Calcolatrice Notarile: calcolare alcune voci di spesa per la stipula di un atto notarile.
- Quanto costa un atto notarile? come scoprie a quanto ammontano le spese, le tasse e le imposte? come calcolare il costo del rogito?
- Calcoliamo i costi in caso di acquisto prima casa da un privato
- Come calcolare costi ed imposte per l’acquisto di una seconda casa da un privato
- Calcoliamo costi ed imposte in caso di acquisto di prima casa da una società
- Acquisto seconda casa da una società costruttrice: calcoliamo i costi
- Cancellazione ipoteca: cosa fare e quanto costa
- Le quote ereditarie, che cosa sono e come si calcolano
- L’accettazione dell’eredità: un obbligo o una scelta?
- Il preliminare di vendita: atto pubblico o scrittura privata?
- Il regime di separazione dei beni, un’alternativa alla comunione sempre più praticata
- Il fondo patrimoniale: costi e vantaggi
- Credito di imposta
- Divisione dei beni: dalla comunione alla separazione dei beni
- La procura notarile: che cos’è e quanto costa
- Acquisto di terreni: le imposte previste
- Mutuo ipotecario: il ruolo del notaio
- Donazioni: come calcolarle
- Calcolo delle spese notarili per la costituzione di una società
- Calcolo delle spese notarili per la cessione quote societarie
- Calcolo delle spese notarili per usufrutto
Quanto costa un atto notarile? Come scoprie a quanto ammontano le spese, le tasse e le imposte? Come calcolare il costo del rogito?
I costi notarili vengono calcolati in funzione dei dati inseriti dall'utente.
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Calcoliamo i costi in caso di acquisto prima casa da un privato
Se intendiamo procedere con l’acquisto della prima casa da un privato, oltre al prezzo dell’immobile, occorre valutare con attenzione anche quali altri costi siano da affrontare, ovvero le imposte previste e l’onorario del Notaio.
Le imposte previste per la prima casa acquistata da un privato sono: imposta catastale e imposta ipotecaria che sono fisse ed ammontano a 50 euro ciascuna, ed imposta di registro pari al 2% del valore catastale. Il valore catastale non corrisponde al prezzo dell’immobile, ma viene calcolato moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per un coefficiente che per la prima casa è pari a 110.
Oltre alle imposte sarà da calcolare anche l’onorario del notaio che tuttavia non prevede un vero e proprio listino, ma varia in base alla complessità dell’atto, all’esperienza del Notaio, all’urgenza del rogito, solo per citare alcuni elementi.
Usa la nostra calcolatrice notarile per aiutarti a fare i conti sull’acquisto della prima casa da privato.
Come calcolare costi ed imposte per l’acquisto di una seconda casa da un privato
Una casa vacanze o una seconda casa come investimento può essere una scelta interessante. Accanto al prezzo dell’immobile è importante valutare anche le correlate imposte previste. In particolare in caso di acquisto di seconda casa da un privato le imposte previste sono: imposta ipotecaria e catastale nella misura di 50 euro ciascuna e l’imposta di registro al 9%.
L’imposta di registro può essere calcolata con il sistema del “prezzo valore”, utilizzando cioè come base imponibile il valore catastale. Il valore catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivaluta del 5% per un coefficiente che nel caso della seconda casa è pari a 120.
Una volta individuato il valore catastale per stabilire l’imposta di registro sulla seconda casa sarà sufficiente calcolare il 9%.
Usa la nostra calcolatrice notarile per aiutarti a fare i conti sull’acquisto della seconda casa da privato
Calcoliamo costi ed imposte in caso di acquisto di prima casa da una società
Se intendiamo acquistare la nostra prima casa da una società costruttrice entro i primi 5 anni dalla sua costruzione o ristrutturazione dobbiamo considerare accanto al prezzo dell’immobile e alle imposte ipotecarie, catastali e di registro che ammontano a 200 euro l’una, anche l’iva sul prezzo d’acquisto.
In caso di acquisto di prima casa l’Iva è agevolata al 4%. Tuttavia perché l’iva sia agevolata devono ricorre i requisiti per l’acquisto di prima casa, significa che il nuovo proprietario non deve possedere altre abitazioni sul territorio nazionale, o impegnarsi ad alienarle entro 12 mesi, e deve portare la residenza della casa acquistata entro 18 mesi dal rogito. Inoltre la casa non deve appartenere alle classi catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (abitazioni in ville) e A9 (abitazioni di eminente pregio storico o artistico)
Usa la nostra calcolatrice notarile per aiutarti a fare i conti sull’acquisto della prima casa da una società
Acquisto seconda casa da una società costruttrice: calcoliamo i costi
L’acquisto di una seconda casa da una società costruttrice può essere un interessante investimento, se la costruzione è ancora sulla carta è possibile scegliere le finiture e realizzare un’abitazione realmente a propria immagine e somiglianza. Accanto al prezzo d’acquisto occorre valutare anche imposte previste. Se l’acquisto della seconda casa avviene entro i primi 5 anni dalla costruzione dell’edificio o dalla sua ristrutturazione le imposte previste sono imposta ipotecaria, catastale e imposta di registro nella misura di 200 euro ciascuna.Occorre poi aggiungere l’Iva che va calcolata al 10% del prezzo d’acquisto. Se invece la nostra seconda casa appartiene alle cosiddette abitazioni “di lusso” (classi A/1 A/8 e A9) l’Iva sale al 22%.
