Usura
Con il termine usura si intende un prestito di denaro ad alto interesse, caratterizzato dalla partecipazione attiva di due parti, l’usuraio e l’usurato.
Quanto al primo è colui che approfitta dl grave stato di bisogno in cui si trova l’usurato, quanto al secondo è colui che subisce lo svantaggio, in virtù della conclusione di un contratto a prestazioni corrispettive con cui l’usuraio tre un vantaggio a discapito dell’usurato.
Usura oggettiva
Partendo dall’analisi dell’usura oggettiva, questa si realizza nel momento in cui il tasso di interesse applicato a un prestito supera i limiti stabiliti dalla legge, indipendentemente dalle condizioni economiche o finanziarie di colui che subisce.
In tal caso, l'illiceità è determinata esclusivamente dal confronto tra il tasso di interesse praticato e il tasso soglia fissato in maniera periodica dalla legge. Non è necessario dimostrare un effettivo stato di difficoltà economica del soggetto passivo in quanto ciò che rileva è l'eccessivo costo della prestazione finanziaria rispetto ai limiti legali stabiliti dal legislatore.
Usura soggettiva
ll concetto di usura in concreto o soggettiva, invece, si basa su due requisiti: uno squilibrio rilevante tra la prestazione offerta dall'agente e la controprestazione promessa o pagata dalla vittima, valutato in relazione alle modalità concrete del fatto e al tasso medio per operazioni simili, nonché le difficoltà economiche o finanziarie della vittima.
Questa forma di usura richiede una valutazione giudiziale che considera criteri sia oggettivi (come il tasso medio praticato) sia soggettivi (le difficoltà economiche del soggetto passivo). La Corte di Cassazione ha precisato che la difficoltà economica si riferisce a una momentanea mancanza di liquidità, mentre la difficoltà finanziaria riguarda una più generale mancanza di risorse e beni.