Come rinunziare ad una casa dal notaio

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Cos’è la rinunzia ad una casa?

La rinuncia ad una casa è l’atto col quale si dismette la proprietà di un bene.

Essa può riguardare sia i beni mobili che i beni immobili, ma principalmente riguarda i beni immobili in quanto di essi è più difficile disfarsi, a differenza dei beni mobili i quali, invece, in seguito al non uso possono tranquillamente essere buttati e/o soppressi.

Probabilmente ti starai chiedendo il perché una persona dovrebbe rinunciare ad un bene proprio privandosi così della proprietà sullo stesso. Considerato il fatto che i beni, soprattutto immobili hanno, nella maggior parte dei casi, un valore elevato e vendendoli si potrebbe ricavare anche un’ingente somma.

Nella realtà non sempre fila tutto così liscio.

Ci sono, infatti, beni immobili che hanno un valore molto basso e sono improduttivi di reddito, ossia non sono neanche in affitto e/o locazione, e per di più causano solamente delle spese. Per questi motivi, in tali casi è possibile effettuare una rinuncia alla proprietà del bene che in gergo tecnico si chiama rinunzia abdicativa a diritto reale.

Ad esempio, se un soggetto possiede un immobile disabitato e improduttivo di reddito, ossia non affittato o locato, può con tale atto di rinuncia dismetterne la proprietà. In tal caso è, dunque, necessario rivolgersi ad un notaio al fine di avere i giusti consigli e le giuste tutele.

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A cosa posso rinunciare?

Si può rinunziare sia a beni che a diritti. I beni a cui si può rinunciare, oltre che i mobili, sono tutti gli immobili: case, terreni, garage, cantine; e i cosiddetti beni mobili registrati come ad esempio barche, aerei, automobili.

I diritti dei quali è possibile disfarsi sono i seguenti: il diritto di proprietà, il diritto di superficie, l’enfiteusi, l’usufrutto, il diritto d’uso e di abitazione, l’usucapione, le servitù prediali.

rinunciare ad una casa dal notaio

Perché un soggetto dovrebbe rinunziare ad un proprio diritto su un bene immobile?

I motivi possono essere i più svariati, principalmente sono di carattere economico.

Si rinuncia ad esempio alla proprietà su una casa o perché la stessa è inabitata e non produce reddito (ossia non è neanche in affitto) e, dunque, comporta spese quali ad esempio l’Imu.

In tal caso la proprietà passerà direttamente allo stato in quanto, secondo la legge, i beni che non sono di proprietà di alcuno spettano di diritto al patrimonio dello stato.

Un altro esempio è quello della rinuncia ad una quota di un bene in comproprietà, ossia un immobile di cui sono proprietari almeno due soggetti ed uno di essi decide di disfarsi della propria quota sul bene, in tal caso si avrà un espandersi della proprietà del soggetto che non ha rinunziato, il quale gratuitamente avrà la piena proprietà del bene.

La rinuncia ad una casa è una donazione?

La risposta al quesito è no,ma necessitano alcune importanti precisazioni. Essendo un atto dismissivo, quando a beneficiarne è direttamente un soggetto determinato la rinuncia costituisce una cosiddetta donazione indiretta, ossia un atto liberale con il quale si avvantaggia indirettamente un’altra persona.

Le donazioni indirette che hanno ad oggetto beni immobili o mobili registrati devono essere redatte a pena di nullità con atto del notaio.

Cosa sono le donazioni indirette?

Le donazioni indirette non sono le donazioni di cui parla il Codice Civile , e, pertanto, per esse non è necessaria, a pena di nullità, la presenza dei testimoni che, invece, è obbligatoria per le donazioni.

Negli atti di molti notai è però prassi utilizzare i testimoni anche per le donazioni indirette per meri fini tuzioristici.

Come fare la rinunzia?

Quando la rinuncia ha ad oggetto beni immobile è sempre necessario l’atto pubblico notarile sotto pena di nullità

La rinunzia a bene immobile, essendo un atto unilaterale e non recettizio, ossia che non deve essere portato a conoscenza dei terzi, non necessita di alcuna notifica, e quindi non richiede la conoscenza di terzi e/o dello stato per il suo perfezionamento.

Tuttavia l’Avvocatura generale dello stato ed il direttore generale Ufficio Centrale degli Archivi Notarili sostengono che sia opportuna la conoscenza di tale atto a terzi e/o alla pubblica amministrazione.

A chi può servire?

La rinuncia ad una casa o terreno o ancora altro bene immobile serve, dunque, a perdere la titolarità di un bene, chi effettua tale atto presso uno studio notarile perde il proprio diritto di proprietà su un bene che prima possedeva.

Ad esempio, chi è titolare di un terreno e/o di un fabbricato con tale atto di rinuncia perde il dominio che ha sullo stesso. Quindi la rinuncia sarà utile tutte quelle volte che si intende dismettere un proprio diritto su un qualsiasi bene mobile o immobile, con la differenza, come precisato sopra che per i beni mobili non è necessario alcun atto formale, mente per i beni immobili sarà necessario l’atto pubblico notarile.

Che documenti occorrono?

I documenti necessari per poter procedere ad un rogito di rinuncia a bene immobile saranno chiesti direttamente dallo studio notarile, e dunque dal notaio ed i suoi collaboratori, e coincidono tendenzialmente con la cosiddetta provenienza, ossia l’atto di acquisto del bene immobile del quale si intende rinunciare alla proprietà.

Oppure se il bene è pervenuto per successione ereditaria la dichiarazione di successione. Oltre ovviamente ai documenti di identità necessari per l’identificazione certa del soggetto.

 

Quanto costa la rinunzia ad un bene immobile?

La rinuncia meno costosa è quella che riguarda l’intera proprietà, tale ipotesi costituisce la rinuncia abdicativa a favore dello stato, non si paga nulla di imposta di registro, ipotecaria e catastale, mentre si paga un bollo di euro 230,00 ed una tassa ipotecaria di euro 90,00.

Le visure ipocatastali, solitamente eseguite dal notaio, o da altri professionisti, hanno un costo all’incirca di euro 100,00, il notaio poi richiede un compenso che dipende dal valore e dalla difficoltà della pratica.

La spesa complessiva tendenzialmente potrebbe essere, quindi, minore di euro 2000, ma chiaramente varia di caso in caso e dunque, sarà sempre buona norma, rivolgersi direttamente al notaio per richiedere informazioni o preventivi, anche attraverso questa piattaforma.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©
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