Usa la nostra calcolatrice notarile per aiutarti a fare i conti sull’acquisto della seconda casa da una società costruttrice
Cancellazione ipoteca: cosa fare e quanto costa
L’ipoteca è “un diritto reale di garanzia che tutela il creditore dall’eventuale insolvenza del debitore”, l’ipoteca conferisca al creditore il diritto di appropriarsi dei beni posti in garanzia da parte del debitore. Quando l’ipoteca è su un bene immobile si dice che ha “diritto di sequela”, segue cioè l’immobile, al di là della titolarità dello stesso.
Esistono ipoteche volontarie, legali e giudiziarie. Nel caso di ipoteca volontaria il titolare del bene decide di metterlo a garanzia, il mutuo ipotecario per l’acquisto di un’abitazione è un’ipoteca volontaria. L’ipoteca giudiziaria è disposta da un giudice su istanza di un creditore insoddisfatto e l’ipoteca legale si ha quando il debito non viene estinto completamente. Le ipoteche vengono iscritte nei registri immobiliari. Cancellare un’ipoteca è possibile, previa estinzione del debito che è condizione necessaria, ma non sufficiente. Oltre ad estinguere il debito l’ipoteca deve essere cancellata. Alla cancellazione può provvedere il Notaio con un atto denominato “atto di assenso alla cancellazione dell’ipoteca”. I costi sono a carico del debitore e variano. Vediamoli.
Le quote ereditarie, che cosa sono e come si calcolano
Le quote ereditarie sono le quote che spettano agli eredi del defunto in fase di successione. Esistono due tipi di successione: quella testamentaria, in cui il defunto ha lasciato un testamento e quella legittima, in cui lo scomparso non ha lasciato traccia delle sue ultime volontà.
Le quote ereditarie vengono indicate nella dichiarazione di successione che deve essere redatta e consegnata all’agenzia delle entrate entro 12 mesi dalla scomparsa del defunto.
Se esistono eredi legittimari questi hanno comunque diritto ad una quota di eredità, anche in presenza di un testamento. Sono eredi legittimari il coniuge, i figli, ed i genitori.
Se invece non vi è testamento l’intero patrimonio va agli eredi, secondo visioni previste dalla legge.
Collegate alle quote ereditarie sono inoltre le tasse di successione che sono via via più alte a mano a mano che il legame di parentela con lo scomparso si affievolisce.
L’accettazione dell’eredità: un obbligo o una scelta?
Forse non tutti sanno che accettare un’eredità non è obbligatorio. L’accettazione può avvenire tacitamente, assumendo atteggiamenti che confermano il fatto volerla ricevere, oppure con un atto scritto in cui si dichiara di accettarla.
Anche se si procede all’accettazione tacita di eredità è prassi di solito procedere alla trascrizione della stessa. La trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità è infatti richiesta in caso di alienazione di un bene immobile ereditato.
Ma perché si dovrebbe rinunciare ad un’eredità? Il caso più frequente di rinuncia all’eredità è il caso in cui il defunto sia gravato da debiti, ricevendo la sua eredità si assumono anche i suoi debiti.
Esiste anche la possibilità di accettare l’eredità con beneficio di inventario, cioè evitando di confondere il patrimonio dell’erede con quello del defunto e dichiarando di far fronte ad eventuali debiti solo con il patrimonio del defunto. È obbligatoria in caso di eredi minori o interdetti
Il preliminare di vendita: atto pubblico o scrittura privata?
Il contratto preliminare di vendita o compromesso è un contratto stipulato tra le parti che obbliga alla sottoscrizione del contratto definitivo o rogito d’acquisto. Contiene gli elementi fondamentali del contratto, i dati identificativi dell’immobile e delle parti coinvolte, il prezzo e le cifre già versate. Non è obbligatorio che sia redatto da un Notaio a meno che non si stia acquistando una casa in costruzione, in questo caso deve essere un atto pubblico e deve essere accompagnato da una fideiussione sottoscritta dal costruttore pari all’importo già speso da parte dell’acquirente.
Il contratto preliminare se atto pubblico o scrittura privata autenticata può essere registrato ed in questo caso assume valore prenotativo, il che significa che non potranno essere iscritte ipoteche dopo la data di registrazione e che lo stesso immobile non potrà essere alienato ad altri. Vediamo costi e vantaggi.
