Notaio successione internazionale

La successione ereditaria internazionale

Dal Notaio per la successione internazionaleQuando parliamo di successione ereditaria internazionale intendiamo un concetto diverso da quello di testamento internazionale. Quest’ultimo infatti è una forma di testamento particolare, disciplinata da una norma specifica, che consente di redigere proprio il testamento in una forma differente che valga anche per l’estero, a prescindere da elementi di internazionalità che riguardino la successione ereditaria.

La successione ereditaria si apre alla morte della persona di cui si tratta e il luogo di apertura della successione è il luogo dell’ultima residenza del defunto. Questo elemento come vedremo sarà molto importante anche per definire l’elemento di internazionalità della stessa successione. La successione può essere per legge o per testamento. Nel primo caso si apre secondo le norme di legge quando il defunto non ha fatto testamento.

La legge applicabile alla successione

Il Notaio ai propri clienti che si approcciano ad una questione successoria davanti a lui espone la questione della successione internazionale quando emergono alcuni elementi di internazionalità (residenza o cittadinanza).

In questi casi, infatti, potrebbe cambiare la legge applicabile alla successione, con conseguenti modifiche in ordine all’aspetto economico ma anche relativamente all’individuazione degli eredi che succedono. Per questo motivo, è sempre bene rivolgersi al Notaio in via preliminare magari per un testamento ma anche qualora non si voglia fare testamento, per una consulenza apposita.

La questione coinvolge sia aspetti fiscali e di conseguenza per la parte aspetti economici, ma anche civilistici e normativi. Questi ultimi coinvolgono quindi gli eredi chiamati a succedere. I casi in cui appare opportuno rivolgersi al Notaio affinché risolva la questione sono quelli in cui il testatore o soggetto della cui futura successione si tratta sia un cittadino straniero ma abbia contatti di residenza o di lavoro o di famiglia in Italia.

La residenza abituale del defunto

Il Regolamento Europeo n.650/2012, che è attualmente la legge di riferimento della questione, stabilisce che alla successione si applica la legge relativa all’ultima residenza abituale del defunto. Il criterio di riferimento, pertanto, non è la cittadinanza ma la residenza abituale. Si pensi all’ipotesi in cui un cittadino francese si rechi dal Notaio italiano in quanto, pur non essendo cittadino italiano, risiede stabilmente in Italia e pertanto vuole che alla propria successione si applichi la legge italiana, anche in termini fiscali.

In passato e prima dell’introduzione del Regolamento, il criterio era quello della cittadinanza, per cui anche se un soggetto avesse la residenza abituale in Italia, il riferimento per la propria successione era sempre quello della cittadinanza. La modifica è stata legata alla circostanza per cui il luogo dove un soggetto stabilmente risiede è quello in cui realmente vive e stabilisce i propri affetti.

Cosa si intende per residenza abituale?

E’ un concetto più preciso della semplice residenza, ovvero dimora dichiarata di un soggetto. La residenza è abituale quando vi è un profondo e stretto legame con il territorio. Ad esempio questo luogo è il proprio luogo di nascita e quindi sussiste la provenienza oppure ci si trova da molti anni per motivi di lavoro o famiglia, in modo tale da aver instaurato uno stretto legale con il territorio.

La scelta davanti al Notaio

Anche se il criterio è quello della residenza abituale, nulla toglie al testatore che intende decidere l’esito della propria successione di recarsi dal Notaio per effettuare una scelta diversa. La Legge infatti consente alle parti di scegliere la legge applicabile alla propria successione.

Ad esempio, se un cittadino italiano con una residenza all’estero, intende regolare la propria successione con la legge italiana, può recarsi dal Notaio italiano e fare testamento. Nel testamento pubblico il Notaio indicherà come prima clausola quella sulla scelta, in modo che all’apertura della successione questa vada regolata secondo la legge italiana. Se ciò non accadesse, infatti, non avendo la residenza abituale in Italia, la legge sarebbe quella straniera.

Come può effettuarsi tale scelta?

Il modo più opportuno è proprio il testamento pubblico. Quest’ultimo, a differenza di quello olografo, ovvero scritto di proprio pugno senza alcuna consulenza, consente di confrontarsi con il Notaio. Egli può consigliare in relazione alla questione della successione di un soggetto che non è cittadino italiano, la modalità più idonea per assicurarsi che i propri beni vengano assegnati secondo le regole italiane.

Prima di redigere le clausole testamentarie con cui si attribuiscono i propri beni, si fa precedere il tutto da una semplice dichiarazione di scelta della legge applicabile alla successione.

Perché è così importante la scelta dal Notaio?

Scegliere una legge applicabile piuttosto che un’altra è rilevante in termini di diritti successori. Se ad esempio per la legge italiana i figli sono legittimari e hanno diritto ad una determinata quota di eredità che non può essere loro tolta, magari per un’altra legislazione tale quota è inferiore. Per questo motivo, si ritiene sempre opportuno propendere per la legge del Paese nel quale si vive e si ha, appunto, la residenza abituale.

Aspetti economici della successione internazionale

Applicare la legge italiana ad una successione che presenta elementi di internazionalità è rilevante anche sotto il profilo economico. Quando si apre una successione ereditaria, infatti, gli eredi devono pagare le imposte di successione e tutte le spese conseguenti. Secondo la legge italiana si può godere di una serie di agevolazioni anche in questa sede, ad esempio se si riceve in successione una casa ed è la propria prima casa si può risparmiare proprio come accade in caso di acquisto.

Per risparmiare occorre essere in possesso di determinati requisiti previsti appunto dalla legge italiana, pertanto effettuare questa scelta può essere utile per consentire ai propri eredi di aprirsi a questo genere di agevolazioni. Se la cittadinanza è solo “sulla carta” e nella pratica si vive e si lavora in Italia, può essere sicuramente utile la consulenza del Notaio volta ad effettuare questa decisione.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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