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Cosa succede se si sbaglia la dichiarazione di successione?

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Dichiarazione di successione: che cos’è?

Alla morte di un proprio caro, la prima cosa che bisogna fare è presentare la dichiarazione della successione per far sì che inizi il procedimento di passaggio del patrimonio dal defunto ai suoi eredi: indipendentemente dal fatto che la successione sia regolata da un testamento o dalla legge, bisognerà quindi sempre presentare la dichiarazione di successione.

La compilazione della modulistica serve per il versamento delle varie imposte che lo Stato richiede quando vi è il passaggio dei beni dal proprio caro agli eredi: il semplice fatto di compilare i moduli non certifica che si è proprietari immediatamente dei beni.

Termine per fare la dichiarazione di successione

Una delle domande più frequenti è entro quanto tempo debba presentarsi la dichiarazione di successione. Ciò che bisogna sapere è che non c’è molta fretta, in quanto la dichiarazione di successione va presentata entro 12 mesi dall’apertura della successione, ossia entro un anno dalla morte della persona.

In ogni caso deve essere presentata prima che si compia qualsiasi atto che possa modificare il patrimonio ereditario: ad esempio tutti gli eredi non potranno vendere o donare un bene del defunto senza questo passaggio obbligatorio.

Dove presentare la dichiarazione di successione

A partire dal primo gennaio 2019 la dichiarazione di successione può essere presentata solo ed esclusivamente in via telematica: grazie a un sistema informatico sarà rilasciata una prima ricevuta che ne attesta la presentazione, una seconda che conferma la ricevuta di pagamento delle imposte, una terza contenente la copia della dichiarazione di registrazione con gli estremi di registrazione ed infine la ricevuta delle avvenute volture catastali.

Cosa succede si si sbaglia la dichiarazione di successione

Può accadere che se si procede in maniera autonoma e indipendente senza l’aiuto di tecnici del settore, come il notaio, e che si incorra in degli errori nella compilazione della dichiarazione di successione.

Non bisogna disperare, c’è un rimedio! Gli errori che si possono commettere possono essere tanti e di vario tipo: si pensi al caso in cui nella presentazione della successione non si abbia inserito un fabbricato di proprietà del defunto oppure la quota ereditaria indicata sia sbagliata.

In questi casi possono sorgere dei problemi perché non si potrà andare avanti con il procedimento di divisione dei beni del defunto senza che si sia prima corretta la dichiarazione di successione.

Come si modifica la dichiarazione di successione

Se c’è stato un errore nella presentazione della dichiarazione della successione, non c’è da preoccuparsi in quanto, come già detto, si può rimediare al problema mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa o correttiva.

Dichiarazione sostitutiva di successione

Esistono diversi tipi di dichiarazione di successione sostitutiva che variano a seconda del tipo di errore che è stato commesso: la dichiarazione sostitutiva di tipo 1 ha lo scopo di correggere errori come dati catastali, valori, quote, dati delle persone o integrazioni di beni immobili.

Per tutti questi tipi di errore sarà purtroppo necessaria anche una modifica della trascrizione e della voltura catastale. Purtroppo si tratta di errori troppo importanti e capiamo insieme il motivo: se ad esempio viene sbagliato l’indirizzo di una casa non sarà necessario ricorrere a questo tipo di modifica, ma se si sbaglia il dato catastale che identifica la particella si dovrà necessariamente correggere il dato, in quanto fondamentale per l’individuazione dell’immobile.

Purtroppo ciò potrà comportare delle nuove spese in quanto come già detto dovrà rieffettuarsi sia la trascrizione e la voltura catastale con il pagamento di tutte le tasse e imposte che le riguardano.

Dichiarazione sostitutiva di tipo 2

Solitamente quando si pensa ad errori nella dichiarazione di successione si pensa immediatamente ad errori relativi o alle quote dei possibili eredi o degli immobili di proprietà del defunto.

Nella dichiarazione di successione devono però essere inseriti anche altri beni, come ad esempio il conto corrente e nel caso in cui vi sia un errore di questo tipo, che quindi non riguardi beni immobili, bisognerà presentare questo tipo di dichiarazione sostitutiva di successione. I tributi da versare saranno l’imposta di bollo e i tributi speciali per la richiesta del’ attestazione da presentare alla banca o alle poste.

Dichiarazione sostitutiva di tipo 3

L’ultimo tipo di dichiarazione sostitutiva di successione invece riguarda quegli errori che attengono alla documentazione presentata: si pensi al caso in cui al momento della dichiarazione di successione (si intende la prima presentata) ci si dimentichi di un documento. In questo caso bisognerà presentare la dichiarazione sostitutiva 3.

Tempo per modificare la dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione può essere integrata o corretta entro il termine di presentazione, ossia entro dodici mesi dalla data dell’apertura della successione che coincide proprio con la data della morte della persona.

Il problema è cosa succede se sono decorsi i 12 mesi? Che succede se la dichiarazione di successione venga presentata dopo 11 mesi dal decesso e ci si accorga dell’errore decorsi 13 mesi dalla morte? Si può modificare?

Costo modifica dichiarazione di successione

Per correggere degli errori effettuati con la prima presentazione di dichiarazione di successione è necessario ripresentarne una nuova che avrà un costo che si aggira intorno ai 600 euro e nel caso in cui ci si accorga in tempi brevi dell’errore commesso sarà possibile evitare di spendere ulteriori soldi.

Perché il notaio può essere di aiuto

Affidarsi sin dall’inizio ad un notaio è sicuramente la scelta più saggia in quanto si eviterà di incorrere in errori come calcoli delle quote. Talvolta se si procede in autonomia potrebbe accadere di non conoscere a pieno la materia e commettere grossolane imprecisioni che potrebbero essere evitate in quanto comportano purtroppo anche un prezzo da pagare.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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