Il regime di separazione dei beni, un’alternativa alla comunione sempre più praticata
Il regime di separazione dei beni prevede che il patrimonio dei coniugi rimanga separato. Si può raggiungere attraverso una dichiarazione durante le nozze o con un’apposita convenzione stipulata presso un notaio. Se si sceglie la separazione dei beni ciascuno dei due coniugi resta proprietario dei beni acquistati precedentemente e durante l’unione. È l’alternativa sempre più richiesta alla comunione dei beni, un regime in cui i beni acquistati durante l’unione sono di proprietà di entrambi. Essere in regime di separazione dei beni non significa necessariamente non possedere anche beni in comune, per esempio è frequente che la casa d’abitazione sia proprietà di entrambi i coniugi
Il fondo patrimoniale: costi e vantaggi
Il fondo patrimoniale è una garanzia che è prerogativa delle copie unite da un atto formale (matrimonio o unione civile), non è previsto per i semplici conviventi. All’interno del fondo possono confluire diversi beni e chi li immette nel fondo non ne perde la proprietà. È utile per tutelare i beni che devono essere destinati ai bisogni della famiglia, perché i beni nel fondo non possono essere “intaccati” dai creditori a meno che i debiti non riguardino proprio i bisogni della famiglia. Per esempio se nel fondo c’è l’appartamento di residenza e non si pagano le spese condominiali l’appartamento può essere pignorato. All’interno del fondo possono esserci beni immobili, beni mobili come automobili o altro, titoli di credito (per esempio azioni). Per costruire un fondo patrimoniale è necessario sottoscrivere una convenzione per atto pubblico davanti al Notaio e a due testimoni.
Credito di imposta
Chi ha acquisto un’abitazione con le agevolazioni prima casa la vende e ne acquista un’altra, sempre con i requisiti di prima casa, ha diritto ad usufruire del credito di imposta. Il credito di imposta è pari all’Iva o all’imposta di registro pagata per il primo acquisito. Può essere utilizzato in modi diversi: per abbattere imposta di registro del nuovo acquisto, in detrazione IRPEF, in compensazioni di altri tributi, Nota importante: per usufruire del credito d’imposta occorre che l’acquirente lo specifichi in fase di sottoscrizione del Rogito.
Divisione dei beni: dalla comunione alla separazione dei beni
L’atto di divisione è un atto attraverso cui si cessa lo stato di comunione dei beni. Attraverso l’atto di divisione a ciascuno dei soggetti che prima condividevano i beni viene attribuita la proprietà esclusiva di una parte dei beni prima posseduti in comune. I casi più frequenti riguardano l’atto di divisione ereditaria e quello con cui si scioglie il regime di comunione dei beni in un matrimonio. All’atto di divisione è collegata la tassazione, in regime ordinario pari all’1% del totale del valore del bene da dividere.
La procura notarile: che cos’è e quanto costa
La procura notarile è un atto con cui si affida formalmente ad altri il compito di svolgere un ruolo. Esistono procure speciali in cui un soggetto terzo viene delegato per un certo atto o procure generali, che riguardano la possibilità che il soggetto terzo rappresenti chi gli dà la procura in tutti i suoi affari. La prima non deve essere registrata e cessa al cessare dell’oggetto dell’affare, la seconda richiede registrazione e atto di revoca, data la sua portata più ampia.
Acquisto di terreni: le imposte previste
Quando si intende acquisire un terreno è rilevante verificare la sua destinazione d’uso, è in base a quella e all’attività dell’acquirente che variano le imposte che gravano sull’acquisto. La base imponibile è sempre il prezzo del terreno, ma se l’acquisto di un terreno agricolo è fatto da imprenditori agricoli vi sono agevolazioni. In generale le imposte previste sono: imposta di registro al 15% del valore del terreno, imposta catastale ed ipotecaria 50 euro ciascuna per terreni agricoli in assenza di agevolazioni, mentre per i terreni non agricoli l’imposta di registro scendo al 9% (ma sale e di molto la base imponibile).
Mutuo ipotecario: il ruolo del Notaio
Il mutuo ipotecario è un atto pubblico che deve essere obbligatoriamente stipulato davanti ad un Notaio che attribuisce pubblica fede all’atto, considerato veritiero fino a querela di falso. I mutui si distinguono in base alla tipologia di tasso che può essere fisso, variabile e misto. Con il mutuo ipotecario l’istituto di credito eroga al richiedente la cifra pattuita in cambio di un’ipoteca sull’immobile dato in garanzia. Di solito la stipula del mutuo è contestuale al Rogito d’acquisto.
Donazioni: come calcolarle
Questa pratica, costituisce, a tutti gli effetti, un atto pubblico e richiede la stipula di un contratto fra donante e donatario mediante il quale si certifichi il passaggio gratuito della proprietà in questione.
Calcolo delle spese notarili per la costituzione di una società
I prezzi relativi all’attività di un notaio nell’apertura di una nuova impresa dipendono innanzitutto dal capitale sociale versato; altre differenze sono riscontrabili in base al tipo di società che si è in procinto di avviare (società di capitali o società di persone).
Calcolo delle spese notarili per la cessione quote societarie
In caso di cessione di quote di società capitali il notaio ha il compito di verificare la titolarità della partecipazione, che essa non sia gravata da formalità pregiudizievoli, che siano rispettate le norme che sottopongono a limiti il trasferimento delle partecipazioni.