Come posso pagare il notaio?
- Tutti i metodi di pagamento della parcella del notaio tra vantaggi e svantaggi
- Perché è obbligatorio pagare anticipatamente o contestualmente il notaio?
- Diversi modi di pagare il notaio
- Sono tutti uguali i modi per pagare il notaio?
Tutti i metodi di pagamento della parcella del notaio tra vantaggi e svantaggi
Pagare il notaio è un obbligo di legge. La nuova legge del 27 dicembre 2013, n. 147, alla lettera c), del comma 63, introdotto dall’articolo 1 comma 142, della legge 4 agosto 2017, n. 124, ci avverte che “il notaio deve ricusare il suo ministero se le parti non depositano antecedentemente o contestualmente alla sottoscrizione dell’atto, l’importo dei tributi, degli onorari e delle altre spese dell’atto, salvo che si tratti di persone ammesse al beneficio del gratuito patrocinio”.
Un tempo la scelta di ricusare il proprio ministero, cioè di rifiutarsi di stipulare l’atto, era soltanto una facoltà. Già prima dell’introduzione della normativa di cui sopra, infatti era previsto che colui che richiedeva al notaio la stipulazione dell’atto doveva versare i tributi, gli onorari e le spese contestualmente all’atto ma, se ciò non fosse avvenuto, il notaio avrebbe avuto solo la facoltà di rifiutare di stipulare l’atto e non l’obbligo, come accade oggi.
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Perché è obbligatorio pagare anticipatamente o contestualmente il notaio?
Le ragioni dell’obbligo inserito recentemente a carico del notaio e dei soggetti che devono stipulare un atto è duplice.
Prima di tutto, è necessario ricordare come il notaio sia un sostituto d’imposta. Ciò significa che il notaio, essendone anche responsabile, versa allo Stato, in nome e per conto delle parti (ovvero dei suoi clienti) le imposte che ogni atto, per sua natura, sconta.
Quindi, il Legislatore tutela il proprio interesse a che il notaio abbia facilmente disponibilità di tutte le somme necessarie per pagare le imposte e far sì che il notaio non debba “rincorrere” nessuno per vedersi messo a disposizione le somme necessarie.
Poi, nella nuova disciplina del c.d. “deposito prezzo“, alla lettera a) del nuovo articolo 63, della legge citata sopra, il notaio viene inoltre obbligato a depositare immediatamente nel “conto dedicato”, le somme incassate a titolo di tributi, mentre il notaio è obbligato a pagare le imposte entro il termine di 30 giorni dalla stipulazione dell’atto.
Le somme depositate presso il conto dedicato producono fin da subito interessi. Il Legislatore ha deciso che gli interessi prodotti dai “conti dedicati” intestati ai notai vengano destinati a favore dei finanziamenti delle piccole e medie imprese.
Diversi modi di pagare il notaio
Dato per assodato che il notaio debba essere pagato prima o contestualmente alla stipulazione dell’atto, le somme della parcella possono essere pagate in diversi modi.
È solo il caso di ricordare che chi non paga immediatamente il notaio potrebbe compiere, oltretutto, un danno allo Stato e, se il notaio assecondasse questo comportamento, potrebbe essere considerato complice di tale danno penalmente rilevante.
Pagare in contanti
Pagare il notaio in contanti è possibile nei limiti in cui è possibile utilizzare il denaro contante. Fino al 31 dicembre 2021 è possibile utilizzare il contante fino al limite di euro 1999,99. Dal 1° gennaio 2022 il limite dei pagamenti in contante scenderà ad euro 999,99.
Assegno bancario
È possibile, inoltre, pagare il notaio tramite assegno bancario. Probabilmente è questo il mezzo di pagamento più diffuso.
L’assegno bancario è un documento prestampato che contiene un modulo standard che riporta la denominazione assegno bancario e il nome della banca, nonché un numero univoco.
L’assegno bancario è l’ordine rivolto alla propria banca di pagare a vista la somma scritta sull’assegno a colui che chiede di incassarlo e il cui nome è stato scritto sull’assegno stesso. Affinché non subisca il limite del contante di cui sopra, è necessario, poi, che l’assegno abbia la clausola “non trasferibile”.
L’assegno bancario, però non garantisce a chi lo riceve che la somma trascritta sul documento sia esistente sul conto corrente di chi rilascia l’assegno. Quindi, qualora le somme da versare al notaio siano ingenti, potrebbe accadere che il notaio richieda altri mezzi di pagamento.
Assegno circolare
L’assegno circolare è la modalità di pagamento più offre più garanzie. Come l’assegno bancario è un documento che contiene un modulo standard di cui però la banca che lo emette verifica la copertura della somma all’interno del conto corrente.
Benché l’assegno circolare sia uno strumento diverso dal denaro contante, questo è la modalità di pagamento che più si avvicina al denaro contante. Pertanto, nei casi in cui i tributi e gli onorari dovessero essere ingenti, è possibile che il notaio richieda il pagamento a mezzo dell’assegno circolare piuttosto che dell’assegno bancario che, come visto sopra, non garantisce l’esistenza, all’interno del conto corrente, della somma scritta sopra al documento.
Bonifico
Il bonifico è uno strumento di pagamento molto utilizzato. È uno strumento di pagamento telematico: infatti, non essendo rappresentato da un documento cartolare, nella maggior parte dei casi si dispone del pagamento attraverso l’home banking su app o su browser.
Anche il bonifico può considerarsi un ordine indirizzato alla banca di pagare da conto corrente su altro conto corrente.
Il bonifico ha tempi di accredito che possono variare da tre giorni lavorativi a cinque giorni lavorativi. Oltre ai tempi di accredito, il bonifico bancario può essere sempre revocato. Per tale motivo, il notaio chiederà, qualora si volesse usare il bonifico per pagare la parcella del notaio, che il bonifico sia disposto qualche giorno prima, o comunque il giorno stesso dell’atto, se disposto in maniera irrevocabile.
Bancomat e carte di credito
Anche il notaio è al passo con i tempi. Non tutti i notai, a onor del vero, però, è sempre più facile trovare studi notarili in cui è permesso pagare la parcella del notaio attraverso il bancomat o la carta di credito. Entrambe le soluzioni rappresentano un pagamento rispettoso della norma, in quanto la somma è accreditata direttamente sul conto corrente dedicato del notaio. C’è solo da controllare di avere sufficienti fondi sul conto corrente e di non superare il limite di spesa di bancomat o carta di credito. Se per il notaio il bancomat e la carta di credito sono indifferenti, così non è per chi le utilizza. Infatti, con il bancomat la somma pagata viene addebitata immediatamente o dopo pochi giorni (giusto il tempo necessario alla banca per registrare l’operazione). Con la carta di credito, invece, la somma pagata viene addebitata nel mese successivo, insieme alle altre spese affrontate.
Sono tutti uguali i modi per pagare il notaio?
Decisamente no. Ovviamente, ci sono sistemi più comodi e sistemi meno comodi per colui che deve pagare la parcella del notaio. Ma, in questo caso, la comodità di pagamento deve fare spazio alle prescrizioni della Legge che esige certezza e immediatezza di incassare le somme, almeno quelle destinate a pagare le imposte.