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Ecco come abbiamo acquistato casa da costruire dal Notaio

Come abbiamo deciso di comprare casa da costruire

Ecco come abbiamo acquistato casa da costruire dal NotaioIo e mio marito, coniugati in regime di separazione dei beni, pur essendo già proprietari di una casa nella quale viviamo con i nostri due figli, siamo venuti a conoscenza della imminente costruzione di una serie di villette a schiera. Questo proprio nel quartiere della città che ci è sempre piaciuto, ancora più vicino agli uffici presso i quali lavoriamo e alla scuola dei nostri figli. Ne siamo venuti a conoscenza solo da un cartellone con le indicazioni dei lavori di costruzione affisso all’ingresso del parco nel quale si sarebbero costruiti gli immobili.

Abbiamo quindi deciso di informarci seriamente prendendo contatti con l’impresa di costruzione, per capire come sarebbero state costruite queste case. Ci incontriamo con il responsabile, il quale ci mostra il progetto di queste quattro villette a schiera, ciascuna di due piani con un garage e un giardino antistante, ingresso unico con il cancello. Decidiamo, dunque, di informarci anche sul prezzo e sugli aspetti burocratici.

L’impegno di acquistare casa sulla carta dal Notaio

L’impresa ci spiega subito che le villette sarebbero state messe in vendita prima ancora della loro costruzione. Questo ci spaventava perché avremmo preso un impegno prima ancora di vedere effettivamente come sarebbe stata questa casa. Tuttavia, il progetto in 3D che avevamo visionato ci garantiva già la consapevolezza della suddivisione e della formazione della casa. L’impresa ci mostrò il progetto del lavori, rendendoci nota anche la tempistica che avrebbe richiesto circa un anno e mezzo per completare il tutto e giungere al rogito notarile finale.

Il costo della casa ci venne comunicato subito, corrispondente a 300.000 euro. Avremmo dovuto pagare all’impresa però 40.000 euro di acconto, al momento della stipula del preliminare di compravendita. Eravamo in possesso e nella disponibilità di questa cifra, mentre per la restante parte avremmo dovuto richiedere un mutuo. Decidiamo, quindi, di recarci dal Notaio per informarci al meglio in ordine alla firma di questo compromesso, proprio in vista dell’impegno ad acquistare una casa ancora non costruita.

Il preliminare dal Notaio e la nostra tutela

La principale preoccupazione sia mia che di mio marito era legata alla possibilità di perdere questo anticipo. Questo soprattutto in relazione alla eventualità del fallimento dell’impresa. Cosa sarebbe accaduto nel caso in cui l’impresa non fosse riuscita a completare la casa nel termine stabilito, magari a causa di una sua stessa crisi? Noi intanto avremmo versato questo anticipo che avremmo rischiato di perdere.

Per questo motivo, andammo a colloquio con il Notaio il quale ci spiegò tutto ciò che avremmo dovuto fare e le varie fasi della contrattazione. Il primo step da fare era la firma dal Notaio del contratto preliminare della casa da costruire, nel quale davanti al pubblico ufficiale avremmo preso questo impegno e nello stesso tempo avremmo ricevuto tutte le tutele del caso. Una volta terminata la costruzione della casa, saremmo tornati dopo un anno e mezzo dal Notaio per la stipula e firma del contratto definitivo.

Quale tutela avremmo ricevuto per l’anticipo?

Il Notaio ci spiega subito che l’impresa avrebbe dovuto consegnare in sede di preliminare una fideiussione. Si tratta di una garanzia rilasciata da una Banca che avrebbe rappresentato la possibilità di vederci restituita la somma di 40.000 euro anticipata, qualora l’impresa fosse fallita. In questo modo, avremmo firmato il preliminare con maggiore tranquillità.

Quale tutele avremmo avuto sulla costruzione?

Il Notaio ci spiegò inoltre che per quanto concerne la costruzione, già nel preliminare sarebbero stati indicati tutti gli aspetti di questo progetto, con l’allegazione del capitolato dei lavori, con tutti i passaggi da compiere. Inoltre, veniamo informati del fatto che già era stato richiesto e rilasciato dal Comune il permesso di costruire, del quale già nel preliminare avremmo indicato i riferimenti.

La richiesta di mutuo

Prima di procedere alla firma, ci rechiamo in Banca per richiedere un mutuo. Fortunatamente disponiamo di tutte le garanzie del caso anche a livello lavorativo, avendo una posizione stabile entrambi. Decidiamo quindi di richiedere un mutuo cointestato per poi procedere ad intestare la casa ad entrambi. L’unico nostro dubbio era legato proprio alla casa da costruire. Come avrebbe fatto la Banca a iscrivere l’ipoteca su una casa ancora da costruire?

La Banca ci rassicurò, informandoci del fatto che anche in questo caso avrebbe potuto iscrivere ipoteca preventivamente, in particolare sul terreno sul quale poi sarebbe stata costruita la casa. Successivamente alla costruzione della stessa, ci sarebbe stato un frazionamento posizionando l’ipoteca su ognuna delle tre villette a schiera.

Gli ulteriori acconti da versare

Oltre ai 40.000 euro iniziali, l’impresa ci chiedeva di consegnare altri due acconti a SAL, stato avanzamento lavori. In questo modo, avremmo avuto da una parte la consapevolezza del procedere dei lavori, dall’altra avremmo comunque versato altri anticipi che sarebbero stati coperti dalla fideiussione. In particolare, gli acconti corrispondevano a 20.000 euro cadauno, per un totale di acconto pari a 80.000 euro. Al momento del rogito finale, dunque, avremmo dovuto pagare la somma di 220.000 euro.

La stipula del rogito definitivo di compravendita

Dopo un anno e mezzo dall’inizio delle trattative veniamo a conoscenza della conclusione dei lavori di costruzione delle villette a schiera. La data di scadenza per la stipula del definitivo così come indicata all’interno del contratto preliminare era stata ampiamente rispettata, anzi avremmo avuto altri due mesi di tempo per preparare la documentazione. In particolare, fissiamo il rogito sia con l’impresa venditrice che con la Banca, dovendo pagare la restante parte del prezzo con la somma messa a disposizione dalla Banca. Le tutele previste nel preliminare ci hanno consentito di aspettare questo tempo in modo più tranquillo anche se fortunatamente non è servito il pagamento della fideiussione inizialmente rilasciata. Al momento della firma del rogito sia da parte mia che da parte di mio marito, essendo un acquisto cointestato, avviene anche la consegna delle chiavi.

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