Domande utili da fare al notaio prima di stipulare un atto
- Il primo colloquio col notaio
- Quali sono le domande più adatte da fare?
- Documenti necessari per il rogito
- Scegliere il notaio
- Domande in caso di acquisto
- Domande per il testamento
- Domande per il verbale societario di modifica dello statuto
- Modalità di pagamento
Il primo colloquio col notaio
La prassi più diffusa prevede che il primo approccio con il notaio non avvenga direttamente in sede di stipula dell’atto, ma con uno o più incontri preliminari, rispetto al rogito. Durante questi incontri preliminari, oltre a fornire i pareri e le indicazioni, relative all’individuazione della tipologia di atto ed al contenuto delle sue clausole, il notaio farà sapere, alle future parti, la documentazione necessaria da dover portare e di cui doversi munire.
Un altro aspetto molto importante, è quello relativo al fatto che il comparente possa arrivare, al giorno della stipula con il giusto bagaglio di informazioni, per comprendere al meglio la finalità ed il contenuto dell’atto notarile.
Vediamo allora quali potrebbero essere le domande utili da porre al notaio.
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Quali sono le domande più adatte da fare?
L’atto pubblico redatto dal notaio è un documento molto importante ai fini probatori: quello che è riportato al suo interno, infatti, fa fede fino a querela di falso. Proprio per questo motivo, risulta essenziale prestare attenzione non solo al contenuto del documento, ma anche a ciò che precede la redazione. E non ci si riferisce solo a tutti i costi da sostenere, sebbene anche questo sia un aspetto importante, ma alla finalità globale dell’atto da rogitare.
Per selezionare quali potrebbero essere le domande utili da porre al notaio, deve essere operata necessariamente una distinzione, tra le varie categorie degli atti.
Volendo fare riferimento agli atti più comuni, ecco quali potrebbero essere le domande adatte in caso di atto vendita, in caso di redazione di testamento e, infine, in caso di verbale di assemblea una società, nel quale si vuole modificare lo statuto.
Domande in caso di acquisto
L' acquisto è sicuramente l’atto numericamente più frequente e comune negli studi notarili. Prima della stipula della compravendita è opportuno informarsi, per il tramite del notaio, sulla tipologia di immobile che si è interessati ad acquistare. In relazione alla tipologia, infatti, varieranno anche le potenziali domande.
Per esempio, in caso di acquisto di un terreno, oltre a documentarsi sulle caratteristiche, quindi se si tratta di terreno agricolo o edificabile, si potrebbe chiedere se ci sono eventuali soggetti, nei confronti dei quali potrebbe sorgere il diritto alla prelazione agraria. O, ancora, informarsi sui potenziali diritti edificatori.
Nel caso in cui si voglia comprare una casa, ci si potrebbe informare se sia possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali prima casa, qualora si possiedano i requisiti.
Domande per il testamento
Nel caso in cui si decida di fare testamento pubblico dal notaio, le domande più utili da porre, potrebbero avere ad oggetto la scelta dello strumento giuridico più adeguato, per attribuire i vari beni e diritti che si possiedono. Per esempio, se si vuole compiere un’istituzione di erede oppure lasciare singoli beni mediante lo strumento del legato. Ovviamente è molto importante che i destinatari delle disposizioni, siano ben determinati, cosicché all’apertura della successione sia possibile individuare con esattezza il soggetto o i soggetti beneficiari.
Domande per il verbale societario di modifica dello statuto
Analizziamo ora quali potrebbero essere le possibili domande da porre, in sede di verbale societario di modifica dello statuto, ma prima va compiuta qualche precisazione preliminare. Il notaio è tenuto a verbalizzare in modo obbligatorio solo le adunanze degli organi delle società di capitali. Di regola, inoltre, l’unico comparente che deve essere presente e firmare l’atto è il Presidente dell’assemblea, ma le domande possono essere poste anche dagli stessi soci presenti in assemblea.
Per esempio, in caso di un verbale con cui si dà atto che la società ha subito perdite rilevanti, si potrebbe chiedere al notaio quali potrebbero essere gli opportuni provvedimenti da adottare. O, ancora, chiedere chiarimenti su operazioni più complesse, come per esempio una trasformazione societaria.
Documenti necessari per il rogito
Relativamente ai documenti necessari prima di qualunque rogito, ce ne sono alcuni che sono sempre indispensabili, a prescindere dalla tipologie di atto.
Per esempio, è sempre necessario portare un documento d’identità in corso di validità: questo perché il notaio è tenuto, per legge, ad accertarsi obbligatoriamente dell’identità personale di tutte le parti dell’atto notarile.
Relativamente alla vendita, sarà necessario che il venditore porti l’atto di provenienza del bene, ovvero l’atto che attesti come egli è divenuto titolare del bene che sta vendendo. Inoltre, se la vendita ha ad oggetto un terreno, sarà necessario munirsi del certificato di destinazione urbanistica.
Qualora, invece la vendita abbia ad oggetto una casa, sarà necessario portare l’attestato di prestazione energetica (APE), eccetto qualora l’immobile ricada in una delle esclusioni previste dalla legge, relativamente alle quali si potrà consultare il notaio per avere maggiori informazioni.
Modalità di pagamento
Nel caso in cui si tratti di un atto per il quale è previsto il pagamento di un corrispettivo, all’interno del medesimo atto devono essere citati i vari pagamenti, comprensivi delle modalità di pagamento, sulla in base di quanto previsto dalla normativa antiriciclaggio. Qualora detto il pagamento avvenga, per esempio, mediante assegno circolare, dovrà essere da fornita la prova cartacea, non essendo sufficiente la semplice dichiarazione.
Scegliere il notaio
La scelta del notaio è una scelta assolutamente discrezionale: infatti, non è obbligatorio che il notaio venga necessariamente selezionato fra i professionisti del proprio luogo di residenza, e neanche che debba essere scelto nel Comune in cui è ubicato l’immobile oggetto dell’eventuale atto. Qualunque sia il notaio definitivamente scelto, egli sarà competente alla stipula dell’atto, non solo nell’ambito territoriale del distretto notarile cui è assegnato, ma all’interno dell’intera regione in cui detto distretto è collocato.
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