Rinegoziazione
La rinegoziazione è l'atto con cui le parti di un contratto, che lo hanno già stipulato, decidono di modificare alcune delle condizioni originariamente pattuite, senza estinguere l'accordo iniziale. Questo processo si rende necessario quando le circostanze che hanno portato alla stipula del contratto cambiano o quando una delle parti ritiene che sia opportuno adattare i termini dell'accordo alle nuove condizioni.
Si tratta di un’operazione diffusa in vari ambiti giuridici, in ambito bancario e finanziario come i contratti di mutuo, i contratti di locazione e gli accordi commerciali. La rinegoziazione non comporta l'annullamento del contratto originale, ma la sua modifica. Pertanto altro non è che un accordo integrativo o modificativo del contratto preesistente e può attenere a diverse clausole contrattuali, come il prezzo, i termini di pagamento, la durata del contratto o altre condizioni economiche o operative, come il tasso di interesse.
Scopo della rinegoziazione
L'obiettivo principale della rinegoziazione è adattare il contratto alle nuove esigenze delle parti, evitando la necessità di risolvere l'accordo e stipularne uno nuovo. La rinegoziazione può avvenire per: mutuo consenso delle parti, quando entrambe riconoscono la necessità di un adeguamento, a causa di cambiamenti economici o di mercato che rendono i termini originari non più vantaggiosi o sostenibili oppure per sopravvenienze impreviste, ossia eventi non prevedibili al momento della stipula del contratto, che rendono necessaria una modifica delle condizioni iniziali.
Limiti della Rinegoziazione
La rinegoziazione deve rispettare i limiti della legge e della buona fede contrattuale. Non può essere imposta unilateralmente, salvo che non sia espressamente previsto dal contratto iniziale. Le nuove condizioni devono essere concordate liberamente tra le parti, senza violare le norme imperative o ledere diritti acquisiti.
In sintesi, la rinegoziazione è uno strumento utile per mantenere in vita un contratto, adattandolo a nuove circostanze, senza dover ricorrere a una risoluzione o a una nuova stipula, garantendo così flessibilità e stabilità nei rapporti contrattuali.