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Come rendere valida una promessa di donazione

Come rendere valida una promessa di donazione

Che cos’è un compromesso?

Il compromesso, o anche chiamato contratto preliminare, è il contratto con cui le parti si obbligano reciprocamente alla stipula di un altro contratto. Si tratta di una fattispecie molto diffusa nella prassi che viene scelta tutte le volte in cui si ha bisogno di tempo prima di addivenire alla conclusione definitiva di un contratto.

Nel mondo immobiliare spesso si sente parlare di preliminare di compravendita soprattutto quando la parte acquirente non voglia lasciarsi sfuggire l’occasione di comprare una casa e decida di concludere prima un preliminare per accaparrarsi l’immobile, ma è possibile concludere un preliminare di donazione? come sarebbe possibile in ogni caso raggiungere un risultato simile rendo valida una promessa di donazione? vediamolo insieme.

Compromesso di donazione

Il problema principale della promessa di donazione secondo gli studiosi del diritto è che mancherebbe uno dei requisiti principali del contratto di donazione previsto dalla legge: la spontaneità dell’atto. Infatti con la donazione dal notaio altro non si realizza che un regalo, un dono spontaneo che il donante decide di fare in favore del donatario senza alcun condizionamento o obbligo.

Nel compresso di donazione invece si realizzerebbe l’effetto opposto in quanto una volta conclusa la promessa di donazione, il donante in un momento successivo, in virtù dell’obbligo assunto con l’altra parte, sarebbe obbligato a donare un determinato bene.

Perché si userebbe il compromesso di donazione?

Il compromesso di donazione potrebbe essere una soluzione adottata anche solo verbalmente in molte situazioni familiari in cui un genitore promette ad un figlio di donare una casa e all’altro figlio un’altra casa: si pensi al caso in cui un genitore abbia acquistato una prima casa che intende donare con una donazione “pura” e prometta all’altro che, in un secondo momento, anche lui riceverà un’abitazione.

In questi casi non vi sarebbe uno spirito spontaneo liberale tipico della donazione, ma solo l’assumersi un obbligo da parte di una persona nei confronti di un’altra. Il problema che si pone quindi è come si può rendere valida una simile volontà in modo del tutto sicuro dal notaio? Analizziamolo insieme.

Donazione dal notaio: chi partecipa

A differenza di quanto si immagini nella donazione non è necessaria solo la volontà di chi dona, ma deve esservi anche il consenso di chi riceve il bene in donazione. Quindi dinanzi al notaio, alla presenza di due testimoni aventi i requisiti previsti dalla legge notarile, dovranno recarsi sia il donante, che il donatario ed entrambi dovranno firmare l’atto insieme appunto ai testimoni e al notaio.

Cosa fare per rendere valida la promessa di donazione

Il metodo più facile per poter realizzare l’intento di donare un bene a un proprio figlio da parte di un genitore sarebbe quello di recarsi dal notaio per fare una donazione vera e propria, contestuale, con cui si effettua il trasferimento nell’immediato e non si vengono rimandati gli effetti del trasferimento in un secondo momento.

Per raggiungere un risultato simile e valido potrebbero apporsi alla donazione degli elementi che posticipino gli effetti, valorizzando il motivo individuale che spinge il donante ad effettuare questo tipo di atto: si parla a tal proposito dell’apposizione alla donazione della condizione, del termine e e di un obbligo. Vediamo cosa comportano.

Donazione sottoposta a condizione

Le parti potrebbero decidere di sottoporre gli effetti del contratto di donazione al verificarsi di un determinato evento futuro e incerto. Si pensi al caso in cui si decida che gli effetti della donazione di una casa dal genitore al figlio si producano solo al conseguimento della laurea: in questo caso la condizione si chiama sospensiva proprio perché gli effetti sono solo inizialmente sospesi e successivamente vengono prodotti. Altro tipo di condizione è di tipo risolutivo, ciò significa che gli effetti della donazione cessano al verificarsi di un determinato evento futuro e incerto, quindi la donazione dal notaio in questo caso produrrebbe immediatamente effetto.

Donazione sottoposta a un termine

Nell’immaginario collettivo la donazione sottoposta a condizione può essere facilmente confusa con la donazione sottoposta a termine in quanto gli effetti dipendono sempre da un evento futuro, ma che, a differenza della condizione in cui l’evento è incerto, nel caso del termine, l’evento è certo, ossia si realizzerà con certezza.

È importante sapere che il termine può essere sia iniziale che finale. Qual è la differenza? La differenza risiede nel momento della produzione o cessazione degli effetti: se la donazione ha un termine iniziale significa che il trasferimento di un bene si realizzerà al prodursi di un determinato evento, mentre nel caso del termine finale gli effetti cesseranno al verificarsi dell’evento indicato nel contratto dal notaio.

Donazione con onere dal notaio

Una questione ben diversa si pone quando il donante pone a carico del donatario, ossia di colui che riceve la donazione dal notaio, un obbligo di fare. Che cosa vuol dire questo? Significa che ad esempio un genitore può decidere di donare una casa a un figlio con l’obbligo di ospitare per un determinato periodo l’altro fratello che non ha ancora una casa.

Non si esclude la possibilità concessa al donante di prevedere la risoluzione della donazione nel caso in cui il donatario non faccia quanto prescritto nel contratto e in questo caso, la donazione verrà meno. È, inoltre, importante precisare che il valore economico dell’onere non può mai essere superiore al valore della donazione.

Donazione e consulenza notarile

La donazione è un atto molto diffuso nella prassi, soprattutto in ambito familiare quando si vogliono anticipare gli effetti della successione, ma è importante sapere che può comportare dei rischi in quanto alcuni soggetti, come il coniuge, i figli e gli ascendenti in assenza di figli, potrebbero essere pregiudicati e far valere i propri diritti in un momento successivo.

Richiedere una consulenza notarile prima di decidere di fare un passo del genere è la scelta migliore per evitare di commettere errori che potrebbero avere delle ripercussioni in futuro e rendere del tutto vano il contratto di donazione.

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