Atto notarile di assegnazione di beni ai soci

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Assegnazione di beni ai soci: quando avviene

Quando parliamo di assegnazione di beni ai soci ci riferiamo a tutte quelle situazioni in cui la società decide di dismettere i beni rientranti nella titolarità della società, che per qualche ragione non possono più costituirne il patrimonio.

Tali beni non sono più della società ma entrano a far parte della titolarità dei singoli soci, in seguito ad una decisione adottata con le forme organizzative previste per il particolare tipo sociale di riferimento all’esito di una delibera. Quest’ultima può riguardare varie decisioni, come vedremo quindi in diverse occasioni si può realizzare questa assegnazione di beni ai soci.

In tutte queste ipotesi, la caratteristica principale è data dal regime di agevolazione fiscale di cui questo trasferimento gode e che lo rende differente rispetto ad un qualsiasi trasferimento immobiliare tra privati. Ma vediamo nel dettaglio le varie ipotesi e in cosa consistono queste agevolazioni fiscali.

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Assegnazione in seguito a riduzione del capitale

Una delle ipotesi in cui è possibile assegnare i beni ai soci è quella della riduzione del capitale. La riduzione del capitale è una operazione societaria in seguito alla quale il capitale della società viene ridotto e in corrispondenza a questo viene ridotto il patrimonio reale della società, vale a dire la ricchezza vera e propria.

Di regola quindi si realizza un rimborso ai soci dei conferimenti che hanno versato: ad esempio un socio vede ridurre la propria partecipazione ma si vede anche rimborsato il capitale con una somma di denaro. Oltre al denaro, è possibile anche effettuare questo rimborso mediante assegnazione di un bene della società.

Come si realizza il trasferimento dal Notaio?

Dal Notaio occorre stipulare il verbale di assemblea in forma di atto notarile nel quale la società delibera la riduzione del capitale sociale mediante assegnazione dei beni ai soci. Si tratta quindi di una verbalizzazione a cui è affiancato un trasferimento immobiliare a tutti gli effetti. Per questo motivo questo atto va trascritto nei Registri Immobiliari, per attestarne il trasferimento della titolarità dalla società al socio assegnatario.

Cosa cambia dai trasferimenti a titolo di compravendita?

Anche in questo caso occorre dare atto dell’aspetto urbanistico e catastale dell’immobile, dovendo il Notaio dare conto del rispetto di tutte le norme in tema di trasferimento.

Atto notarile di assegnazione di beni ai soci

Assegnazione in seguito a liquidazione della società

Un’altra ipotesi di assegnazione di beni ai soci si verifica quando la società va in liquidazione. In questo caso, si estingue e prima di questo deve pagare tutti i creditori. Dopo il pagamento dei creditori sociali, se residuano dei beni immobili che non sono stati utilizzati per l’adempimento delle obbligazioni creditorie, si devono assegnare ai soci, proporzionalmente alle quote sociali o azioni di cui erano titolari.

Allo stesso modo si può procedere in caso di recesso del socio. La procedura è la medesima, con la differenza che non vi è una precedente delibera di riduzione, ma vi sarà l’attuazione di tutta la procedura della liquidazione. Anche in questo caso come nel precedente si gode di agevolazioni fiscali, come meglio nel prosieguo.

Se la società è in liquidazione chi assegna l’immobile ai soci

Interverrà il liquidatore il quale rappresenta la società ma ciò che si realizza è una sorta di successione a favore della società. Pertanto il Notaio farà precedere l’atto notarile di assegnazione di beni ai soci da un atto di identificazione dei beni della società.

Modalità di assegnazione dei beni ai soci

Come avviene l’assegnazione dei beni immobili (capannone industriale, locale dove si svolge l’attività, ecc.) dalla società ai soci? Di base ciò deve avvenire in maniera proporzionata alle quote sociali di cui erano titolari. Pertanto, se un socio aveva ad esempio più azioni in una società per azioni, può ricevere in assegnazione una casa che abbia un valore economico maggiore rispetto al socio che ha una partecipazione inferiore. È tuttavia possibile che qualora lo statuto sociale preveda una ripartizione degli utili non proporzionale alle partecipazioni dei singoli soci, l’assegnazione di beni ai soci dovrà avvenire con queste modalità di ripartizione.

Agevolazioni fiscali

Per quanto concerne l’assegnazione di beni ai soci, la legge ha previsto un regime agevolato, il quale consente che in tutte le operazioni agevolate la determinazione del valore da contrapporre al costo fiscale del bene per il calcolo del valore su cui applicare l’imposta sostitutiva dell’Ires e dell’Irap, possa essere effettuata con riferimento al valore normale del bene stesso oppure avvalendosi del criterio automatico catastale.

Si dovrà fare una differenza tra gli atti soggetti a Iva e quelli soggetti a imposta di registro, ma in entrambi i casi si verifica un risparmio di spesa relativo alle imposte da pagare rispetto ad un comune trasferimento immobiliare che sia realizzato al di fuori del contesto di cui si tratta. Se ad esempio una società vende un proprio bene, non si avrà questo regime agevolato. Accanto a tali spese vi è sempre la necessità di pagare l’onorario del Notaio, che muta a seconda della complessità dell’operazione societaria preliminare.

Assegnazione di beni soggetta a IVA 

Per quanto concerne le assegnazioni di beni ai soci soggette a IVA,  la base imponibile della cessione è sempre costituita dal corrispettivo, ovvero il valore che assume il socio per ottenere l’immobile. Si tratta di una sostanziale differenza rispetto a quanto previsto ai fini dei normali trasferimenti immobiliari (si pensi ad una vendita da società costruttrice a privato), laddove invece il corrispettivo stesso rileverà solo se maggiore del valore catastale del bene. La ragione per cui si prevedono queste forme di risparmio fiscale è legata alla circostanza per cui l’assegnazione di beni ai soci è un trasferimento immobiliare che trova la propria fonte nel rapporto societario, non nella volontà di acquistare un bene dietro corrispettivo.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©
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