Procura e comunione legale: quando serve

Coniugi in comunione: quale procura rilasciare

procura e comunione legalePuò capitare che nella gestione della vita familiare e patrimoniale, entrambi i coniugi non siano sempre presenti e disponibili nel presenziare agli atti dal notaio. È proprio per questo che è possibile che la persona indisponibile alla data del rogito notarile, rilasci una procura all’altro coniuge per il compimento degli atti.

Quanto al tipo di procura si è molto discusso tra gli studiosi di diritto quale sia il tipo di procura da poter utilizzare, in quanto esistono la procura generale e la procura speciale.

La teoria dominante, accompagnata anche dalla prassi notarile, sposa la tesi della procura speciale, con la previsione di potere incaricare il proprio coniuge al compimento solo di determinati e specifici atti, non potendo dare un incarico generico con la procura, appunto, generale. Vediamo quando è necessaria e quando invece è possibile farne a meno.

Procura per acquistare casa

Come sappiamo, quando anche solo uno dei coniugi si reca dal notaio per comprare casa ed è sposato in comunione legale dei beni, l’acquisto cade automaticamente in comunione legale e non è necessario prestare il consenso e presenziare dinanzi al notaio.

Basterà, quindi, che uno solo dei coniugi presti il consenso all’acquisto e l’altro coniuge ne diventerà in automatico proprietario in comunione legale; in tal caso quindi non è assolutamente necessario conferire procura per diventare proprietario di qualsiasi bene si intende comprare.

Casi di esclusione dalla comunione legale

È importante sapere che esistono delle fattispecie in cui i beni acquistati non cadono in comunione legale automaticamente: un esempio è rappresentato dall’atto di donazione.

Affidarsi al notaio in questi casi è la soluzione più opportuna proprio perché in alcuni casi serve il consenso dell’altro coniuge, per evitare che il bene cada in comunione legale e diventi bene personale.

È il caso, ad esempio, dello scambio di un bene personale: si immagini una permuta di un terreno con un altro terreno personale: se il terreno era di titolarità di uno solo dei coniugi e viene scambiato con un altro, quest’ultimo non cadrà in comunione legale, ma solo se ricorreranno due dichiarazioni nell’atto pubblico notarile.

La prima dichiarazione deve provenire da parte del coniuge titolare del terreno, il quale attesti la personalità del bene immobile, la seconda dichiarazione deve essere effettuata dal coniuge non acquirente, avente ad oggetto la conferma di quanto affermato dal coniuge che acquista.

Comunione legale: procura per vendere casa

La questione è ben diversa nel caso in cui si intenda vendere la casa in comunione legale, rispetto al caso analizzato precedentemente avente ad oggetto l’acquisto.

Infatti quando si decide di disporre del bene immobile in comunione legale, che sia una vendita, una permuta, una donazione, una concessione di ipoteca o qualsiasi altro tipo di atto dispositivo, è necessario il consenso di entrambi i coniugi e non basta semplicemente che uno solo si rechi dal notaio ad esprimere la propria volontà, ma dovranno essere entrambi a firmare l’atto.

È proprio per questo che, per questo tipo di atti, è necessaria la procura, qualora uno dei due coniugi sia impossibilitato a presenziare dinanzi al notaio. Si pensi al caso in cui uno dei due coniugi trascorra per motivi di lavoro del tempo all’estero: in questo caso la procura speciale sarebbe idonea a far sì che l’atto sia concluso ugualmente dal notaio.

Cosa serve per la procura a vendere

Per la procura a vendere basterà che solo il coniuge che intenda dare procura firmi l’atto notarile in quanto si tratta di un atto unilaterale e non necessita del consenso dell’altro. A tal proposito occorrono le generalità di entrambi i coniugi (nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio o residenza e codice fiscale).

Nel caso della procura a vendere occorreranno anche le descrizioni dei beni che si intendono vendere, come i dati catastali e i confini degli immobili. In ogni caso sarà il notaio a richiedere tutte le documentazioni e le informazioni necessarie per poter procedere al conferimento della procura in totale sicurezza.

Cosa succede se si passa alla separazione dei beni

Nel caso in cui i coniugi decidano di passare alla separazione dei beni, il problema della procura viene meno. Ciò è determinato dal fatto che l’atto di passaggio alla separazione dei beni determina lo scioglimento della comunione legale e pertanto, ciascun coniuge diventerà proprietario della propria quota e potrà disporre di essa.

Questa rappresenta la principale differenza tra la comunione legale e la comunione ordinaria: la comunione legale viene definita comunione senza quote, nel senso che per vendere, donare o concedere l’ipoteca sulla casa occorre il consenso di entrambi i coniugi, mentre nella comunione ordinaria, ciascun comproprietario può fare della propria quota ciò che vuole e non necessita del consenso dell’altro.

Preventivo notarile online procura

In linea di massima l’atto di procura notarile non determina dei costi molto elevati, in quanto non si ha alcun trasferimento immobiliare, ma solo un incarico a compiere un atto in nome e per conto della persona rappresentata.

In ogni caso per avere un’idea delle spese da affrontare tramite questo portale è possibile richiedere un preventivo gratuito online, senza alcun costo di registrazione e iscrizione.

Il preventivo notarile può variare dalla città in cui si intende stipulare, così, come abbiamo anticipato, dal tipo di atto e dal professionista, non esistendo un tariffario notarile.

Selezionando la città in cui si preferisce avere un contatto con il notaio, sarà possibile semplificare la ricerca e poter procedere in modo spediti, risparmiando tempo e denaro ed evitando estenuanti ricerche.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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