Che valore ha un testamento orale?
- Cosa si intende con testamento orale
- è valido un testamento orale?
- Dal notaio per fare testamento
- Le forme di testamento per ogni esigenza
- Il testamento in assenza del notaio
- La sanatoria del testamento nullo
- Il testamento orale può essere sanato?
Sicuramente almeno una volta sarà capitato di sentir dire che, nel nostro sistema, per trasferire beni o diritti, basta che i soggetti coinvolti esprimano il loro consenso. Il principio del consenso, però, si basa comunque su un’attestazione avente forma scritta, non essendo sufficiente una semplice dichiarazione “a voce”. Vediamo se questo vale anche per il testamento, oppure no.
Cosa si intende con testamento orale
Prima di capire il valore che ha un testamento orale, è opportuno soffermarsi su cosa si intende con questo termine, poiché non è una cosa così scontata. Si tratta di un testamento, che viene reso in assenza di forma scritta. Per esempio, una persona, in presenza di altre, potrebbe enunciare come voler disporre dei propri beni o diritti, potrebbe fare delle istituzioni nell’eredità, o dettare altre disposizioni, da eseguire dopo la sua morte. Si parla anche di testamento nuncupativo, termine che proviene dal latino.
Dal notaio per fare testamento
Oltre al testamento orale, potrebbe succedere che si voglia disporre in un certo modo il proprio patrimonio, per il tempo in cui si sarà cessato di vivere. Sebbene non sia una regola, o un obbligo, rivolgersi ad un notaio per fare testamento, si tratta di una soluzione altamente consigliabile. Questo perché, da soli, si potrebbero inserire delle disposizioni o frasi ambigue, o poco chiare. Ancora, si potrebbe rischiare di fare delle attribuzioni che potrebbero rivelarsi invalide (in questo caso quindi il testamento sarebbe come se non fosse mai stato fatto).
Le forme di testamento per ogni esigenza
La legge prevede diverse forme di testamento dal notaio, che possono soddisfare diverse esigenze, ma quali potrebbero essere queste esigenze? Per esempio, nel caso in cui si voglia tener segreto il contenuto di quanto scritto, ma si voglia comunque avere certezza che il documento sia adeguatamente protetto, la soluzione potrebbe essere quella di stipulare un testamento segreto. É una forma di testamento che si compone della scheda scritta dal testatore (ma eccezionalmente anche da altre persone), e del verbale redatto dal notaio al momento in cui la scheda gli viene consegnata.
Invece, la forma che consente di poter beneficiare appieno dell’informativa giuridica del notaio, è il testamento pubblico. In questo modo, il testatore, non dovrà fare nient’altro che esporre la sua volontà, che verrà redatta per iscritto dal notaio stesso, nelle forme più idonee a garantirne la validità, ed in presenza di due testimoni, che, insieme al testatore, dovranno firmare l’atto.
Il testamento in assenza del notaio
Visto quanto sopra detto, quindi, si potrebbe anche scegliere di fare testamento in maniera autonoma. La forma utilizzata è quella del testamento olografo, che per essere valido deve avere alcune caratteristiche. Deve essere scritto interamente dal testatore, che dovrà inoltre apporre sia la data in cui lo redige, e sia la sua firma alla fine delle disposizioni. La scrittura di tutto il documento deve avvenire per sua mano: questo significa che il testamento non può essere scritto da altre persone, ed inoltre deve essere dattiloscritto, proprio perché sia chiara la paternità del documento. Viceversa, non sarebbe possibile risalire al reale proprietario, nel caso di scheda scritta al computer, o con altri mezzi meccanici. Per stare sicuri che il testamento non venga distrutto o smarrito, si potrebbe scegliere di depositarlo presso lo studio di un notaio. In questo modo, una volta che si aprirà la successione, il notaio tenuto alla pubblicazione, avrà già il testamento in suo possesso.
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È valido un testamento orale?
Ed ecco arrivati al fulcro della questione, ovvero se sia valido un testamento fatto oralmente. Infatti questa forma era già utilizzata ai tempi del diritto romano, e consisteva nella proclamazione solenne di particolari formule, con le quali veniva proclamato l’erede testamentario.
Sebbene sia sicuramente una soluzione comoda e pratica, attuabile da tutti, purtroppo la risposta non può che essere negativa. Infatti la legge consente di scegliere fra varie forme di testamento previste, avvalendosi o meno della figura del notaio per la sua redazione, ma non permette che possa esistere un testamento privo della forma scritta. Questo perché, così come avviene per altri tipi di trasferimenti senza corrispettivo, come le donazioni, l’intento espresso oralmente potrebbe rappresentare un impegno poco serio, da parte di un potenziale testatore.
Oltre ciò, anche i soggetti presenti, ad una potenziale proclamazione, potrebbero aver capito male, potrebbero aver frainteso le parole del testatore, e questo potrebbe rappresentare sicuramente un problema in futuro.
La sanatoria del testamento nullo
In ambito contrattuale vige la regola che il negozio nullo (cioè colpito da vizi tali che non consentono che produca efficacia) non può essere sanato, eccetto espressa ipotesi di legge (come per esempio avviene per la nullità urbanistica). Ciò significa che la nullità, salvo eccezioni, non c’è rimedio. Nell’ambito del testamento non è così: proprio perché si vuole dare importanza a quanto stabilito dal testatore, anche se in una forma non idonea ad essere efficace, il negozio nullo può essere sanato, mediante apposita disposizione scritta o comportamenti inequivoci degli eredi o altri soggetti aventi diritto.
Il testamento orale può essere sanato?
Quanto detto vale per il testamento affetto da nullità. Tuttavia, sebbene ci siano anche opinioni contrarie che lo ritengono possibile, dando prevalenza alla volontà del defunto, bisogna chiarire che il testamento orale non può essere sanato in nessun modo (né con dichiarazioni espresse, né con fatti concludenti).
E questo perché non si tratterebbe di testamento nullo, bensì di testamento da considerare come proprio inesistente, in quanto mancante del requisito necessario della forma scritta. A maggior ragione una simile conclusione risulta condivisibile, se si ragiona in un altro ambito, e si immagini un potenziale trasferimento di una casa fatto solo oralmente fra le parti.