Dal Notaio per l’acquisto di un immobile commerciale
- Abbiamo un negozio o una società e abbiamo deciso, in luogo del solito affitto, di acquistare un immobile commerciale: cosa aspettarci come spese notarili?
- Acquisto di un immobile commerciale: le spese notarili
- Acquisto di un immobile commerciale: il rogito
Abbiamo un negozio o una società e abbiamo deciso, in luogo del solito affitto, di acquistare un immobile commerciale: cosa aspettarci come spese notarili?
Abbiamo deciso: per la nostra attività lavorativa è giunto il momento di fare il grande salto e di acquistare un immobile commerciale in luogo del più comune affitto: abbiamo trovato il locale che fa per noi, la posizione perfetta per i nostri affari, insomma, siamo convinti più che mai che quello sia il posto giusto per noi. Tutto è chiaro e stiamo trattando modalità e costi per l’acquisto: ma cosa dobbiamo aspettarci come spese notarili? Ecco spiegato in breve quali sono i costi che dovremo affrontare.
Acquisto di un immobile commerciale: le spese notarili
In realtà le spese notarili per l’acquisto di un locale commerciale non sono molto diverse da quelle di un’abitazione privata, salvo il fatto che naturalmente non vi sono in questo caso le agevolazioni previste dalla legge per la prima casa. Innanzitutto è dunque bene dire che tasse e imposte vengono riscosse dal Notaio in quanto appunto sostituto d’imposta. Se invece dovesse essere dovuta anche l’IVA, questa andrebbe pagata al venditore come accade di solito nelle transazioni commerciali.
Ecco dunque tasse e imposte da pagare per l’acquisto di un immobile commerciale. Partiamo dal caso in cui stiamo acquistando da privato o da soggetto IVA che abbia terminato i lavori di costruzione o ristrutturazione da più di quattro anni. In questo caso saremo tenuti a versare l’imposta ipotecaria di 50€, l’imposta catastale della stessa cifra e l’imposta di registro pari al 9% del valore dell’immobile.
Discorso diverso se acquistiamo invece da un soggetto IVA (impresa o altro): in questo caso, oltre a imposta ipotecaria, imposta catastale e imposta di registro da 200€, dovremo infatti pagare l’IVA nella misura del 22% del costo dell’immobile che stiamo acquistando.
Insomma, come possiamo vedere si tratta di cifre non indifferenti, di cui sarà sicuramente bene tenere il dovuto conto prima di trovarsi con delle spese che non avevamo considerato e che potrebbero influire pesantemente sui bilanci della nostra impresa, qualunque sia la sua natura.
A tasse e imposte dovremo aggiungere naturalmente anche le spese notarili vere e proprie per l’acquisto di un immobile commerciale: avremo dunque voci quali la consulenza, la registrazione dell’atto, la sua conservazione, l’onorario del Notaio e così via. Se le prime (tasse e imposte) sono stabilite per legge e quindi facilmente calcolabili, queste dipendono dallo studio notarile e dunque per sapere il costo applicato è necessario chiedere un preventivo al Notaio.
Acquisto di un immobile commerciale: il rogito
Per concludere l’acquisto di un immobile commerciale è necessario stipulare uno specifico atto notarile, che riporti le generalità di coloro che sottoscrivono l’atto stresso, gli accordi presi per la compravendita e naturalmente gli estremi per identificare l’immobile commerciale oggetto della stessa. Si tratta di un atto molto importante, steso a cura del Notaio, che provvederà a darne lettura in presenza delle parti interessate e a sottoscriverlo insieme ad esse, prima di provvedere alla sua regolare registrazione.
Ricordiamo anche che per l’acquisto di un immobile commerciali non sono previste le agevolazioni che vi sono invece ad esempio per l’acquisto della prima casa: questi sgravi fiscali sono infatti riservati a coloro che vogliono comprare l’abitazione per sé e per la famiglia e che qui intendono spostare la propria residenza.
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