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Il diritto d’autore dal notaio

diritto autore dal notaio

Dal notaio per la tutela del diritto d’autore

Sarà capitato diverse volte di sentir parlare di diritto d’autore (o di diritti d’autore), con riferimento a determinate opere.

Meno noto è, che cosa si intenda con questo termine, ed anche il fatto che al diritto di autore siano collegate una tutela ed una disciplina particolari, relativamente alle quali può tornare utile l’esperta conoscenza di un notaio.

Egli infatti, sarà in grado di fornire le informazioni giuste, relative a potenziali atti di disposizione. Vediamo meglio di cosa si tratta, e come regolare il diritto d’autore dal notaio.

Che cos’è il diritto d’autore

Alla domanda su che cosa sia il diritto d’autore, risponde direttamente il codice civile. Si tratta di un diritto, avente ad oggetto opere dell’ingegno, scientifiche, letterarie, musicali, architettoniche, teatrali o cinematografiche, in qualunque forma di espressione. La tutela e la protezione delle stesse, è indipendente rispetto al prezzo effettivo o alla loro utilità pratica. L’unico requisito necessario, è che l’opera abbia concretamente carattere creativo. Le opere che sono ricomprese nel diritto di autore, quindi, rientrano appieno nella nozione di beni, al pari, ad esempio, di una casa. Le opere dell’ingegno, poi, devono essere adeguatamente pubblicizzate.

Le tipologie di diritto d’autore

Il diritto di autore, è caratterizzato, al suo interno, da due tipologie di diritti. Il primo è il diritto morale d’autore, e l’altro è il diritto patrimoniale d’autore.

Il diritto morale consiste nella facoltà di rivendicare, nei confronti di chiunque, la paternità dell’opera, e tutti i suoi utilizzi sul mercato. Questa tutela, può essere esercitata solo dall’autore dell’opera. Egli può prendere qualunque decisione relativa all’aspetto “morale”, quindi, ad esempio, può decidere se pubblicarla o meno (come anche se pubblicarla col proprio nome, pseudonimo o in anonimo) nonché opporsi a qualunque modificazione o deformazione. L’autore ha anche la facoltà di chiedere il ritiro dell’opera, dopo che è stata commercializzata, qualora ritiene che possano ricorrere gravi ragioni morali.

Il diritto d’autore patrimoniale

Il diritto patrimoniale è quello più rilevante ai fini notarili. Esso riguarda la possibilità che l’autore dell’opera possa decidere di utilizzarla economicamente, in ogni forma, disponendone in senso stretto, esattamente come qualunque bene di cui è titolare. L’utilizzazione consiste proprio nell’esercizio di appositi diritti, collegati ad una monetizzazione pratica dell’opera. Fra gli stessi diritti rientrano: la riproduzione, l’esecuzione e, aspetto importante, la distribuzione.

Perché serve il notaio per disporre del diritto d’autore

A differenza di un trasferimento immobiliare, cioè dei trasferimenti (o altri atti di disposizione) aventi ad oggetto beni immobili, che non può essere validamente compiuto, qualora la forma utilizzata non sia l’atto notarile o la scrittura privata autenticata, la disposizione dei diritti d’autore non è obbligatoriamente sottoposta a queste forme.

Tuttavia, come spesso accade, anche qualora non sia obbligatorio, per evitare situazioni spiacevoli, e per essere adeguatamente informati, sarebbe sempre opportuno e utile, rivolgersi ad un notaio. E questo sia in una fase precedente, come anche direttamente per la stipula dell’apposito atto scritto, avente ad oggetto la disposizione dei diritti d’autore.

Il trasferimento del diritto d’autore

Il tipico atto di disposizione, relativo ai diritti d’autore, è quello con cui vengono essi vengono ceduti ad un’altra persona, diversa dall’autore originario, prevedendo un corrispettivo (esattamente come avverrebbe in una compravendita). Si tratterebbe di un semplice contratto di cessione.

È però da precisare, che, l’atto con cui si cedono i diritti d’autore, riguarda solo la componente economica, e dunque tutte quelle situazioni che rientrano nel diritto patrimoniale d’autore (banalmente la sua utilizzazione pratica e monetaria). Normalmente il contratto che viene stipulato, vede come parti l’autore, ed un potenziale editore. All’interno dell’atto, oltre alla semplice cessione ed il corrispettivo, viene anche stabilito in cosa si concretizzino i vari diritti e quindi cosa materialmente può fare (o non può fare) il soggetto cessionario. Inoltre possono essere pattuiti anche degli obblighi a carico del cedente e autore.

Cosa non si può fare

Di base, il contenuto del contratto viene modellato non solo in relazione a ciò che desiderano le parti, ma anche in relazione al contenuto effettivo dell’opera. Per cui ogni atto avrà un contenuto diverso, visto che le opere dell’ingegno riguardano moltissimi settori. Ciò che però non può essere mai oggetto di disposizione, è tutto quello che riguarda il diritto morale d’autore. Quindi, mentre il diritto patrimoniale è liberamente trasmissibile, il diritto morale è inalienabile (quindi non può essere oggetto di apposita cessione) ed irrinunciabile da parte del suo autore.

Il diritto d’autore per testamento

La figura del notaio diventa rilevante anche nel contesto della disciplina del diritto di autore, dopo la morte del titolare, o prima della sua morte, qualora lo si voglia inserire all’interno di un testamento pubblico (o anche all’interno di testamento avente forma diversa). In questo caso gli unici diritti trasmissibili, che quindi possono essere lasciati per testamento a qualunque soggetto si desideri, sono quelli relativi alla possibilità di sfruttamento economico dell’opera. La tutela del diritto morale, invece, spetterà al coniuge e ai figli dell’autore (o qualora assenti, ai suoi più stretti congiunti) senza possibilità di prevedere una regola differente.

Quanto costa dal notaio disporre del diritto d’autore

Per sapere il costo di atti di disposizione del diritto di autore, bisogna compiere distinzione fra il contratto di cessione, e la disposizione per testamento.

Nel primo caso, il trattamento tributario, sarà quello previsto per le prestazioni di servizi, soggette ad imposta sul valore aggiunto (IVA), e la base imponibile, ovvero la base da prendere come parametro per calcolare la tassa, sarà il prezzo previsto per la cessione. Qualora questi diritti siano trasferiti contestualmente alla cessione di un’azienda, non sono invece soggetti alla disciplina Iva, ma al regime dell’imposta di registro.

Invece, qualora il diritto patrimoniale di autore sia inserito nel testamento, non avrà un costo autonomo, poiché verrà incluso all’interno dell’atto nel suo complesso.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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