Il ritiro del testamento dal notaio

Il significato del testamento nella vita di un individuo

Il ritiro del testamento dal notaioIl testamento è l’unico strumento offerto dal legislatore per poter disporre delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere. La confezione di questo documento rappresenta un momento particolarmente importante e solenne nella vita di ciascun individuo. In particolare scegliere i soggetti che succederanno nei propri beni, crediti, debiti e rapporti giuridici contratti in vita è un passo estremamente delicato. Spesso le eredità sono formate, oltre che da beni, anche da debiti che potrebbero gravare sulle persone più care al testatore.

Le tipologie di testamento

Il testamento può assumere varie forme a seconda della volontà del testatore e delle circostanze in cui si trova. Il testamento può essere pubblico, olografo, segreto, speciale e internazionale. Ciascuna forma ha il medesimo valore, non esiste una forma testamentaria più importante dell’altra. Si tratta di un atto unilaterale che non ammette la possibilità da parte degli altri di poter intervenire nella formazione della volontà del testatore.

Il ruolo del notaio

A seconda del tipo di testamento che si intende scegliere il notaio rivestirà un ruolo differente anche per le modalità di revoca, qualora il testatore abbia cambiato idea nel corso del tempo.

Il testamento pubblico

Nel testamento pubblico colui che intende disporre del proprio patrimonio per il tempo in cui avrà cessato di vivere si recherà dal notaio e dichiarerà le sue ultime volontà e il notaio le ridurrà per iscritto per atto pubblico notarile. In tal caso è obbligatoria la presenza di due testimoni che abbiano i requisiti imposti dalla legge.

Il testamento olografo

Il testamento olografo si caratterizza perché è una scrittura effettuata di pugno dal testore dotata della data e della firma. Il testatore può decidere di conservare tale scrittura nella propria casa o decidere di consegnarla al notaio. Il deposito può essere formale o fiduciario. Nel deposito formale il notaio riceverà il testamento consegnato dal testatore e lo conserverà nel fascicolo degli atti di ultima volontà. Si distingue dal deposito fiduciario in quanto redigerà per atto pubblico un verbale di ricevimento, adempimento che non avviene con il deposito fiduciario.

Il testamento segreto

Con il testamento segreto il testatore ha la priorità di tutelare la segretezza del contenuto della scheda testamentaria. Può essere scritto sia a macchina o di pugno sia dal testatore, che da un terzo.

Il testatore provvederà a consegnare personalmente la scheda testamentaria che può essere sigillata o non. Nel caso in cui non sia sigillata vi provvederà il notaio con un’attenta procedura alla presenza dei testimoni.

La possibilità di revocare un testamento

Il testamento è atto revocabile. In qualsiasi momento il testatore può decidere di revocare le proprie volontà e non è possibile rinunciare alla facoltà di revoca. Quest’ultimo è un principio molto importante del nostro ordinamento sancito dal legislatore espressamente. La revoca, infatti, può essere espressa o tacita. Può accadere che dopo diversi anni che si abbiano espresso le proprie volontà per il tempo in cui si avrà cessato di vivere, la situazione familiare cambi, o determinati beni non siano più nel patrimonio, oppure si avverta l’esigenza di distribuire il patrimonio in maniera differente. Le diverse vicissitudini della vita possono incidere in maniera tale da modificare le proprie ultime volontà.

Il ritiro del testamento dal notaio

Una tipologia di revoca del testamento olografo e del testamento segreto consiste nel ritiro dello stesso dal notaio.

Modalità del ritiro

Sia per il testamento olografo che per il testamento segreto, le modalità con cui ritirare il testamento sono le medesime.

Il ritiro del testamento segreto dal notaio

Il testatore, come sopra anticipato, può recarsi dal notaio per ritirare il suo testamento segreto. Richiedere di riavere la scheda testamentaria custodita presso il notaio non necessariamente comporta una revoca dello stesso. Infatti se la scheda è stata scritta di pugno dal testatore può accadere che al momento della sua morte, valga come testamento olografo e quindi le sue volontà non perdono alcun effetto. Se, invece, il testamento è stato scritto a macchina o da un terzo, mancano i requisiti per poterlo far valere come testamento. Siccome tra gli elementi del testamento segreto rientra anche il deposito dello stesso da un notaio, se questo requisito essenziale viene a mancare il testamento si intende revocato.

Cosa fa il notaio al momento del ritiro del testamento

Il ritiro del testamento segreto non avviene mediante un semplice gesto pratico, ma il notaio dovrà redigere alla presenza dei testimoni un verbale di ritiro per atto pubblico. È un adempimento necessario che serve proprio ad ufficializzare la volontà del testatore. Il verbale dovrà essere sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio. Nel caso in cui il testatore non sappia o non possa sottoscrivere dovrà necessariamente essere indicata la causa.

Chi può ritirare il testamento?

Il testamento segreto per poter essere revocato non può essere ritirato da chiunque. Neanche un parente stretto può effettuare questa operazione al posto del testatore. È necessario che sia il testatore in persona a recarsi dal notaio presso lo studio principale per richiedere il ritiro del testamento segreto.

Il ritiro del testamento olografo

Come sopra precisato il testatore può consegnare in modo formale il testamento con la redazione ufficiale da parte del notaio della consegna. Il ritiro del testamento olografo non comporta gli stessi effetti del ritiro del testamento segreto. In altre parole se il testatore che abbia scritto il testamento nella propria casa, decida di andare dal notaio per depositarlo ufficialmente, ma poi decida di ritirarlo, questo non perderà i suoi effetti. Non dovrà intendersi al momento della morte del testatore privo di effetti.

Il ritiro del testamento olografo non dà luogo a una revoca tacita del testamento. Il testatore infatti potrà sempre decidere di scrivere di pugno il testamento e conservarlo nella propria casa.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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