Amministratore delegato
Nelle società di capitali è frequente un’articolazione interna del consiglio di amministrazione per rendere più razionale ed efficiente la gestione dell’impresa sottoforma di società.
Qualora lo consentano l’atto costitutivo l’assemblea, il consiglio di amministrazione puo' delegare le proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo oppure agli amministratori delegati.
Poteri dell'amministratore delegato
Gli amministratori delegati sono organi unipersonali che agiscono disgiuntamente o congiuntamente, a seconda di quanto stabilito nello statuto o nell’atto di nomina. Agli amministratori delegati è generalmente affidata la rappresentanza della società.
È poi possibile la coesistenza di un comitato esecutivo e di uno o più amministratori delegati con competenze ripartite.
Designazione amministratori delegati
Gli amministratori delegati sono designati dal consiglio di amministrazione che stabilisce l’ambito della delega. In base all’attuale disciplina non possono essere oggetto di delega la redazione del bilancio di esercizio, la facoltà di aumentare il capitale sociale e di emettere prestiti obbligazioni convertibili, la redazione del progetto di fusione e scissione, gli adempimenti posti a carico degli amministratori in caso di riduzione obbligatoria del capitale sociale per perdite.
Doveri degli organi delegati
Gli organi delegati hanno determinati obblighi da rispettare: in particolare curano e fanno sì che l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, riferiscono periodicamente al consiglio di amministrazione ed al collegio sindacale (qualora presente) sul generale andamento della gestione e sulla possibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo.
Resta fermo in favore del consiglio di amministrazione, il potere di avocare a sé operazioni rientranti nella delega. Inoltre ciascun consigliere può chiedere agli organi delegati che siano fornite in consiglio informazioni relative alla gestione della società.