Donazione in riguardo di un matrimonio dal notaio

Donazione in vista di un matrimonio

Perché stipulare una donazione in riguardo di un matrimonio dal notaioPuò accadere che nel corso della vita che un genitore voglia beneficiare il proprio figlio in virtù del matrimonio che intende celebrare. Il genitore potrebbe procedere sia con una ordinaria donazione non facendo alcun riferimento al matrimonio, sia con una donazione in riguardo di un matrimonio, prevista dal legislatore che produrrà degli effetti differenti ed è espressamente disciplinata dal legislatore.

La donazione fatta in riguardo di un determinato futuro matrimonio, anche definita donazione obnuziale, è la donazione effettuata sia dagli sposi tra loro, sia da altri a favore di uno o di entrambi gli sposi o dei figli nascituri da questi, si perfeziona senza bisogno che sia accettata, ma non produce effetto finché non segua il matrimonio. Presenta delle differenze rispetto alla donazione ordinaria disciplinata dal codice civile, costituendo un particolare tipo di donazione.

Che cos’è una donazione: cenni generali e requisiti

La donazione è un contratto e si perfeziona con la proposta del donante e l’accettazione da parte del donatario. L’accettazione non deve essere necessariamente contestuale, ma può avvenire anche in un momento successivo all’atto di proposta. È un atto a titolo gratuito con cui si realizza un impoverimento, dal punto di vista patrimoniale, del donante e un arricchimento da parte del donatario, che non sarà tenuto ad alcun corrispettivo.

Come viene stipulata la donazione?

La donazione deve essere stipulata per atto pubblico notarile alla presenza di due testimoni, pena la nullità dell’atto. Si tratta, quindi, di due requisiti imprescindibili. Con riferimento ai requisiti dei testimoni devono rispettare quanto prescritto dalla legge notarile all’art. 50.

La donazione in vista di un futuro matrimonio: peculiarità e differenze

Come espressamente previsto dal legislatore la donazione obnuziale, in riguardo di un matrimonio, si perfeziona ossia si conclude, anche senza che vi sia l’accettazione da parte del donatario, ossia da parte di colui che beneficia dell’atto.

A tal proposito si discute, infatti, se possa essere considerato un contratto vero e proprio o un atto unilaterale. Si tratta di una tipologia di donazione che viene definita motivata in quanto il matrimonio rappresenta un requisito di efficacia. Tuttavia, sebbene il motivo della donazione sia un fattore poco rilevante ai fini della determinazione del contratto, vi sono dei casi in cui il legislatore ha deciso di darne rilevanza. Nella categoria delle donazioni motivate rientrano le donazioni remuneratorie (art.770 c.c.), le donazioni modali (art.793 c.c.) e le donazioni obnuziali (art. 785 c.c.).

È di fondamentale importanza che il genitore o chi intenda donare fornisca delle indicazioni attente e precise relative al matrimonio che il notaio provvederà a indicare nell’atto. La donazione con indicazione di generiche nozze senza alcun tipo di specificazione, viene considerata come donazione ordinaria e pertanto necessita dell’accettazione del donatario.

La donazione obnuziale, tuttavia, al pari della donazione ordinaria deve essere stipulata per atto pubblico alla presenza dei testimoni, pena la nullità dell’atto.

Cosa vuol dire che la donazione è sottoposta alla condizione sospensiva del matrimonio?

Gli operatori giuridici parlano a tal proposito di donazione sottoposta alla condizione sospensiva del matrimonio. Questo tipo di terminologia è utilizzato per sottolineare che la donazione non produce effetti immediati nel momento in cui è stipulata. Si afferma che gli effetti sono sospesi al verificarsi del matrimonio. L’evento futuro e incerto è rappresentato dalla celebrazione del matrimonio.

Solo nel momento in cui vi sarà la celebrazione del matrimonio sarà possibile trascrivere la donazione, in quanto fino a quel momento la donazione non può definirsi conclusa.

Esiste un limite temporale per il matrimonio?

Nessuna norma di legge impone un limite temporale per la celebrazione del matrimonio.

Solo nel caso in cui si ha la certezza che il matrimonio non sarà celebrato o nel caso in cui il donante abbia previsto un termine, potrà dirsi che la condizione sopra spiegata potrà dirsi verificata.

Cosa accade se il matrimonio viene annullato?

Nel caso in cui il matrimonio venga annullato vi sarà l’annullamento anche della donazione che opererà retroattivamente, ossia dal momento in cui è stata stipulata. Ciò determinerà l'obbligo a carico dei donatari di restituire i beni ricevuti, tutelate in ogni caso le posizioni di buona fede, quale quella del coniuge ignaro dei motivi di annullamento e pertanto dispensato dalla restituzione dei frutti percepiti anteriormente alla relativa domanda e quella dei terzi il cui acquisto dei diritti è avvenuto tra il giorno del matrimonio e il passaggio in giudicato della relativa sentenza di nullità.

Nel caso in cui il matrimonio sia stato rato, ma non consumato, oppure sia intervenuto il divorzio successivamente, sebbene vi sia l’estinzione del vincolo matrimoniale e lo scioglimento dei rapporti civili, la donazione non è da considerarsi nulla.

Neanche nel caso in cui subentri una separazione tra i coniugi la donazione subirà delle ripercussioni conservando la sua validità e la sua efficacia. Altrettanto rimane valida la donazione ai figli nascituri anche dopo l'annullamento del matrimonio in presenza degli effetti del matrimonio putativo.

Può il donatario rifiutare la donazione disposta in suo favore?

Come sopra specificato, non è necessaria l’accettazione del donatario per far sì che la donazione produca i suoi effetti.

Ci si chiede se il donatario possa rifiutare la donazione disposta in suo favore. Secondo alcuni il donatario non potrà rifiutare gli effetti della donazione perché è proprio il legislatore a prevedere la sua non necessaria accettazione. Quindi, l’unico atto che potrà compiere è solo l’eventuale rinunzia ai diritti che sono già stati acquisiti al suo patrimonio che diventeranno res nullius, ossia cose di nessuno, salvo che non si tratti di beni immobili, la cui disciplina è prevista dal legislatore nell’art. 827 del codice civile.

Altri operatori giuridici, invece, riconoscono la possibilità di rifiutare la stipulazione in suo favore, sulla scia della possibilità del terzo di rifiutare un contratto stipulato a suo favore come previsto dall’art. 1411 del codice civile.

Quanto costa una donazione obnuziale?

Il costo della donazione può variare e dipende dal valore dell’immobile, dal grado di parentela del donante e del donatario e da altri fattori. Pe ottenere un preventivo è necessario fornire le indicazioni richieste dal notaio.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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