Rogito notarile e dati catastali: cosa serve per comprare casa?
- State per effettuare un rogito notarile per l’acquisto di un’abitazione? allora sarà bene controllare i dati catastali dell’immobile: vediamo perché.
- Rogito notarile: cosa prevede
- I dati catastali nel rogito notarile
- Prepararsi al meglio al rogito notarile
- Rogito notarile e mutuo
State per effettuare un rogito notarile per l’acquisto di un’abitazione? Allora sarà bene controllare i dati catastali dell’immobile: vediamo perché.
Cosa sia un rogito notarile ormai lo sappiamo tutti: è quell’atto attraverso il quale avviene il passaggio di un immobile o un’abitazione – sia essa prima casa, seconda casa, immobile industriale, commerciale e così via poco importa – dal precedente proprietario al nuovo. La legge italiana prevede che per questo contratto tra privati intervenga il Notaio con uno specifico atto, il rogito appunto. Una volta che questo documento viene debitamente registrato a cura del Notaio il passaggio di proprietà è ufficiale.
Rogito notarile: cosa prevede
Il rogito notarile è dunque un atto molto importante, che contiene tutte le informazioni necessarie a identificare senza ombra di dubbio l’immobile o l’abitazione oggetto di compravendita, la parte venditrice e la parte acquirente dello stesso e gli accordi intercorsi tra le parti per giungere all’accordo. L’identificazione dell’abitazione avviene proprio indicandone i dati catastali, che sono quindi fondamentali all’interno del rogito notarile: saranno queste schede, allegate al rogito come parte integrante di esso, a definire il bene oggetto di compravendita così che sia incontrovertibile di cosa si sta parlando.
La descrizione fatta qui del rogito è naturalmente sommaria e veloce: si tratta in realtà di un documento complesso, spesso costituito da un numero cospicuo di pagine. Perché? Perché appunto tutto ciò che viene descritto all’interno di questo atto deve essere chiaro, inattaccabile, preciso. Se un domani dovesse nascere una qualsiasi controversia rispetto al bene oggetto di rogito, sarà questo documento a fare fede per tutto ciò che gli compete.
Si tratta dunque di un documento di grande importanza sia per l’interesse pubblico, sia come tutela degli interessi dei privati che vi devono ricorrere per le compravendite.
I dati catastali nel rogito notarile
Abbiamo dunque detto che i dati catastali rivestono una grande importanza all’interno dell’atto di rogito che stipuleremo dal Notaio. Questi servono appunto a identificare l’immobile oggetto di compravendita, ma non solo: è infatti importante tenere conto del fatto che non è possibile rogitare su un immobile la cui situazione reale non corrisponda a quella catastale, sia all’interno sia all’esterno. Per la stipula del rogito, il Notaio allegherà dunque dati e schede catastali e il venditore dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità che quanto indicato in essi corrisponda in tutto e per tutto alla realtà dei fatti.
Perché non dovrebbe essere così? La domanda potrebbe sorgere spontanea: a parte veri e propri abusi edilizi, piccoli o grandi che siano, non sanati o non corretti, capita soprattutto nelle case più vecchie, magari nei centri storici, che i dati catastali non siano proprio precisi. Se vogliamo essere davvero sicuri che sia tutto regolare meglio allora chiedere anche una perizia di parte che possa tutelarci ulteriormente: una certezza in più che potrebbe farci guadagnare notti tranquille.
Oltre al controllo sui dati catastali, il Notaio provvederà anche ad accertarsi che sull’immobile che stiamo per acquistare non vi siano vincoli o diritti di terzi di cui non siamo a conoscenza e che potrebbero diminuire il valore dell’immobile o addirittura renderne impossibile la vendita.
Prepararsi al meglio al rogito notarile
Insomma, il rogito notarile non è una mera formalità come qualcuno potrebbe pensare: si tratta anzi di un atto di grande importanza sotto diversi punti di vista e, come abbiamo detto, anche un modo per tutelare il cittadino che sta affrontando un grosso investimento (e anche chi vende, naturalmente). Inoltre è per lo stato garanzia di legalità e regolarità sia del contratto sia del bene oggetto di compravendita. Ecco perché potrebbe essere una buona idea chiedere al Notaio di svolgere i controlli necessari, indicarci quali potrebbero essere i problemi e anche magari far fare delle perizie di parte non solo prima di procedere con il rogito vero e proprio, ma anche prima di firmare un compromesso o comunque qualsiasi cosa che ci impegni all’acquisto dell’abitazione.
Questo perché se dovessero emergere in un secondo momento problemi di qualsiasi tipo che impedissero di rogitare, non saremmo comunque impegnati con il venditore e le cose potrebbero anche trascinarsi a lungo: insomma, come spesso accade è meglio a volte investire un po’ di tempo ed energie in più, anche trattenendo il comprensibile entusiasmo, a favore di una maggiore sicurezza.
Rogito notarile e mutuo
Un ultimo doveroso accenno va fatto al discorso del mutuo, che viene spesso preso in considerazione insieme al rogito: non sono infatti molti coloro che possano pagare l’intero ammontare dell’abitazione senza chiedere un prestito a una banca che finanzi il nostro investimento. Il mutuo richiede un atto specifico che non è l’atto di rogito: si tratta di un diverso documento che sarà sottoscritto non da venditore e acquirente (come nel caso del rogito), ma dall’acquirente e dalla banca presso cui abbiamo deciso di aprire il mutuo. Anche in questo caso l’atto riporterà per filo e per segno tutti gli accordi economici presi per la concessione del mutuo e la restituzione del capitale con gli interessi.
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