Affitto in nero

Affitto in neroL’affitto in nero è contratto di locazione avente ad oggetto un immobile senza che il contratto venga registrato all’Agenzia delle Entrate. Si parla altresì di affitto in nero anche nel caso in cui un contratto formalmente esistente, riporti un canone inferiore a quello effettivamente corrisposto. Questo tipo di affitto in Italia non è considerato legale e comporta delle conseguenze sia per il locatore (proprietario dell’immobile) sia per il conduttore (colui che usufruisce dell’immobili in locazione). Le problematiche maggiori si pongono sotto il profilo fiscale, configurandosi come proprio come un’ipotesi di evasione fiscale. L'affitto in nero non permette allo Stato di ricevere le imposte dovute e non offre alcuna tutela per le parti del contratto.

In Italia, nel 2024, la registrazione del contratto di locazione è obbligatoria per tutte le locazioni che superano la durata di 30 giorni complessivi nell'arco dell'anno. Questa normativa si applica indipendentemente dal tipo di immobile locato, che sia a uso abitativo, commerciale o altro.

Rischi per il locatore in nero

Il locatore in nero compie un atto illecito, in quanto non dichiara al Fisco il reddito derivante dal contratto di affitto. I rischi di tale scelta possono essere numerosi, in quanto si è sottoposti a sanzioni pecuniarie, proprio perchè l’Agenzia delle Entrate può applicare multe per omessa dichiarazione dei redditi, con previsione di sanzioni che possono raggiungere cifre molto elevate, parametrare all’imposta oggetto di evasione. Può accadere anche che il conduttore, ossia l’inquilino dell’immobile, agisca in giudizio, al fine del riconoscimento di un contratto di locazione regolare e della riduzione dei canoni ai minimi di legge.

Rischi per il conduttore in nero

Anche per il conduttore che accetta un affitto in nero è possibile correre dei rischi. La legge prevede alcune tutele che consistono nella possibilità di denunciare l’accaduto, richiedendo al giudice la registrazione del contratto e la riduzione anche del canone stabilito a monte.

Inoltre non è escluso che il conduttore rischi uno sfratto improvviso non essendo disciplinato da un contratto oggetto di registrazione.

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