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Animali domestici nel testamento

Animali domestici nel testamento

È possibile lasciare beni a un animale con il testamento?

Oggigiorno avere un animale domestico, come il cane o il gatto, è una prassi molto diffusa: questi rappresentano in alcuni casi dei membri della famiglia a tutti gli effetti ed è normale preoccuparsi per la loro sorte quando non si sarà più in vita.

Ci si chiede allora come sia possibile tutelarli e soprattutto se si possa lasciare loro dei beni.

Negli Stati Uniti, in particolare, accade che gli animali siano nominati eredi e che ricevano importanti somme di denaro; altre volte invece i padroni decidono che gli amici a quattro zampe possano continuare a vivere nella casa in cui vivevano. Gli animali, quindi, in America possono essere beneficiari di beni con il testamento e sono considerati dei soggetti capaci di ricevere il patrimonio del defunto. Ma in Italia? Come si fa a tutelarli?

Perché fare testamento dal notaio

Il testamento è l’unico strumento con il quale si può decidere la sorte del proprio patrimonio dopo la morte. La legge offre diversi modi per fare testamento, basti pensare al testamento pubblico, al testamento olografo scritto di pugno dal testatore, al testamento segreto e all’ internazionale.

Ciascun tipo di testamento ha lo stesso valore e la medesima importanza: non esiste una forma di testamento superiore o prevalente rispetto ad un’altra; il testatore, quindi, è libero di scegliere il modo che preferisce per fare testamento senza alcun condizionamento.

In ogni caso si consiglia sempre la consulenza notarile prima di esprimere le proprie ultime volontà e metterle per iscritto, per evitare che siano soggette a diverse interpretazioni e soprattutto per scongiurare il pericolo che, al momento dell’apertura della successione, non siano esaudite. Nel caso proprio degli animali non si potrà agire come avviene in America, vediamo perché.

Si possono nominare eredi gli animali?

È necessario subito affermare che in Italia non è possibile nominare eredi i propri amici a quattro zampe a differenza degli Stati Uniti, in quanto secondo la legge italiana per potere essere nominati eredi è necessario avere la capacità giuridica.

Solo le persone fisiche e le persone giuridiche come la fondazione e l’associazione, ad esempio, possono essere titolari di diritti e doveri giuridici: gli animali quindi non possono essere considerati come soggetti giuridici, ma beni materiali a tutti gli effetti.

Chi si occupa del cane dopo la morte

Il problema che spesso si pongono coloro che hanno animali domestici è che fine faranno dopo la propria morte e chi si prenderà cura di loro. È lecito preoccuparsi in quanto gli animali domestici, in particolare il cane e il gatto, fanno parte della vita di tutti i giorni. È proprio per questo che è importante precisare che gli animali, non essendo soggetti giuridici, sono considerati beni, al pari di una casa e di un terreno, che cadono in successione.

Pertanto se il testatore nulla dice nel testamento in merito al cane o al gatto, questi andranno agli eredi. Naturalmente non sempre coloro che sono chiamati all’eredità sono amanti degli animali e quindi non sempre saranno accolti nel migliore dei modi. Come è possibile allora evitare che siano abbandonati? Gli eredi possono rifiutare solo l’animale? Vediamolo insieme.

Gli eredi possono rifiutare il cane?

Come appena detto, se il testatore non scelga nessuno in particolare per l’affidamento del cane o di altro animale, questo andrà agli eredi. Gli eredi però non potranno accettare l’eredità e rifiutare il cane essendo un bene che fa parte dell’asse ereditario: la legge italiana, infatti, non ammette che si possa accettare l’eredità solo parzialmente, non consente quindi di fare una scelta dei beni da trattenere. Quindi gli eredi nel momento in cui accettano l’eredità avranno anche il cane a loro carico.

Affidare un animale con il testamento

Per far sì che l’animale possa proseguire uno stile di vita adatto alle sue esigenze ed evitare che sia abbandonato, il testatore può decidere di lasciare il cane a chi desidera con il testamento.

Prediligere una persona che sia in grado di prendersi cura dell’animale è la soluzione consigliata in quanto senza alcuna precisazione si correrebbe il rischio che l’animale non sia tutelato e affidato a persone non desiderose di mantenerlo.

Quando il cane viene attribuito a una determinata persona è sempre preferibile aggiungere l’onere di prendersene cura, ossia l’obbligo di fare quanto necessario affinché il cane possa vivere anche senza il suo originario padrone. È inoltre sempre preferibile stabilire le modalità di assistenza all’animale domestico: si pensi ad esempio ad un cane malato che necessiti di determinate cure e assistenze, indispensabili per la sua sopravvivenza.

Come tutelare gli animali con il testamento

Il fatto che gli animali non siano considerati dalla legge come soggetti giuridici non implica che per gli stessi non sia possibile prevedere una forma di tutela alla propria morte: con il testamento ad esempio sarà possibile assegnare una somma di denaro ad una persona prescelta affinché la usi per prendersi cura del cane.

È importante precisare il motivo per cui venga attribuita la somma di denaro per evitare che quei soldi siano utilizzati per altro al momento dell’apertura della successione. Il testatore potrebbe quindi prevedere che nel caso in cui non si seguano le indicazioni date nel testamento per l’utilizzo della somma di denaro, l’attribuzione non abbia più effetto e ciò potrebbe essere un’ottima soluzione per raggiungere il risultato desiderato.

Assegnare somma di denaro a un ente

Un’altra soluzione per far sì che l’animale sia tutelato, è l’attribuzione di una somma di denaro in favore di un ente, un’associazione, o di una fondazione che si occupi proprio della tutela degli animali.

In questo caso si sente parlare anche di lascito solidale, che si presenta come una papabile alternativa a quella sopra esposta: con questa soluzione è possibile assicurare la sopravvivenza e le cure anche a tanti altri animali meno fortunati. In questo modo non si lederanno i diritti degli eredi, ma verrà data l’opportunità ai propri animali di continuare una vita serena anche senza i loro cari padroni.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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