Costituire una impresa sociale dal Notaio
- L’impresa sociale: cenni generali
- Elementi obbligatori da inserire nell’atto costitutivo
- Altri elementi per costituire una impresa sociale
- Quale forma societaria può assumere l’impresa sociale?
- Quali sono gli adempimenti conseguenti alla costituzione di una impresa sociale?
- Impresa sociale come ente del terzo settore
- L’attività dell’impresa sociale deve essere di interesse generale: cosa si intende?
- Quali sono i vantaggi fiscali derivanti dalla costituzione di una impresa sociale?
- Quanto costa costituire un’impresa sociale?
L’impresa sociale: cenni generali
L’impresa sociale è una impresa normale che però svolge, a prescindere dalla forma giuridica adottata, un’attività di interesse generale in via stabile e principale, senza scopo di lucro come le altre imprese. Le finalità possono essere di tipo solidaristico, civico o di utilità sociale. L’impresa sociale deve svolgere la propria attività in modalità assolutamente trasparente, proprio perché può accedere a vantaggi di tipo fiscale e occorre avere espresso in modo chiaro la propria finalità.
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Elementi obbligatori da inserire nell’atto costitutivo
Per poter costituire una impresa sociale è necessario predisporre, con l’aiuto del Notaio, l’atto costitutivo in un determinato modo o, qualora già sia esistente, modificarlo nel modo che segue.
Tutte queste indicazioni sono previste dalla normativa (D.lgs. 112/2017), la quale richiede in particolare l’indicazione della tipologia di forma sociale che si intende adottare; la specificazione del carattere sociale dell’impresa, ovvero dedicato ad un determinato fine di utilità sociale; l’oggetto sociale. Per quanto concerne l’oggetto sociale, è necessario specificare se l’attività di interesse generale che caratterizza l’impresa sociale venga svolto in maniera prevalente o ne caratterizzi solo una parte.
L’impresa sociale è un’impresa a scopo di lucro?
No, è proprio questa la caratteristica dell’impresa sociale, la quale svolge la propria attività non per ottenere un lucro bensì per realizzare un fine altruistico e sociale.
Altri elementi per costituire una impresa sociale
Oltre all’assenza dello scopo di lucro, occorre il riferimento all’impresa sociale nella denominazione; le regole per l’individuazione e la nomina dei componenti di tutti gli organi sociali; le modalità di ammissione di altri soci e le caratteristiche che dovrà assumere il rapporto sociale; la nomina di organi di controllo, che vadano appunto a controllare che effettivamente l’attività sia dedicata all’interesse generale e altruistico; le modalità di partecipazione dei lavoratori all’attività dell’assemblea.
Quale forma societaria può assumere l’impresa sociale?
L’impresa sociale può assumere tutte le forme giuridiche previste dal Codice Civile . Può anche assumere la forma della società a responsabilità limitata semplificata, ovvero una forma di srl molto semplice da costituire anche relativamente al capitale sociale che può essere pari a un euro.
Vi sono alcune direttive del Ministero del Lavoro, alle quali il Notaio che costituisce l’impresa andrà ad adeguare l’atto costitutivo. Ciò che conta particolarmente, infatti, per la costituzione di una impresa sociale non è tanto la forma giuridica, quanto piuttosto lo svolgimento effettivo da parte dell’impresa di attività di interesse generale e/o altruistico.
Quali sono gli adempimenti conseguenti alla costituzione di una impresa sociale?
Dopo la costituzione il Notaio provvederà a richiedere l’adempimento della registrazione al Registro delle Imprese, per la verifica dei contenuti obbligatori previsti dalla legge, alla quale provvede appunto la Camera di Commercio. Per ottenere la qualifica di impresa sociale, quindi, non è sufficiente l’atto costitutivo ma è necessaria questa registrazione e questo controllo.
Impresa sociale come Ente del Terzo settore
Anche l’impresa sociale può entrare a far parte dei cosiddetti Enti del Terzo settore, sempre che adempia a tutti gli obblighi richiesti dalla legge in tema. Anzi, possiamo dire che l’impresa sociale sia uno dei principali enti del terzo settore: lo scopo dell’introduzione di un unico gruppo di enti è proprio quello di raggruppare sotto un’unica normativa tutti gli enti rivolti ad attività di particolare interesse sociale e tra questi l’impresa sociale riveste un ruolo predominante.
Essa è citata nel Codice del Terzo settore e ha una sua specifica disciplina, di cui il Notaio terrà conto nella definizione dell’atto costitutivo. Questo codice specifica che quella dell’impresa sociale non è una ulteriore forma giuridica (quindi non è una società che si affianca alle società di persone e a quelle di capitali), bensì una qualifica che tutte le società possono assumere in presenza di determinati requisiti. La qualifica non può essere ottenuta da tutti, ma solo da coloro che operano in conformità alle disposizioni della legge.
Si può perdere la qualifica di impresa sociale?
Sì, può perdersi in seguito a un controllo in cui emerge il mancato rispetto dell’effettiva attività di interesse generale. Tuttavia, può perdersi anche volontariamente. Tale qualifica di regola viene assunta da enti di nuova costituzione, ma nulla esclude che enti già esistenti possano ottenerla, previa eliminazione delle precedenti qualifiche.
L’attività dell’impresa sociale deve essere di interesse generale: cosa si intende?
Per attività di interesse generale si intendono interventi e servizi sociali, interventi e prestazioni sanitarie, interventi in tema di istruzione e formazione professionale, interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale; formazione universitaria o post – universitaria; attività di tipo turistico; attività di creazione di alloggi sociali; accoglienza umanitaria; microcredito.
Quali sono i vantaggi fiscali derivanti dalla costituzione di una impresa sociale?
I vantaggi fiscali che derivano dall’acquisizione di questa qualifica sono notevoli. In primo luogo, vi è la detassazione di tutti gli utili e gli avanzi di gestione: ciò vuol dire che tutto quanto ottenuto dall’attività di interesse generale non viene tassato, proprio perché non è a fini di lucro.
Questo rappresenta un incentivo dello Stato a svolgere attività che abbiano un fine pubblico. In secondo luogo, vi è una detrazione d’imposta pari al 30% di tutte le somme investite nel capitale sociale dell’impresa: da ciò deriva che vi è un incentivo a investire somme ulteriori in attività che abbiano una finalità pubblica.
Quanto costa costituire un’impresa sociale?
Il costo per la costituzione di una impresa sociale non varia di molto rispetto ad una normale impresa, nel senso che l’impresa sociale è una qualifica che si adatta a qualsiasi società o impresa semplice.
Pertanto, di base va costituita la società dal Notaio e per questa si pagano le regolari spese previste sia come onorario del Notaio sia come registrazione e iscrizione al Registro Imprese. Inoltre, l’impresa sociale va iscritta in un apposito registro e, qualora sia già esistente, occorre considerare solo gli adempimenti per questa iscrizione. In sostanza, i costi non sono impegnativi rispetto a quello che può essere il vantaggio fiscale ma soprattutto la rilevanza sociale di un tale tipo di impresa.