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Agevolazioni prima casa e casa inagibile: come risparmiare

Comprare la prima casa dal notaio

Agevolazioni prima casa e casa inagibile: come risparmiareQuando si decide di comprare la prima casa dal notaio si è molto preoccupati dei costi da dover sostenere, non solo legati al prezzo dell’immobile da dover corrispondere al venditore, ma anche alle tasse e alle imposte da pagare in sede di rogito notarile.

La legge offre opportunità di risparmio con la previsione di agevolazioni fiscali al ricorrere di determinati requisiti e presupposti. Ma è possibile usufruire degli sgravi fiscali più di una volta? Che succede se si vuole comprare un’altra casa e la prima già acquistata è inagibile? Ecco cosa c’è da sapere.

Requisiti bonus prima casa

Al di là del fatto se si possa nuovamente usufruire delle agevolazioni fiscali è importante rispettare sempre i requisiti previsti dalla legge, che devono essere presenti al momento del rogito notarile, così come in dei termini prestabiliti dal legislatore.

Occorre innanzitutto avere la residenza nel Comune in cui è sito l’immobile o eventualmente spostarla nei termini previsti dalla legge; inoltre è necessario non avere intestate altre case nel medesimo Comune o in altro Comune del territorio nazionale se si è già beneficiato del bonus fiscale. Si deve inoltre trattare di un immobile ad uso abitativo che non deve rientrare in determinate categorie catastali, in quanto per gli immobili di lusso non sono previste agevolazioni fiscali anche se si tratta della prima casa.

Che succede se viene revocata l’inagibilità al bonus prima casa?

Una domanda che sorge spontanea quando si compra un’altra abitazione e si usufruisce delle agevolazioni fiscali, in tema di bonus prima casa, è che cosa succede se viene revocata l’inagibilità e la prima casa comprata ritorna ad essere vivibile ed abitabile?

Questa si è presentata come una preoccupazione di non poco conto da parte di chi ha avuto un risparmio in sede di rogito notarile, ma la risposta dell’ Agenzia delle Entrate è pervenuta anche a questo quesito, affermando che qualora venga revocata dagli organi competenti la dichiarazione di inagibilità dell’immobile pre-posseduto il beneficio fiscale permane per il nuovo immobile proprio perché al momento dell’acquisto dal notaio, le condizioni per poter usufruire del bonus prima casa permanevano.

Quanto si risparmia con bonus prima casa

Quindi una volta che è stato assodato che la casa di cui si era già proprietari sia divenuta inagibile e non si può utilizzare ai fini abitativi, sarà possibile chiedere le agevolazioni fiscali prima casa, nel caso in cui si intenda comprare un’altra abitazione dal notaio.

Le agevolazioni consistono, quindi, nel pagare il 2% dell’imposta di registro, anziché il 9% e sostenere le imposte ipotecarie e catastali nella misura fissa di 50 euro.

Esistono inoltre delle differenze se si compra da privato o da impresa, non esente da Iva. In entrambi i casi è previsto un risparmio delle spese da sostenere in termini di imposte e tasse, ma variano le percentuali.

Prima casa comprata diventata inagibile: si può usufruire bonus prima casa

La questione è stata tutt’altro che semplice da gestire da parte dei professionisti del settore; è proprio per tali ragioni che è intervenuta l’Agenzia delle Entrate a sostenere che è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali bonus prima casa se l’immobile pre-posseduto, ossia di cui si era già proprietari per il quale già si aveva usufruito delle agevolazioni fiscali risulta inidoneo e oggettivamente non adatto all’abitabilità.

L’inagibilità non deve emergere da una banale valutazione, ma da documentazioni idonee che esulano dalla volontà di colui che intende comprare una nuova casa dal notaio.

Ciò significa che siccome la prima casa comprata non è più adatta al suo utilizzo, ossia non è più agibile o abitabile, in virtù di un impedimento oggettivo accertato da tecnici del settore, è possibile superare i rigidi requisiti previsti dalla legge in tema di accesso alle agevolazioni fiscali.

Quando si parla di inagibilità della casa

Come sopra accennato, per poter usufruire delle agevolazioni fiscali nuovamente, non basta semplicemente una dichiarazione grossolana e approssimativa della inagibilità della prima casa comprata dal notaio da parte dell’acquirente, ma occorre un’attenta valutazione.

È necessario che l’effettiva inagibilità, un tempo chiamata inabitabilità della casa, sia certificata e accertata da tecnici del settore; la legge offre, infatti, una specifica definizione di agibilità da tenere in considerazione proprio ai fini della valutazione dell’immobile. L’evento successivo all’acquisto prima casa, come quello sismico ad esempio, deve aver quindi prodotto delle modifiche tali, accertabili, da non poter considerare la casa adatta ad essere abitata.

Perché è possibile usufruire del bonus prima casa se la casa è diventata inagibile?

La riflessione che è stata effettuata dagli esperti del settore attiene a un profilo di reale utilizzabilità della casa ai fini abitativi.

Fin quando permane la dichiarazione di inagibilità della casa pre-posseduta, in virtù di un evento sismico ad esempio, il contribuente ossia colui che ha comprato casa e usufruito delle agevolazioni fiscali, potrà beneficiarne nuovamente per l’acquisto di un altro immobile proprio perché non può essere definito come un titolare neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà su altra casa di abitazione comprata con le agevolazioni.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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