Il preventivo del Notaio: come e perché chiederlo
- Chiedere un preventivo ad un notaio: vediamo insieme perché è la scelta migliore se non abbiamo un rapporto consolidato con un professionista di fiducia
- Il preventivo del notaio: distinguere tra onorario ed imposte
Chiedere un preventivo ad un Notaio: vediamo insieme perché è la scelta migliore se non abbiamo un rapporto consolidato con un professionista di fiducia
Chiedere un preventivo ad un Notaio è la scelta giusta? Capiamo insieme che cosa significa chiedere un preventivo ad un Notaio e se è sempre la scelta migliore.
Il Notaio è un professionista preparato in molti campi, un esperto di diritto privato, societario e di famiglia, ma è soprattutto un pubblico ufficiale: significa che gli atti che stipula hanno valore probante davanti alla legge fino a querela di falso. Cosa significa? Significa che per metter in dubbio il contenuto di un atto notarile è necessaria una procedura apposita, che si chiama, appunto, querela di falso.
La qualifica di pubblico ufficiale deriva al Notaio del superamento dell’esame di Stato per esercitare la professione e dall’assegnazione di una sede notarile.
Vi sono atti per i quali il ricorso ad un Notaio è indispensabile ed atti per i quali può essere utile ricorre alla sua consulenza e alla sua imparzialità, ma non è obbligatorio per legge.
Le tariffe notarili sono state abolite e benché esista normalmente una proporzionalità tra il valore dell’operazione che il Notaio segue ed il suo compenso, ciascun professionista gestisce a sua discrezione l’importo del suo onorario.
Quindi se ci troviamo nella necessità di stipulare un atto societario o una compravendita o una donazione e non abbiamo un Notaio di fiducia, possiamo chiedere a uno o più professionisti dei preventivi.
Naturalmente, come nel caso della scelta di un qualunque altro professionista, il prezzo deve essere considerato uno dei parametri della scelta: non sempre il prezzo più economico è realmente il più conveniente.
Altri parametri possono essere la vicinanza della sede notarile, l’esperienza e le notorietà del professionista, l’urgenza dell’atto, la fiducia che la persona, al di là delle sue competenze, ci ispira.
Il preventivo del Notaio: distinguere tra onorario ed imposte
Un’altra cosa che è indispensabile sapere quando chiediamo un preventivo ad un Notaio è che occorre distinguere tra il suo onorario, cioè il compenso che riceve per le sue prestazioni, e le spese che sostiene per concludere positivamente l’atto, quali spese per le visure, spese per le registrazioni, per i valori bollati e le imposte che pagherà per conto del cliente.
Le imposte sono previste per legge e il Notaio le verserà all’Erario per conto dei clienti. Possono essere anche cifre rilevanti, se, per esempio, l’atto che il Notaio sta stipulando è la compravendita di un immobile o di un terreno.
Il Notaio le riceve dal cliente, ma non le trattiene: si limita a versarle, tuttavia quando si chiede un preventivo è opportuno farle includere perché, benchè fisse, non suscettibili di variazioni soggettive ed in alcun modo legate al Notaio, possono essere consistenti.
Non saranno queste la “parte variabile” della parcella su cui eventualmente procedere a confronto, ma è bene conoscerne gli importi anche perché normalmente si intendono da saldare contestualmente all’atto.
Se per esempio stiamo concludendo un rogito tra privati, è bene sapere che oltre all’onorario del Notaio sono previste imposta di registro al 9% del valore catastale dell’immobile ed imposta ipotecaria e catastale nella misura di 50 euro ciascuna, se invece beneficiamo dei requisiti per la prima casa l’imposta di registro scende al 2%.
Anche in caso di acquisto da un costruttore entro i primi cinque anni dalla costruzione o dalla ristrutturazione dell’immobile, sono previste imposta di registro, catastale e ipotecaria, ma nella misura di 200 euro ciascuna, mentre il valore dell’immobile transato è sottoposta ad iva al 10%, al 4% se si beneficia dei requisiti prima casa.
Lo stesso discorso vale per le imposte di donazione ed altre imposte che vengono versate direttamente al Notaio che provvede poi a versarle a sua volta all’Erario.
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