranno possibili nella dichiarazione dei redditi 2021 relativa ai redditi 2020. 

Un’utile indicazione è quella relativa alla documentazione da conservare per poter effettuare giustificare in caso di controllo la detrazione: vanno conservati l’atto di mutuo, l’atto di rogito dell’immobile, la certificazione della banca che indica la quota degli interessi passivi versati, la fattura quietanzata del Notaio.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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