A chi si può intestare casa

Persone a cui si può intestare casa

a chi si può intestare casaQuando decidiamo di comprare una casa possiamo decidere di attribuire a noi stessi la proprietà, così come possiamo scegliere di intestarla ad un altro soggetto, infatti, non ci sono limiti di legge per l’intestazione della casa ed è possibile che a divenire proprietario di un bene, anche se acquistato da altri, sia un familiare o perché no un ente, quindi un soggetto diverso da colui che sta comprando.

Ciò significa che se una persona compra casa può attribuirne la proprietà al proprio partner, ai figli, ai genitori e a qualsiasi altro familiare così come si può scegliere di farne diventare proprietario un amico.

Intestare casa ad altri per avere le agevolazioni prima casa

Tendenzialmente, quando decidiamo di comprare casa sappiamo che ci saranno dei costi che dovremmo affrontare, come le tasse e le imposte dovute per il tipo di atto che abbia scelto di stipulare, oltre al costo della parcella del notaio per la prestazione professionale offertaci per il rogito, tuttavia è ben possibile avere uno sconto sull’imposizione fiscale decidendo di intestare casa ad un soggetto diverso, ma spieghiamoci meglio.

È possibile decidere di intestare la casa ad un membro della propria famiglia, ad esempio, se siamo interessati ad una casa e vogliamo comprarla volendo beneficiare delle agevolazioni prima casa, ma già ci siamo avvantaggiati dei suddetti sgravi fiscali per l’acquisto di un precedente immobile, possiamo decidere di intestare il nuovo bene ad un familiare che, non essendo già proprietario di altri immobili ed avendo tutti i requisiti di legge, può godere dei benefici fiscali in questione.

Benefici fiscali prima casa

L’ordinamento riconosce a tutte le persone che divengono intestatari di casa per adibirla a loro abitazione principale, il diritto alle agevolazioni prima casa purché l’immobile appartenga ad una delle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare); A/6 (abitazioni di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). Quindi non deve trattarsi delle categorie catastali: A/1 (abitazioni di tipo signorile); A/8 (abitazioni in ville); A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Oltre alla particolare categoria a cui deve appartenere l’immobile è necessario, al fine di ottenere i suddetti sgravi fiscali, che colui che diventerà il nuovo proprietario non sia già in possesso di un altro immobile nello stesso Comune in cui si trova il bene oggetto di compravendita, che sia stato acquistato precedentemente utilizzando le medesime agevolazioni, e non deve essere titolare su tutto il territorio nazionale di eventuali diritti di proprietà, d’uso, d’usufrutto, di abitazione o nuda proprietà utilizzando le agevolazioni per l’acquisto della prima casa. In questo modo le imposte saranno ridotte e precisamente l’imposta di registro sarà pari al 2% del valore dell’immobile e le imposte ipotecarie e catastali ammonteranno a 50 euro ciascuna.

Intestare casa al figlio

Quando scegliamo di intestare la casa a nostro figlio dobbiamo tenere in considerazione la sua età, perché bisogna distinguere tra intestazione della casa ad un figlio maggiorenne ed intestazione della casa ad un figlio che è ancora minorenne e non ha ancora compiuto la maggiore età.

Tendenzialmente, quando decidiamo di intestare la casa a nostro figlio ultra diciottenne possiamo avvalerci tanto di una vendita quanto di una donazione, e nel primo caso possiamo farlo decidendo di stipulare un contratto di compravendita e fare in modo che ci venga corrisposta una somma a titolo di prezzo del bene, mentre nel caso della donazione il passaggio di proprietà avviene con il semplice arricchimento di nostro figlio e con il contestuale impoverimento del nostro patrimonio, in entrambi i casi all’esito della trascrizione dell’atto nostro figlio risulterà intestatario dell’immobile e pieno ed esclusivo proprietario del bene.

Quando decidiamo di attribuire la proprietà della casa a nostro figlio minore di età non possiamo vendergli il bene, in quanto non ha ancora la capacità di agire necessaria per stipulare un simile atto, ma possiamo attribuirgliela o attraverso un atto di donazione vera o propria o con una donazione indiretta, ma sarà in ogni caso necessaria una preventiva autorizzazione del giudice per far si che il bene entri nel patrimonio del minore.

Vantaggi e svantaggi dell’intestare la casa al figlio

Alla luce di quanto detto, se da un lato il figlio a cui vogliamo intestare casa presenta tutti i requisiti di legge per poter godere delle agevolazioni fiscali e far sensibilmente diminuire i costi relativi a tasse ed imposte, dall’altro lato, se si tratta di un minore, bisognerà preventivamente richiedere l’autorizzazione al giudice del Tribunale di residenza perché possa compiersi l’acquisto e per fare ciò c’è bisogno di attendere un po’.

Intestare casa al coniuge

Tra i soggetti a cui possiamo decidere di intestare casa vi è sicuramente il nostro partner al quale l’immobile può essere attribuito o decidendo di venderglielo, ponendo in essere un vero e proprio atto di compravendita, oppure di donarglielo, sia avvalendoci di un atto di donazione diretta alla presenza di notaio e di due testimoni oppure mediante una donazione indiretta.

Quest’ultima si configura quando stiamo comprando da un terzo il bene ed, invece di acquistarne personalmente la proprietà, decidiamo di attribuirlo a nostra moglie o a nostro marito, attraverso un contratto a favore del terzo, e cioè inserendo nell’atto di compravendita un’apposita clausola che faccia deviare gli effetti dell’acquisto direttamente in favore del nostro partner, il quale dovrà dichiarare di voler profittare del beneficio in suo favore entro un dato termine, stabilito all’interno dell’atto medesimo.

Vantaggi e svantaggi dell’intestare casa al coniuge

Intestare casa al proprio coniuge può essere certamente vantaggioso se ci si vuole avvalere dei benefici fiscali prima casa ed il nostro partner non è proprietario di altri immobili acquistati con gli sgravi fiscali concessi dalla legge, ma è opportuno che si sia coniugati in regime di separazione dei beni, perché in costanza della comunione legale il bene verrebbe intestato ad entrambi e, se noi già abbiamo goduto dei benefici prima casa, questi si produrrebbero solo sulla parte spettante al coniuge e non sull’intero.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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