Testamento di malato di SLA

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Testamento e SLA

Il Notariato ha evidenziato la necessità di approfondire le implicazioni legali e operative riguardanti le persone affette da SLA. Questa condizione clinica, caratterizzata dall'incapacità di muoversi, parlare o eseguire azioni quotidiane, lascia la persona completamente cosciente e capace di esprimere la propria volontà. Il dibattito ha quindi coinvolto il ruolo del notaio nel garantire l'esercizio della capacità giuridica e di agire di tali persone, al pari di ogni altro cittadino.

Vediamo come è possibile per un soggetto affetto da SLA fare testamento e quali sono le tutele e gli strumenti che possono essere utilizzati.

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Obblighi del notaio per rogito

Il notaio obbligato a prestare il suo ministero ai sensi dell'art. 27 della legge notarile, deve assolvere ad una serie di funzioni prima di procedere alla redazione di un testamento. In prima battuta deve assicurarsi che la persona che stia facendo testamento sia capace di intendere e di volere e non abbia menomazioni. L’indagine avviene secondo l’ordinaria diligenza che contraddistingue il suo ruolo: tali obblighi devono essere rispettati evitando violazioni di altre normative, come l’art. 28 della legge notarile, che vieta la stipula di atti contrari alla legge o all'ordine pubblico, e l’art. 643 del codice penale, che punisce la circonvenzione di incapace. La difficoltà principale risiede nel garantire la piena tutela della volontà della persona con SLA, senza rischiare abusi o invalidità degli atti.

Una volta accertata la capacità a fare testamento, anche con le dovute tutele, in caso di menomazione e di SLA, come analizzeremo in seguito, potrà indagare la volontà del testatore e ricevere l’atto che sia conforme alla volontà di quest’ultimo alla presenza di due testimoni, aventi i requisiti previsti dalla legge notarile.

Muti e sordomuti nell’atto pubblico

Per gli affetti da SLA, in passato si ipotizzava l'applicazione degli artt. 56 e 57 della legge notarile, riguardanti muti e sordomuti. Queste norme prevedono l'intervento di un interprete che utilizzi il linguaggio dei segni e dei gesti. Tuttavia, questa soluzione è inapplicabile nel caso delle persone con LIS, poiché esse non possono esprimersi attraverso tali modalità.

Testamento di malato di SLA

Tutela per persona con SLA dal notaio

I giudici affermano che “la determinazione delle modalità di cura prescelte dalla persona inferma è strettamente correlata alla possibilità della persona stessa di esprimere la volontà in ordine alle proprie decisioni, così come non può dubitarsi del fatto che un infermo, completamente capace di intendere e di volere, ma privato, proprio in ragione della malattia, della possibilità di esprimere verbalmente e per iscritto il proprio volere, conservi il diritto all'autodeterminazione individuale, senza limite alcuno. In siffatte ipotesi il problema che l'ordinamento deve porsi non è quello di sostituire la volontà dell’infermo con la volontà di un terzo, ma solo ed esclusivamente, quello di individuare il mezzo più congruo ed opportuno per rimuovere l'ostacolo che impedisce a quella persona, e a causa della sua malattia, di esprimersi in modo autonomo, limitandone di fatto la libertà e determinando situazioni di disuguaglianze rispetto agli altri cittadini, in particolare rispetto a quelli che conservando, come il malato di SLA, la piena capacità hanno nondimeno conservato anche l'espressione verbale o scritta”.

SLA e atto pubblico

Nel 2023, la Commissione Studi Pubblicistici del Consiglio Nazionale del Notariato ha proposto di superare le norme su muti e sordomuti, offrendo una soluzione basata sull'uso di tecnologie avanzate come i puntatori oculari. Tali strumenti consentono alle persone con SLA di comunicare con il notaio in modo affidabile e autonomo. Il puntatore oculare è un sistema composto da:

  • Modulo di tracciamento oculare: utilizza una telecamera ad alta risoluzione e LED a infrarossi per rilevare i movimenti dello sguardo.
  • Software applicativo: interpreta i movimenti oculari come input per selezionare opzioni sullo schermo.

In tal modo, l’utente può selezionare punti sul display con un semplice ammiccamento o soffermandosi su una posizione per un periodo personalizzabile. Questo sistema è adattabile a diverse esigenze, permettendo l'uso a letto o su una carrozzina.

Vantaggi del puntatore oculare per atti dal notaio

Il puntatore oculare offre vantaggi e garanzie allo stesso tempo come: la comunicazione orale con il notaio e i presenti tramite sintesi vocale, il controllo autonomo del contenuto degli atti attraverso la lettura del monitor, la riduzione del rischio di abusi, grazie alla possibilità di verifica incrociata tra voce artificiale e testo scritto.

Questa tecnologia, con un'affidabilità tecnica superiore al 93%, garantisce che la volontà del soggetto sia pienamente rispettata e rappresentata.

SLA e diritto internazionale

Lo studio del Notariato si basa sul concetto di "accomodamento ragionevole", introdotto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006. Questa Convenzione impegna gli Stati a promuovere il pieno godimento dei diritti umani senza discriminazioni basate sulla disabilità (art. 1 e 4) e a favorire lo sviluppo di tecnologie che facilitino l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità (art. 3 e 4). Lo studio propone un'interpretazione evolutiva degli articoli 56 e 57 della legge notarile. Si conclude che, per i soggetti con SLA, il diritto alla manifestazione della volontà non deve essere limitato, anche se esercitato tramite strumenti tecnologici. Questo approccio rispetta l'art. 5 della Convenzione di New York, che richiede l'adozione di provvedimenti per garantire l'uguaglianza delle persone con disabilità.

Notaio e utilizzo del puntatore ottico

L’adozione del puntatore ottico da parte del notaio prevede determinati accorgimenti, come la formazione specifica per i notai sull’uso e le implicazioni del suo utilizzo, così come una collaborazione interdisciplinare tra i notai, gli operatori sanitari e i tecnici. Sarebbe altresì importante provvedere ad un aggiornamento normativo al fine di integrare alcune strumentazioni a pieno regime nell’ambito del sistema di regolamentazione di particolari fattispecie come questa. Questo percorso rafforza il ruolo del notariato come garante dei diritti, adattandosi alle sfide poste dalla modernità e dalla tecnologia. La possibilità di utilizzare il puntatore oculare per manifestare la propria volontà al notaio rappresenta un importante passo avanti. Questo strumento non è solo un ausilio tecnico, ma un mezzo per garantire il pieno esercizio dei diritti civili di persone con SLA, permettendo loro di agire in autonomia e sicurezza.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©

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