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Acquisto casa dal notaio: i rischi dell’assegno bancario

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Comprare casa dal notaio

Acquistare una casa o un immobile commerciale per la propria attività comporta delle spese importanti che possono richiedere lunghi anni di sacrifici. Spesso accade che non si disponga sul proprio conto corrente della somma sufficiente per far fronte a questo tipo di spesa e sia necessario richiedere in prestito la somma di denaro necessaria con un mutuo stipulato dal notaio per atto pubblico.

Si può anche decidere che il prezzo sia pagato in parte con i propri risparmi e in parte con il mutuo. Comunicare al notaio il tipo di scelta è di notevole importanza, in quanto è tenuto a riportarlo nell’atto.

Come pagare il prezzo dal notaio

Il prezzo per l’acquisto di una casa deve essere necessariamente pagato con la moneta legale in corso di validità. Ad esempio da quando è entrato in vigore l’euro, non è possibile più pagare il prezzo con la lira, né sarà possibile pagarlo con una moneta di valuta estera. Il notaio renderà edotte le parti del rispetto della normativa antiriciclaggio: si tratta di una normativa che ha lo scopo di evitare che sia introdotto nel mercato del denaro che proviene da attività illecite che non è possibile tracciare. Nel corso degli anni è, infatti, spesso cambiato il limite di utilizzo del contante.

Occorre ricordare che quando si parla di denaro contante si fa riferimento a banconote, monete e titoli al portatore, assimilati al contante. I mezzi di pagamento alternativi al contante possono essere assegno circolare, assegno bancario, bonifico etc.

Nella prassi notarile accade spesso che il notaio informi sui limiti imposti dalla legge italiana, in quanto non rispettarli potrebbe portare a delle sanzioni e contestazioni imposte dall’Agenzia delle Entrate

Assegno bancario per pagare il prezzo di vendita dal notaio

L’assegno può essere sia bancario che circolare. L’assegno bancario è un documento che ha uno schema standard che porta il nome della Banca che lo fornito e la denominazione propria di “assegno bancario”. In virtù di tale precisazione non è possibile confondersi con l’assegno circolare. Quando una persona è titolare di un conto corrente, la Banca rilascia solitamente un blocco di assegni da poter utilizzare. Ogni assegno può essere staccato dal blocchetto e consegnato alla parte interessata, nell’acquisto di una casa al venditore.

Compilazione assegno bancario dal notaio

Al momento del rogito notarile può accadere che dinanzi al notaio e alla parte venditrice, colui che acquista l’immobile ad uso abitativo o commerciale compili l’assegno bancario. In particolare dovranno essere indicati il luogo, ossia il Comune nel quale si sta emettendo l’assegno, la data in cui l’assegno viene emesso, l’importo, ossia la somma di denaro, sia espressa in cifre che in lettere, il nome del soggetto a cui si intesta, quindi, viene disposto l’ordine di pagamento ed infine la firma, ossia la sottoscrizione che autorizza definitivamente l’ordine di pagamento.

L’assegno bancario porta la dicitura “non trasferibile” prestampata, ciò vuol dire che possono essere incassati solo dal beneficiario indicato. Il venditore per poter incassare la somma dovrà recarsi in Banca al fine di ottenere la somma di denaro pattuita nel contratto di vendita stipulato dal notaio per atto pubblico. La Banca provvederà naturalmente a dei controlli, anche in relazione alla verifica del legittimo titolare dell’assegno.

Assegno bancario: rischi da conoscere prima del rogito notarile

Quando la parte acquirente procede a compilare un assegno bancario deve assicurarsi che l’importo che viene scritto sia realmente presente su quel conto corrente. Se anche solo parzialmente quella somma di denaro non dovesse esistere si parla nel linguaggio comune di assegno scoperto o emesso a vuoto. In questo caso potrebbero esservi delle importanti e gravi conseguenze. In caso di assenza di fondi presenti sul conto corrente il pagamento alla parte venditrice non sarà effettuato per l’acquisto della casa dal notaio.

La prima cosa che accade per chi emette un assegno scoperto è la segnalazione alla Centrale Allarme Interbancaria e l’impossibilità nei sei mesi successivi, di poter ricorrere all’assegno come mezzo di pagamento. Colui che ha emesso l’assegno bancario scoperto verrà iscritto al Registro Informatico dei Protesti della Camera di Commercio della provincia in cui è avvenuta l’infrazione. Ciò avviene anche per dare la possibilità a terzi di conoscere preventivamente l’affidabilità della persona.

Differenze tra assegno bancario e assegno circolare

Pagare il prezzo della vendita dal notaio con un assegno circolare è cosa ben diversa rispetto al pagamento avvenuto con assegno bancario. L’assegno circolare presenta dei profili di sicurezza più alti. Innanzitutto a differenza dell’assegno bancario non è compilato a mano, ma viene stampato dalla Banca all’occorrenza su richiesta di colui che dovrà effettuare il pagamento. Anche l’assegno circolare, al pari dell’assegno bancario, reca la clausola di non trasferibilità per gli importi superiori a 1000 euro.

Quando la Banca emette un assegno circolare di un determinato importo significa che quell’importo esiste realmente sul conto corrente. In pratica con l’assegno circolare è possibile avere la garanzia che quella somma di denaro c’è sul conto corrente.

Pagare prezzo della vendita e consulenza notarile

Affidarsi a un notaio per comprendere quale sia il mezzo di pagamento più adatto per una determinata operazione è la scelta più saggia. Il notaio potrà spiegare alle parti quali sono i limiti vigenti per l’utilizzo del contante sempre in evoluzione e in particolare le alternative che possono esistere per il buon esito dell’operazione. Ogni mezzo di pagamento ha le sue peculiarità e i suoi rischi, conoscerne le caratteristiche grazie a una consulenza notarile è la soluzione che si consiglia.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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