Come evitare i debiti familiari
- Tutelare il patrimonio dai debiti
- Che cos’è un debito
- I debiti familiari
- I debiti ereditari: come tutelarsi dal notaio
- I debiti imprenditoriali, come tutelarsi dal notaio
- Soluzioni per la tutela del patrimonio dal notaio
- La rinuncia all’eredità dal notaio
- L’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario dal notaio
Tutelare il patrimonio dai debiti
Sempre più spesso si è alla ricerca di rimedi per tutelare il proprio patrimonio e quello della famiglia, da eventi che possono causare e determinare dei debiti da pagare. Gli eventi che possono far sorgere dei debiti possono essere di natura diversa e i più disparati. Si pensi al caso in cui si diventi erede di un soggetto che durante la sua vita abbia contratto numerosi debiti, oppure si avvii un’attività imprenditoriale che possa comportare dei rischi notevoli che si ripercuotano anche sulla vita familiare, oppure ancora si acquisti da un parente un’azienda che abbia avuto numerosi debiti.
A seconda dei singoli casi il legislatore prova ad offrire la possibilità sia al debitore, che al creditore, di vedere soddisfatte le proprie esigenze, per evitare di incorrere in spiacevoli circostanze ed essere costretti a pagare e saldare debiti importanti.
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Che cos’è un debito
Quando si parla di debito, si intende l’obbligo che ha un soggetto di dover eseguire un determinato comportamento, definito prestazione dal punto di vista giuridico. È possibile individuare due soggetti a tal proposito: il debitore, ossia colui che è obbligato alla prestazione, il creditore, colui che beneficia del comportamento del debitore e viene soddisfatto nelle sue pretese. Naturalmente il comportamento è diverso in ogni circostanza: può sia consistere nel pagamento di una somma di denaro, sia nel compiere una determinata azione o opera.
I debiti familiari
Come sopra anticipato, i debiti familiari possono derivare da una molteplicità di situazioni. Il soggetto debitore rispondendo con il suo patrimonio potrebbe causare di riflesso delle problematiche anche alla propria famiglia, ossia al proprio coniuge, unito civile o anche ai figli. Se, infatti, il debitore non si adopra all’adempimento dei suoi doveri, il creditore potrebbe agire contro lo stesso con diverse azioni giudiziali che gli consentirebbero di recuperare quando gli spetterebbe. Tra queste potrebbero esservi delle espropriazioni forzate sia immobiliari che mobiliari, delle iscrizioni di ipoteche, di pegni di pignoramenti.
I debiti ereditari: come tutelarsi dal notaio
Potrebbe accadere che un soggetto, durante il corso della vita, abbia contratto numerosi debiti, che purtroppo lascerebbe a coloro che saranno i suoi eredi. Gli eredi, come stabilito in maniera espressa ed inequivocabile dal legislatore, possono trarre dei benefici dall’eredità di un determinato soggetto (si pensi al caso in cui un soggetto muoia e sia titolare di molte case o terreni), ma possono anche essere obbligati al pagamento dei debiti contratti in vita dal defunto.
Il defunto potrebbe aver stabilito con testamento pubblico dal notaio, oppure con testamento olografo, che tali debiti siano ripartiti in un determinato modo nei soli rapporti interni tra i singoli eredi.
La rinuncia all’eredità dal notaio
Il legislatore offre a coloro che vengono nominati eredi per testamento dal notaio o che succedano al defunto per la legge, la possibilità di tutelarsi dai debiti ereditati.
Innanzi tutto un soggetto nominato erede potrebbe decidere di rinunciare all’eredità. Quando muore il defunto, non è costretto in automatico a pagare tutti i debiti. Potrebbe, infatti, recarsi dal notaio e rinunciare per atto pubblico all’eredità a lui devoluta. Con la dichiarazione resa dinanzi al pubblico ufficiale, qual è il notaio, manifesta la volontà di subentrare sia nei debiti che nel patrimonio del defunto. È opportuno sapere che non è possibile rinunciare parzialmente all’eredità: in altre parole non si può decidere di accettare una determinata parte del patrimonio e l’altra no.
L’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario dal notaio
Un altro strumento per proteggere il proprio patrimonio dai debiti ereditari è l’accettazione con beneficio di inventario dal notaio. Si tratta di un atto stipulato dal notaio con cui colui che succede all’eredità come erede, oltre ad accettarla, predispone che sia effettuato un inventario del patrimonio del defunto con cui si comprende realmente la sua composizione. L’effetto dell’accettazione con beneficio di inventario è che vengono separati i patrimoni dell’erede e del defunto. Ciò determina che in caso di debiti ereditari, l’erede risponde solo nei limiti del valore del patrimonio ereditato e non con il proprio patrimonio personale.
Per alcuni soggetti, quali i minori, gli interdetti, gli inabilitati e le associazioni e le fondazioni, il legislatore impone che accettino con beneficio di inventario. Da questa categoria sono escluse le società commerciali.
I debiti imprenditoriali, come tutelarsi dal notaio
Può accadere che un soggetto che eserciti l’attività imprenditoriale contragga dei debiti per la sua attività. Tali debiti potrebbero avere delle conseguenze minacciando anche la serenità della vita familiare. La differenza si pone anche se si volge un’attività sottoforma di società. Nel caso delle società di persone (società in nome collettivo, società in accomandita semplice e società semplice) purtroppo la responsabilità è illimitata e si risponde ai debiti della stessa anche con il patrimonio personale, nel caso invece delle società di capitali (come la società a responsabilità limitata), si risponde nei limiti della quota societaria di cui si è titolare.
Soluzioni per la tutela del patrimonio dal notaio
Per poter tutelare il patrimonio dai debiti il legislatore offre diverse soluzioni. Tra queste rientra sicuramente la costituzione di un fondo patrimoniale dal notaio. Con questo sistema alcuni beni scelti dalle parti possono essere separati dal resto del patrimonio per far fronte ai bisogni della famiglia.
Un altro escamotage potrebbe essere la costituzione di un vincolo di destinazione dal notaio, per atto pubblico, con cui alcuni beni individuati vengono separati per perseguire degli scopi importanti come la tutela dei disabili, la convivenza etc., che si ritengono meritevoli di tutela.
Naturalmente vincolare determinati beni non significa escluderli da qualsiasi aggressione: tali beni potranno essere presi in considerazione qualora venisse aggredito il patrimonio solo nei limiti delle sole obbligazioni contratte per quegli specifici scopi.