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Ho pagato la mia casa in cambiali: ecco come

Ho deciso di acquistare una casa

Ho pagato la mia casa in cambiali: ecco comeSono una media imprenditrice di 45 anni e già da qualche anno ormai ho un negozio nel quale vendo gioielli artigianali di valore. Negli ultimi anni l’attività è andata molto bene, ma gli ultimi mesi per via della crisi economica sono stati un po’ problematici. Negli ultimi due anni ho provato a mettere da parte del denaro, per la precisione la somma di 100.000 euro, necessaria per acquistare un piccolo bilocale nel mio paese di nascita. La somma mi è stata proposta da una mia cugina, che non vivendo più né avendo rapporti con quel posto ha deciso di metterla in vendita per un prezzo inferiore rispetto al suo reale valore.

Decido di non aprire proprio alcuna pratica di mutuo, avendo già da parte 50.000 euro ricevuti in eredità da mio padre. Non avendo mia cugina fretta di vendere e volendo vendere a me per una  questione affettiva, decidiamo di posporre il rogito per aspettare appunto la mia disponibilità economica. Tuttavia, la crisi si è fatta sentire, per cui non sono riuscita a incamerare e mettere da parte tutta la somma necessaria. Decidiamo, quindi, di recarci insieme dal Notaio per pensare ad un’alternativa.

Che tipo di cambiali posso rilasciare

Dal Notaio, mia cugina in qualità di venditrice dichiara di essere a disposizione per fare subito il rogito essendo in partenza, pur venendomi incontro in relazione alla questione corrispettivo. Ebbene, il Notaio ipotizza per noi varie opzioni, quali un semplice pagamento a rate, il ricorso a un piccolo mutuo o la donazione. Ovviamente la donazione non fa al caso nostro in quanto io e anche la venditrice intendiamo procedere con una vendita vera e propria. Pertanto, come ultima spiaggia il Notaio ci parla della possibilità di pagare questa parte di prezzo in cambiali. Io non pensavo fosse possibile, per cui il Notaio ci spiega come fare.

La cambiale è un mezzo di pagamento e può rappresentare una valida alternativa ai mezzi di pagamento classici, quali l’assegno circolare o il bonifico bancario. Nel rogito il Notaio deve indicare tutti gli elementi del mezzo di pagamento con cui si paga il corrispettivo e lo stesso deve essere fatto con la cambiale. In sostanza, con il rilascio di questo titolo di credito, io mi impegno ad eseguire una determinata prestazione, nel caso di specie il pagamento di una somma di denaro, a favore di una determinata persona, dal quale risulta una determinata obbligazione soggetta ad una precisa scadenza.

Il rilascio delle cambiali dal Notaio

Il Notaio ci spiega che sono due i tipi di cambiali che in questa sede posso rilasciare a favore di mia cugina: la cambiale tratta e il vaglia (pagherò) cambiario. La cambiale tratta è un ordine di pagare la somma a titolo di corrispettivo al venditore; il pagherò, invece, non è un ordine ma una promessa di eseguire questo pagamento. Alla base della cambiale deve sempre esserci un rapporto sottostante che appunto nel caso di specie sussiste quale compravendita, che mi obbliga a pagare il prezzo. Decido quindi di propendere per dei pagherò cambiari. Ma come viene tutelata mia cugina in qualità di venditrice?

Con la cambiale io mi impegno al pagamento, ma ovviamente a tale impegno deve poi corrispondere una somma di denaro liquido alle scadenza prestabilite. Pertanto, qualora non dovessi pagare, la cambiale funge da titolo esecutivo tale da consentire alla venditrice di agire in giudizio.

Come ho rilasciato le cambiali?

Non le ho rilasciate tramite una banca, bensì direttamente per iscritto impegnandomi al pagamento dei restanti 50.000 euro. Dispongo infatti già di metà corrispettivo, per l’altra metà decido di rilasciare 10 pagherò cambiari, ciascuno per la somma di 5.000 euro, ognuno a scadenza semestrale. Ogni sei mesi, dunque, per adempiere all’obbligo della cambiale dovrò pagare questa somma, terminando tutto il pagamento nel giro di cinque anni, con il consenso di mia cugina.

Dopo l’iscrizione, a chi vengono restituisco le cambiali?

Consegno le cambiali a mia cugina, che le trattiene come tutela unitamente alla copia del rogito di compravendita, all’interno del quale vengono precisamente descritte, con numero, valore e scadenza del pagamento rispettivo.

Come avviene il pagamento nell’atto di acquisto?

Dovendo pagare io con cambiali, il prezzo deve essere necessariamente dilazionato in rate. Pertanto, nel rogito si indica che il prezzo complessivo è di euro 100.000, dei quali 50.000 vengono versati subito con assegno e corrispondono alla mia disponibilità di denaro liquido; la restante quota di 50.000 euro viene suddivisa in 10 pagherò cambiari, ciascuno relativo al pagamento della somma di 5.000 euro, con scadenza semestrale a partire dal giorno del rogito.

Esse sono in regola con il bollo e hanno importi e scadenze che coincidono con le rate di prezzo da pagare. In questo modo, dato il rapporto di fiducia che sussiste tra me e la venditrice, otteniamo entrambe il risultato sperato: io riesco a rateizzare senza dovere chiedere un mutuo che peraltro vista la mia attività difficilmente mi verrebbe concesso, lei vende a me come da sua volontà.

La proposta del Notaio di cambiale ipotecaria

La cambiale porta con sé una base di incertezza dovuta al pagamento da parte mia, pertanto il Notaio chiede a mia cugina in qualità di venditrice se voglia richiedermi il rilascio di cambiali ipotecarie, ovvero se unitamente a questo rilascio voglia prevedere anche l’iscrizione di ipoteca sulla casa che mi vende. Ciò per garantirsi una ulteriore tutela, nell’eventualità in cui io non paghi e non offra nessuna garanzia a questo proposito.

In questo caso, mi spiega il pubblico ufficiale, dovrei pagare anche imposta cambiaria pari al 2% del valore dell’ipoteca iscritta, nonché una imposta di bollo sulla cambiale per un valore pari al 12 per mille dell’importo della cambiale. Mia cugina, in virtù del rapporto di fiducia, decide di richiedere solo il rilascio di cambiali semplice, senza alcuna garanzia reale.

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