Imposta di successione: novità
- Che cos’è l’imposta di successione
- Novità e semplificazione per imposta di successione
- Novità in tema di presentazione della dichiarazione di successione
- Novità sulla liquidazione dell’imposta di successione
- Novità pagamento imposta di successione
- Preventivo notarile imposta di successione
- Franchigie ed aliquote imposta di successione
- Erede inferiore a 26 anni e imposta di successione
- Novità imposta di successione e trasferimenti di azienda
Che cos’è l’imposta di successione
La presentazione della dichiarazione di successione ed il pagamento della relativa imposta rappresentano dei passaggi prodromici ed indispensabili prima di procedere alla divisione del patrimonio ereditario della persona cara defunta.
A partire dal 1º gennaio 2025 il D.Lgs. 139 del 18 settembre 2024 entrerà in vigore la riforma dell’imposta di successione che prevede alcune novità sotto molteplici punti di vista, semplificando anche l’applicazione della normativa per il contribuente.
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Novità e semplificazione per imposta di successione
Una delle novità per l’imposta di successione attiene alle documentazioni necessarie ai fini dell’assolvimento dell’imposta. In particolare non sarà necessario richiedere i certificati di morte del defunto né lo stato di famiglia: questi ultimi, infatti, potranno essere oggetto di autocertificazione.
Ulteriore semplificazione concerne la presentazione degli allegati che corredano la dichiarazione di successione: non dovranno obbligatoriamente allegarsi gli atti relativi alle vendite che sono state effettuate negli ultimi 6 mesi, né la documentazione catastale relativi agli immobili indicati in successione, poiché essi dovranno essere acquisiti d’ufficio dall’Agenzia delle entrate; così come non dovranno indicarsi più in che modo sono state utilizzate le somme ricevute dal defunto in seguito all’alienazione di beni negli ultimi sei mesi.
Novità in tema di presentazione della dichiarazione di successione
Ulteriore novità attiene alla modalità di presentazione della dichiarazione di successione. In particolare, la novella normativa dispone l’obbligo dell’invio telematico della dichiarazione di successione entro 12 mesi dall’apertura della successione, ad eccezione dei residenti all’estero che potranno utilizzare la raccomandata. Inoltre basterà la firma di uno solo degli eredi ai fini della presentazione.
Novità sulla liquidazione dell’imposta di successione
A differenza del sistema previgente in cui a seguito della presentazione della dichiarazione di successione da parte del contribuente all’ufficio competente sia provvedeva a liquidare l’imposta principale mediante avviso di liquidazione notificato al contribuente, nel nuovo sistema tributario, relativo all’imposta di successione, si applicherà, come già avviene per altre imposte, il principio di autoliquidazione con successivo controllo di regolarità ed eventuale notifica al contribuente di un avviso di liquidazione entro il termine di decadenza di due anni, qualora emergesse una maggiore imposta principale. In altre parole sarà il contribuente a calcolare in via autonoma e a versare quanto dovuto per la successione.
Le sanzioni saranno ridotte a un terzo se il contribuente pagherà le somme dovute entro il termine previsto per la proposizione del ricorso.
Franchigie ed aliquote imposta di successione
È opportuno ricordare, ai fini di una maggiore completezza, le aliquote e le franchigie, applicabili anche alle donazioni, previste dal legislatore, non hanno subito modifiche. Più precisamente va ricordato che in virtù di uno specifico legame di parentela il legislatore ha previsto delle agevolazioni: nel caso la successione sia in favore di coniuge e figli la franchigia prevista, per ciascun erede, è di un milione di euro e con il superamento di tale soglia, l’aliquota prevista è del 4%;
Nel caso di fratelli e sorelle, vi è una franchigia di 100.000 euro ed oltre la soglia, l’aliquota è del 4%;
per tutti gli altri parenti fino al quarto grado e per gli affini in linea collaterale fino al terzo grado, non è prevista franchigia e si applica un’aliquota del 6%; per tutti gli altri soggetti l’aliquota è dell’8% sul valore complessivo netto in successione, senza la previsione di alcuna franchigia.
Novità pagamento imposta di successione
Un’altra novità da conoscere riguarda il pagamento dell’imposta di successione. In particolare sarà possibile rateizzare tale pagamento qualora la somma superi i 1000 euro, ma occorrerà versare immediatamente il 20% dell’importo e la parte restante potrà essere rateizzata in 8 o 12 rate trimestrali per somme superiori ai 20 mila euro.
Con riferimento, invece, al pagamento dell’imposta ipotecaria e catastale in caso di immobili, il pagamento è previsto subito.
Erede inferiore a 26 anni e imposta di successione
Nel caso in cui vi sia un unico giovane erede, di un’età non superiore a 26 anni, in virtù della novella normativa e delle novità introdotte in tal senso, egli possa richiedere e ottenere dalle Banche (o dagli altri intermediari finanziari) lo svincolo delle disponibilità del conto intestato al defunto. Questo tipo di richiesta potrà essere formulata anche prima della presentazione della dichiarazione di successione.
Novità imposta di successione e trasferimenti di azienda
Il decreto introduce novità anche in materia di trasferimenti aziendali tra familiari: qualora le quote o le azioni di un'azienda siano oggetto di trasferimento in favore di coniuge o discendenti, tali operazioni saranno esenti da imposte a condizione che garantiscano il controllo di diritto della società o che il controllo sia già in essere. Tuttavia, affinché l’esenzione rimanga valida, è necessario che il controllo venga mantenuto per almeno 5 anni.
Preventivo notarile imposta di successione
Nel caso in cui si abbia la necessità di comprendere come presentare la dichiarazione di successione e non si sia in grado di provvedere in modo autonomo, mediante la piattaforma di NotaioFacile è possibile entrare in contatto diretto con un notaio.
Il notaio è anche il soggetto preposto alla presentazione della dichiarazione di successione qualora incaricato dagli eredi e tal proposito avere un’idea chiara, anche delle spese da sostenere, può essere d’aiuto ai fini di una pianificazione patrimoniale più oculata.