Acquisto fiduciario dal Notaio

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L’acquisto fiduciario dal Notaio

Spesso si parla di acquisto fiduciario soprattutto nella realtà commerciale e immobiliare degli ultimi anni. Con l’introduzione di forme contrattuali quali il trust oppure il vincolo di destinazione, o ancora varie forme di mandato, si è data attuazione al concetto di acquisto fiduciario, che è sempre esistito nella pratica notarile.

Tutto deve essere realizzato con una preliminare consulenza notarile, in quanto si tratta di trasferimenti particolari, con una disciplina specifica e un sistema di amministrazione diverso rispetto ad un comune contratto di compravendita. Ma cosa si intende per acquisto fiduciario? Cosa può formare oggetto di un acquisto fiduciario? Il Notaio è fondamentale in tutte le fasi di questa operazione contrattuale.

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Definizione di acquisto fiduciario dal Notaio

L’acquisto fiduciario consiste nell’intestazione a favore di un soggetto mediante un contratto di mandato. In base a questo contratto il titolare di un immobile ma anche di un altro bene (ad esempio azioni societarie), detto fiduciante, trasferisce questo bene ad un altro soggetto detto fiduciario, con l’obbligo per quest’ultimo di gestirlo per il soddisfacimento di un determinato scopo o interesse di colui che lo trasferisce.

Il trasferimento immobiliare non è fine a sé stesso, come può esserlo per una compravendita ma è finalizzato ad in determinato scopo. Il fiduciario ricevente il bene non lo acquista per investimento o per abitarvi, bensì lo riceve per gestirlo e produrre determinati interessi meritevoli di tutela per le parti.

Acquisto fiduciario dal Notaio per la stipula dell'atto notarile

Il trasferimento della proprietà nel patto fiduciario

Nell’acquisto fiduciario non si realizza realmente un trasferimento della proprietà come accade ad esempio nella classica compravendita. In quest’ultima, infatti, si trasferisce il diritto di proprietà e l’acquirente diviene il nuovo titolare del bene, ad esempio un appartamento, potendo goderne in modo pieno ed esclusivo senza limiti.

Nel caso dell’acquisto a titolo fiduciario il trasferimento è finalizzato a realizzare l’interesse del fiduciante titolare, il quale lo cede al fiduciario solo affinché questi lo amministri ma assolutamente non in modo pieno ed esclusivo. Il suo quindi non è affatto un diritto di proprietà ma una forma di amministrazione vincolata in base alle regole stabilite dal contratto.

Cosa ne sarà del bene dopo l’amministrazione del fiduciante?

Generalmente nel contratto concluso dal Notaio si prevede espressamente che dopo un determinato periodo di tempo e, quindi, dopo che l’amministrazione sia stata esercitata e gli interessi siano stati raggiunti, il bene sia ritrasferito al fiduciante titolare. Questo trova causa nello stesso acquisto fiduciario quindi non occorre una restituzione del prezzo o altro, che invece richiederebbe una normale compravendita. Fa tutto parte del complesso patto fiduciario ed è per questo che occorre affidarsi al Notaio affinché regolamenti tutte le fasi di questo rapporto.

Si può prevedere il ritrasferimento a favore di un terzo?

Sì, in seguito all’esercizio dell’amministrazione da parte del fiduciante, si può prevedere nel contratto che poi il bene sia trasferito ad un terzo beneficiario finale di tutta l’operazione contrattuale e anche questo trasferimento trova la sua causa e la sua fonte proprio nel patto fiduciario davanti al Notaio.

Intestazione dei beni al fiduciante

L’acquisto del fiduciante deve comunque risultare nei confronti dei terzi altrimenti egli non può esercitare tutti i poteri che ne sono connessi. Da ciò deriva che pur non essendo il proprietario nel senso lato del termine, comunque deve esserne l’intestatario per potere gestirlo nel migliore dei modi.

Ad esempio, se il rapporto fiduciario riguarda la gestione di un immobile per l’attività di un’associazione benefica alla quale il fiduciante trasferente tiene particolarmente, allora occorre che il fiduciario che gestisce l’immobile sia l’intestatario per poter concludere ad esempio un contratto di affitto.

Se invece l’acquisto fiduciario riguardi dei valori mobiliari, per esempio delle azioni societarie, allo stesso modo occorre che l’intestazione sia prevista dal contratto, per realizzare l’investimento che ne deriva.

Il ruolo del Notaio nell’acquisto fiduciario

Questi contratti devono essere stipulati con atto pubblico notarile. Il patto di fiducia potrebbe anche restare insito nella intenzione e nella mente dei soggetti che poi vanno a stipulare delle comuni compravendite per trasferire i beni ma ciò non andrebbe a corrispondere con la propria volontà. È assolutamente opportuno quando si tratta di beni immobili, ad esempio quando l’acquisto fiduciario riguardi una casa, che ciò sia stipulato per forma scritta dal Notaio e poi trascritta.

Se non avviene la trascrizione, tali trasferimenti non trovano poi corrispondenza nei registri immobiliari e risulta difficile effettuare il ritrasferimento. Inoltre, farsi assistere dal Notaio in tutte le fasi, soprattutto in quelle preliminare, per la composizione del contratto, è importante per prevedere tutte le clausole anche relative all’inadempimento dell’obbligo di amministrazione.

Che tipo di contratto si deve stipulare?

Spesso è un contratto atipico quindi non vi è un’unica denominazione, sarà il Notaio volta per volta a definire la struttura contrattuale più idonea al caso concreto.

Quanto costa l’acquisto fiduciario dal Notaio?

Non vi è un costo preciso da indicare perché dipende dal tipo di atto stipulato e dalla sua complessità, per cui questo fa mutare anche l’onorario del Notaio. Anche le imposte sono relative a seconda del tipo di patto fiduciario ma generalmente vi sono anche agevolazioni fiscali quando il fine è di interesse pubblico.

Quali sono gli esempi più diffusi di patto fiduciario?

Spesso si va dal Notaio per stipulare un trust o un vincolo di destinazione, che rappresentano le forme più evolute e complesse di acquisto fiduciario, ma non le uniche. Esiste anche il patto fiduciario semplice, ma queste forme appena elencate sono sottoposte ad una articolata disciplina.

Ad esempio il trust è un tipo di contratto con elementi di internazionalità, mentre il vincolo di destinazione deve essere stipulato per la realizzazione di fini meritevoli di tutela, quali ad esempio tutela di diritti dei disabili, di fasce deboli della popolazione, di obiettivi di pubblico interesse.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©
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